Sono stati studiati in questo lavoro 4 taxa di Scarabaeinae: Drepanocerus Kirby s.l. 1828, Hyalonthophagus Palestrini & Giacone 1988, Phalops Erichson 1848, Proagoderus Lansberge 1883. Si tratta di specie endofagiche o mesofagiche, endocopridi o paracopridi, volatrici attive per lo più diurne. Scopo del presente studio è stato quello di contribuire alla costruzione del database Mantis e all'interpretazione della distribuzione biogeografia in Africa occidentale delle singole specie dei 4 gruppi, attraverso la raccolta dei dati riportati sui cartellini che accompagnano i singoli esemplari delle collezioni e la trattazione informatica dei dati medesimi. Utilizzando Mantis e DIVA-GIS sono state costruite le mappe di distribuzione delle singole specie. L'utilizzo di Mantis mette a disposizione tutte le informazioni che possono essere utili per un progetto di ricerca; le informazioni possono essere integrate fra di loro, incrementando la conoscenza complessiva del gruppo in esame. Essendo organizzato secondo criteri di classificazione tassonomica è immediatamente identificabile il rango tassonomico del taxon considerato; in ogni caso, è sempre possibile effettuare cambiamenti se vi sono state modificazioni successive a livello sistematico. Mantis si è dimostrato estremamente versatile; bisogna considerare che è stato costruito espressamente per essere utilizzato in studi di tipo biologico e, quindi, strutturato per assolvere al meglio alle necessità che si presentano in ambito zoologico o botanico. Sulla base del lavoro svolto sono state individuate numerose tipologie di ricerca in cui sarebbe possibile utilizzare Mantis in maniera fattiva. È consigliabile l'uso di una banca dati di questo tipo nel caso in cui si lavori con un grande numero di esemplari, ad esempio per una revisione sistematica. Poiché Mantis può essere disponibile online, facilita la cooperazione per i progetti anche tra gruppi di ricerca distinti. Naturalmente questi sono solo alcuni degli usi possibili di Mantis che per la sua facilità d'utilizzo si presta all'impiego in progetti di ricerca di diverso tipo e di vario livello. Nel presente lavoro è stato applicato ad uno studio biogeografico sui generi succitati di Scarabaeinae. Nei gruppi considerati, gli areali specifici si dispongono tendenzialmente nel senso dei paralleli, dai più settentrionali a quelli che arrivano a lambire le coste atlantiche. Una visione di insieme permette di rilevare che nel confronto tra l'areale complessivo del genere Phalops e quello del sottogenere Proagoderus i primi mostrano un'evidente xerofilia: 4 specie di Proagoderus, su un totale di 15 nell'Africa occidentale, giungono fino alla fascia delle foreste umide, mentre gli areali dei Phalops non travalicano mai la fascia delle formazioni a savana della frazione boreotropicale. Le specie appartenenti al genere Drepanocerus s.l. mostrano una distribuzione i cui areali si sviluppano nella frazione più meridionale dell'area di studio; tuttavia, proprio in relazione alla elevata disomogeneità sistematica del complesso di generi è più difficile proporre una generalizzazione. Nella distribuzione del sottogenere Proagoderus emerge inoltre, in modo abbastanza significativo, l'importanza del Dahomey Gap.
Distribuzione geografica e catalogazione dei dati di 4 taxa di Scarabaeinae in Africa Occidentale
GIORGI, ELETTRA
2008/2009
Abstract
Sono stati studiati in questo lavoro 4 taxa di Scarabaeinae: Drepanocerus Kirby s.l. 1828, Hyalonthophagus Palestrini & Giacone 1988, Phalops Erichson 1848, Proagoderus Lansberge 1883. Si tratta di specie endofagiche o mesofagiche, endocopridi o paracopridi, volatrici attive per lo più diurne. Scopo del presente studio è stato quello di contribuire alla costruzione del database Mantis e all'interpretazione della distribuzione biogeografia in Africa occidentale delle singole specie dei 4 gruppi, attraverso la raccolta dei dati riportati sui cartellini che accompagnano i singoli esemplari delle collezioni e la trattazione informatica dei dati medesimi. Utilizzando Mantis e DIVA-GIS sono state costruite le mappe di distribuzione delle singole specie. L'utilizzo di Mantis mette a disposizione tutte le informazioni che possono essere utili per un progetto di ricerca; le informazioni possono essere integrate fra di loro, incrementando la conoscenza complessiva del gruppo in esame. Essendo organizzato secondo criteri di classificazione tassonomica è immediatamente identificabile il rango tassonomico del taxon considerato; in ogni caso, è sempre possibile effettuare cambiamenti se vi sono state modificazioni successive a livello sistematico. Mantis si è dimostrato estremamente versatile; bisogna considerare che è stato costruito espressamente per essere utilizzato in studi di tipo biologico e, quindi, strutturato per assolvere al meglio alle necessità che si presentano in ambito zoologico o botanico. Sulla base del lavoro svolto sono state individuate numerose tipologie di ricerca in cui sarebbe possibile utilizzare Mantis in maniera fattiva. È consigliabile l'uso di una banca dati di questo tipo nel caso in cui si lavori con un grande numero di esemplari, ad esempio per una revisione sistematica. Poiché Mantis può essere disponibile online, facilita la cooperazione per i progetti anche tra gruppi di ricerca distinti. Naturalmente questi sono solo alcuni degli usi possibili di Mantis che per la sua facilità d'utilizzo si presta all'impiego in progetti di ricerca di diverso tipo e di vario livello. Nel presente lavoro è stato applicato ad uno studio biogeografico sui generi succitati di Scarabaeinae. Nei gruppi considerati, gli areali specifici si dispongono tendenzialmente nel senso dei paralleli, dai più settentrionali a quelli che arrivano a lambire le coste atlantiche. Una visione di insieme permette di rilevare che nel confronto tra l'areale complessivo del genere Phalops e quello del sottogenere Proagoderus i primi mostrano un'evidente xerofilia: 4 specie di Proagoderus, su un totale di 15 nell'Africa occidentale, giungono fino alla fascia delle foreste umide, mentre gli areali dei Phalops non travalicano mai la fascia delle formazioni a savana della frazione boreotropicale. Le specie appartenenti al genere Drepanocerus s.l. mostrano una distribuzione i cui areali si sviluppano nella frazione più meridionale dell'area di studio; tuttavia, proprio in relazione alla elevata disomogeneità sistematica del complesso di generi è più difficile proporre una generalizzazione. Nella distribuzione del sottogenere Proagoderus emerge inoltre, in modo abbastanza significativo, l'importanza del Dahomey Gap.File | Dimensione | Formato | |
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