A partire dagli anni Novanta dello scorso secolo l'innovazione tecnologica ha acquisito un ruolo sempre più determinante all'interno dei sistemi economici, tanto da essere considerato oggi il principale fattore alla base dei processi di crescita e di sviluppo delle imprese e degli stati nazionali. La centralità assunta da tale variabile nell'organizzazione e nella gestione della vita economica moderna ha spinto molti ad indagare sulla determinante principale del processo innovativo, la conoscenza. In questo lavoro si tratteggeranno quindi innanzitutto le caratteristiche economiche principali di questo bene, per osservare in che modo tale concetto si sia evoluto nell'analisi economica. Successivamente verranno illustrati i principali approcci emersi per l'interpretazione del processo innovativo, ed in particolare la graduale affermazione dei modelli in cui la creazione di nuova conoscenza è vista come un processo collettivo, dipendente da una rigorosa organizzazione e da una stretta cooperazione inter- organizzativa, alimentata da flussi di comunicazione costanti tra una pluralità di soggetti eterogenei impegnati in attività di ricerca complementari. A seguire si delineeranno i principali approcci economici succedutisi per l'interpretazione del concetto di impresa, il soggetto per eccellenza di produzione di innovazione tecnologica. In seguito, a partire dall'analisi dei fattori di mutamento che caratterizzano gli attuali sistemi economici e produttivi, si illustrerà la progressiva sostituzione del modello di organizzazione industriale fondato su grandi imprese verticalmente integrate con un nuovo modello, strutturato secondo una prospettiva reticolare, basato su una crescente integrazione tra imprese ed organizzazioni. La letteratura economica evidenzia infatti un crescente interesse per le diverse forme di organizzazione decentralizzata delle attività innovative e produttive emerse recentemente, ed in particolare per i network inter-organizzativi, considerati soluzioni superiori per la gestione dell'innovazione in contesti caratterizzati da complessità, incertezza e dispersione della conoscenza presso fonti eterogenee. In quest'ambito assumono particolare rilevanza le piattaforme per l'innovazione, una tipologia di strutture di coordinamento che sta emergendo in molti settori in cui l'innovazione e la produzione di nuova conoscenza sono l'effetto dell'integrazione di competenze diverse e complementari, diffuse e disperse tra attori specializzati ed eterogenei. L'ultimo capitolo è dedicato all'analisi di un particolare caso di studio. L'introduzione dei veicoli elettrici, si argomenterà, rappresenta un perfetto esempio di innovazione sistemica (Barkenbus, 2009), nella misura in cui si tratta di una tecnologia che richiede per il proprio successo commerciale lo stretto coordinamento e l'interazione dinamica a livello sistemico di differenti attori, situati anche al di fuori del settore automobilistico. A partire dall'analisi del contesto socio-economico in cui si inserisce l'auto elettrica si illustreranno le strategie adottate dagli attori economici coinvolti per garantire l'integrazione delle competenze e la convergenza delle attività dei diversi attori verso obiettivi comuni e condivisi, e il coordinamento della complessa rete di obiettivi e interazioni che caratterizza un processo di innovazione articolato come quello della progettazione e dello sviluppo di un sistema di mobilità fondato sui veicoli elettrici.
I network come modello di organizzazione della conoscenza collettiva: le piattaforme nel caso dell'auto elettrica
CASCIATO, FRANCESCA
2009/2010
Abstract
A partire dagli anni Novanta dello scorso secolo l'innovazione tecnologica ha acquisito un ruolo sempre più determinante all'interno dei sistemi economici, tanto da essere considerato oggi il principale fattore alla base dei processi di crescita e di sviluppo delle imprese e degli stati nazionali. La centralità assunta da tale variabile nell'organizzazione e nella gestione della vita economica moderna ha spinto molti ad indagare sulla determinante principale del processo innovativo, la conoscenza. In questo lavoro si tratteggeranno quindi innanzitutto le caratteristiche economiche principali di questo bene, per osservare in che modo tale concetto si sia evoluto nell'analisi economica. Successivamente verranno illustrati i principali approcci emersi per l'interpretazione del processo innovativo, ed in particolare la graduale affermazione dei modelli in cui la creazione di nuova conoscenza è vista come un processo collettivo, dipendente da una rigorosa organizzazione e da una stretta cooperazione inter- organizzativa, alimentata da flussi di comunicazione costanti tra una pluralità di soggetti eterogenei impegnati in attività di ricerca complementari. A seguire si delineeranno i principali approcci economici succedutisi per l'interpretazione del concetto di impresa, il soggetto per eccellenza di produzione di innovazione tecnologica. In seguito, a partire dall'analisi dei fattori di mutamento che caratterizzano gli attuali sistemi economici e produttivi, si illustrerà la progressiva sostituzione del modello di organizzazione industriale fondato su grandi imprese verticalmente integrate con un nuovo modello, strutturato secondo una prospettiva reticolare, basato su una crescente integrazione tra imprese ed organizzazioni. La letteratura economica evidenzia infatti un crescente interesse per le diverse forme di organizzazione decentralizzata delle attività innovative e produttive emerse recentemente, ed in particolare per i network inter-organizzativi, considerati soluzioni superiori per la gestione dell'innovazione in contesti caratterizzati da complessità, incertezza e dispersione della conoscenza presso fonti eterogenee. In quest'ambito assumono particolare rilevanza le piattaforme per l'innovazione, una tipologia di strutture di coordinamento che sta emergendo in molti settori in cui l'innovazione e la produzione di nuova conoscenza sono l'effetto dell'integrazione di competenze diverse e complementari, diffuse e disperse tra attori specializzati ed eterogenei. L'ultimo capitolo è dedicato all'analisi di un particolare caso di studio. L'introduzione dei veicoli elettrici, si argomenterà, rappresenta un perfetto esempio di innovazione sistemica (Barkenbus, 2009), nella misura in cui si tratta di una tecnologia che richiede per il proprio successo commerciale lo stretto coordinamento e l'interazione dinamica a livello sistemico di differenti attori, situati anche al di fuori del settore automobilistico. A partire dall'analisi del contesto socio-economico in cui si inserisce l'auto elettrica si illustreranno le strategie adottate dagli attori economici coinvolti per garantire l'integrazione delle competenze e la convergenza delle attività dei diversi attori verso obiettivi comuni e condivisi, e il coordinamento della complessa rete di obiettivi e interazioni che caratterizza un processo di innovazione articolato come quello della progettazione e dello sviluppo di un sistema di mobilità fondato sui veicoli elettrici.File | Dimensione | Formato | |
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