¿Modelli previsionali e tendenze: la prospettiva sociosemiotica.¿, in questo titolo viene sintetizzato un campo di ricerca tanto vasto quanto complesso che ha necessariamente bisogno di appoggiarsi ad un ampio carnet di teorie e discipline. Proprio questa natura interdisciplinare è in grado di fornire un' interpretazione soddisfacente delle dinamiche moderne e postmoderne, con cui i fenomeni culturali e sociali si intrecciano con la comunicazione. Sarà allora necessario dotarsi di tecniche di ricerca che non si limitino ad una registrazione passiva, ma che siano in grado di apportare nuovi punti di vista e nuovi modelli interpretativi e se possibili anticipatori di ciò che in potenza potrà essere. Non appena ci si approcci a questa realtà, ci si rende immediatamente conto di quanto sia complicato tutto ciò, sia a livello teorico che pratico, dal momento che non ci sono né linee guida né codici di procedura che vengano in aiuto a chi crea e utilizza tali modelli. Coloro che padroneggiano, o sarebbe meglio dire coloro che sono in grado di non perdersi nell'oceano delle tendenze, dei trends e dei relativi modelli interpretativi/previsionali vengono percepiti, soprattutto nel mondo della moda, come dei guru dotati di capacità fuori dal comune. In realtà la capacità principale che si deve possedere in questo ambito di ricerca è una grande esperienza nel riconoscere la ciclicità dei modelli, ma anche una sorta di intuito nel capire come questi si potranno evolvere nel contesto sociale, culturale e comunicazionale contemporaneo. Nel seguente lavoro si è tentato di rendere l'idea della complessità non solo del campo di studio, ma anche dei modelli impiegati per l' interpretazione e la previsione delle prossime tensioni; difficoltà che aumentano se si considerare il rapido cambiamento della società e delle dinamiche di consumo che rendono fluidi i rapporti e le pratiche quotidiane. E' stato quindi deciso di procedere nella stesura di questa Tesi, partendo dal descrivere il contesto attuale. Abbiamo riassunto i tratti dall'era moderna fino ad arrivare a quella che viene chiamata sempre più soventemente era postmoderna. Dunque si è proceduto nella prima parte a delineare il contesto attuale dopo il passaggio dall'era moderna a quella che viene sempre più sovente chiamata come postmoderna e le implicazioni che ne derivano. Procedendo nella stesura, abbiamo considerato la figura dell'essere umano, non come cittadino o individuo, ma come consumatore e abbiamo potuto appurare come quest'ultimo sia passato da semplice acquisitore consum-attore dal momento che interpreta autonomamente copioni di comportamenti - non solo prettamente legati all' acquisto ¿ sempre più vari e non scontati. Come conseguenza del suddetto cambiamento derivante dalle pratiche di consumo, abbiamo verificato come anche la marca si sia adattata alle nuove esigenze, raggiungendo livelli di condensazione segnica e valoriale che si avvicinano ad un processo di antropizzazione e contemporaneamente di de materializzazione. Ciò porta ad una ¿fiction economy¿, in cui il valore immateriale- simbolico dei prodotti viene generato dal traffico mediale delle immagini, con il risultato di un'estetizzazione delle merci. Ecco allora che il marketing viene chiamato a rispondere in modo adeguato con strategie che non possono essere sedimentate sull'idea novecentesca di un mercato statico in cui è il consumatore a rivolgersi alla marca.
Modelli previsionali e tendenze: la prospettiva sociosemiotica.
PINTAUDI, DANIELE
2009/2010
Abstract
¿Modelli previsionali e tendenze: la prospettiva sociosemiotica.¿, in questo titolo viene sintetizzato un campo di ricerca tanto vasto quanto complesso che ha necessariamente bisogno di appoggiarsi ad un ampio carnet di teorie e discipline. Proprio questa natura interdisciplinare è in grado di fornire un' interpretazione soddisfacente delle dinamiche moderne e postmoderne, con cui i fenomeni culturali e sociali si intrecciano con la comunicazione. Sarà allora necessario dotarsi di tecniche di ricerca che non si limitino ad una registrazione passiva, ma che siano in grado di apportare nuovi punti di vista e nuovi modelli interpretativi e se possibili anticipatori di ciò che in potenza potrà essere. Non appena ci si approcci a questa realtà, ci si rende immediatamente conto di quanto sia complicato tutto ciò, sia a livello teorico che pratico, dal momento che non ci sono né linee guida né codici di procedura che vengano in aiuto a chi crea e utilizza tali modelli. Coloro che padroneggiano, o sarebbe meglio dire coloro che sono in grado di non perdersi nell'oceano delle tendenze, dei trends e dei relativi modelli interpretativi/previsionali vengono percepiti, soprattutto nel mondo della moda, come dei guru dotati di capacità fuori dal comune. In realtà la capacità principale che si deve possedere in questo ambito di ricerca è una grande esperienza nel riconoscere la ciclicità dei modelli, ma anche una sorta di intuito nel capire come questi si potranno evolvere nel contesto sociale, culturale e comunicazionale contemporaneo. Nel seguente lavoro si è tentato di rendere l'idea della complessità non solo del campo di studio, ma anche dei modelli impiegati per l' interpretazione e la previsione delle prossime tensioni; difficoltà che aumentano se si considerare il rapido cambiamento della società e delle dinamiche di consumo che rendono fluidi i rapporti e le pratiche quotidiane. E' stato quindi deciso di procedere nella stesura di questa Tesi, partendo dal descrivere il contesto attuale. Abbiamo riassunto i tratti dall'era moderna fino ad arrivare a quella che viene chiamata sempre più soventemente era postmoderna. Dunque si è proceduto nella prima parte a delineare il contesto attuale dopo il passaggio dall'era moderna a quella che viene sempre più sovente chiamata come postmoderna e le implicazioni che ne derivano. Procedendo nella stesura, abbiamo considerato la figura dell'essere umano, non come cittadino o individuo, ma come consumatore e abbiamo potuto appurare come quest'ultimo sia passato da semplice acquisitore consum-attore dal momento che interpreta autonomamente copioni di comportamenti - non solo prettamente legati all' acquisto ¿ sempre più vari e non scontati. Come conseguenza del suddetto cambiamento derivante dalle pratiche di consumo, abbiamo verificato come anche la marca si sia adattata alle nuove esigenze, raggiungendo livelli di condensazione segnica e valoriale che si avvicinano ad un processo di antropizzazione e contemporaneamente di de materializzazione. Ciò porta ad una ¿fiction economy¿, in cui il valore immateriale- simbolico dei prodotti viene generato dal traffico mediale delle immagini, con il risultato di un'estetizzazione delle merci. Ecco allora che il marketing viene chiamato a rispondere in modo adeguato con strategie che non possono essere sedimentate sull'idea novecentesca di un mercato statico in cui è il consumatore a rivolgersi alla marca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/70352