Le présent travail veut proposer notre tentative de tracer une ligne d'interprétation en sens comparatif entre l'¿uvre du poète français Yves Bonnefoy et le peintre et sculpteur Alberto Giacometti.Ce que nous essayerons de démontrer est que les deux artistes partent d'un même sentiment d'inquiétude qui est le sens d'un manque, d'où la naissance d'un conséquent désir, qu'on dirait de plénitude, concernant l'être, point central de leur recherche. Deuxièmement, ce que nous allons ici interroger n'est pas seulement la supposition d'une quête commune, mais aussi la méthode à travers laquelle elle est développée dans leurs ¿uvres, à savoir un déroulement que nous croyons similaire entre les deux, et qui passe par l'absence pour affirmer une présence.
Lo scopo della tesi è il tentativo di tracciare una linea di interpretazione in senso comparativo dell'opera del pittore e scultore Alberto Giacometti, e del poeta Yves Bonnefoy. L'indagine svolta prende avvio dall'ipotesi di un sentimento comune ad entrambi gli artisti, di un interesse, un'ossessione comune volta alla ricerca della presenza pura; l'uno, Alberto Giacometti, per mezzo dell'arte figurativa, soprattutto la scultura, e l'altro, per mezzo della parola. Il procedimento stesso attraverso il quale i due dispiegano la tematica comune verrà indagata seguendo il sospetto di un'affinità relativa a un comune processo di disfacimento, di rappresentazione, per dirla in altri termini, ¿per sottrazione¿ della presenza, che arriva a suggerirne nondimeno una componente di assoluto in un'immagine di residualità.
Yves Bonnefoy et Alberto Giacometi: chemins croisés dans la quête de la présence
ORLANDO, VALENTINA
2009/2010
Abstract
Lo scopo della tesi è il tentativo di tracciare una linea di interpretazione in senso comparativo dell'opera del pittore e scultore Alberto Giacometti, e del poeta Yves Bonnefoy. L'indagine svolta prende avvio dall'ipotesi di un sentimento comune ad entrambi gli artisti, di un interesse, un'ossessione comune volta alla ricerca della presenza pura; l'uno, Alberto Giacometti, per mezzo dell'arte figurativa, soprattutto la scultura, e l'altro, per mezzo della parola. Il procedimento stesso attraverso il quale i due dispiegano la tematica comune verrà indagata seguendo il sospetto di un'affinità relativa a un comune processo di disfacimento, di rappresentazione, per dirla in altri termini, ¿per sottrazione¿ della presenza, che arriva a suggerirne nondimeno una componente di assoluto in un'immagine di residualità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/70341