La simulation incorporée : une découverte aux implications multiples La découverte des « neurones miroirs »(mirror neurons) remet en question la distinction nette entre notre capacité à executer un mouvement finalisé à un but, comme saisir un object de la main par exemple, et la possibilité de comprendre ce geste quand une autre personne l'effectue. Les neurones miroirs sont alors des neurones moteurs qui s'activent à chaque fois que nous executons une action, de même lorsque nous observons cette action effectuée par autrui. En outre, de récentes études ont mis en évidence l'activation automatique des mêmes circuits neuronaux chez le sujet executant une action, exprimant ou éprouvant une sensation que chez le sujet observant ces mêmes actions, émotions et sensations. Les neuroscientifiques qui ont étudié ce phénomène retiennent qu'un tel processus constitue la base biologique pour la compréhension de l'esprit d'autrui. La première partie de mon travail s'attache à la description du fonctionnement de la simulation incorporée (embodied simulation) chez la personne et comment celle-ci participe à la compréhension des intentions d'autrui. Selon Gallese et ses colaborateurs, aucune inférence ou introspection n'intervient dans le processus de simulation incorporée, il s'agit simplement de la reproduction automatique, non consciente et pré-réflechie des états mentaux d'autrui. Ce processus permet de reconstruire le sens d'un acte moteur observé et intervient également dans la reconstruction et la compréhension des émotions et des sensations, devenant ainsi un mécanisme crucial de l'intersubejctivité. La seconde partie de cette étude s'intéresse à l'analyse de la mise en relation de la simulation incorporée et du développement de la mentalisation chez les auteurs, à l'importance du caregiver dans le reflet des émotions, dans la pleine expression et le développement de la simulation, puis enfin, à certaines des possibles implications qui peuvent éclairer les phénomènes de l'empathie ou encore de l'autisme.
La simulazione incarnata: una scoperta dalle molteplici implicazioni La scoperta dei ¿neuroni specchio¿ (mirror neurons) mette in discussione la netta distinzione tra la nostra capacità di eseguire movimenti finalizzata ad uno scopo, come ad esempio afferrare un oggetto con la mano, e la possibilità di comprendere tale gesto quando è un altra persona a metterlo in atto. I neuroni specchio sono, dunque, dei neuroni motori che si attivano ogni volta che si compiono delle azioni finalizzate ad uno scopo e che si attivano anche quando questi stessi atti motori vengono visti eseguire ad un altro. Recenti studi hanno evidenziato, inoltre, come gli stessi circuiti neurali attivati nel soggetto che esegue azioni, esprime emozioni e prova sensazioni vengono automaticamente attivati anche nel soggetto che osserva queste azioni, emozioni e sensazioni. Gli scopritori di tale fenomeno ritengono che questo processo costituisca la base biologica per la comprensione della mente altrui. Nella prima parte del mio lavoro mi occuperò di descrivere il funzionamento della simulazione incarnata (embodied simulation) nell'uomo e di come questa sia coinvolta nella comprensione dell'intenzione altrui. Gallese e collaboratori considerano la simulazione incarnata un processo all'interno del quale non si verifica assolutamente alcuna inferenza od introspezione ma semplicemente una riproduzione automatica, non consapevole e pre-riflessiva degli stati mentali dell'altro che ci permette non solo di ricostruire il senso di un atto motorio osservato ma interviene anche nella ricostruzione e comprensione di emozioni e sensazioni divenendo un meccanismo cruciale nell'intersoggettività. In una seconda parte mi occuperò di analizzare come gli autori mettano in relazione la simulazione incarnata e lo sviluppo della mentalizzazione, dell'importanza del caregiver nel rispecchiamento delle emozioni e nella piena espressione e sviluppo del meccanismo di simulazione e di alcune delle possibili implicazioni che possono far luce su fenomeni quali empatia ed autismo.
la simulazione incarnata: una scoperta dalle molteplici implicazioni
SCHETTINO, MARCO
2014/2015
Abstract
La simulazione incarnata: una scoperta dalle molteplici implicazioni La scoperta dei ¿neuroni specchio¿ (mirror neurons) mette in discussione la netta distinzione tra la nostra capacità di eseguire movimenti finalizzata ad uno scopo, come ad esempio afferrare un oggetto con la mano, e la possibilità di comprendere tale gesto quando è un altra persona a metterlo in atto. I neuroni specchio sono, dunque, dei neuroni motori che si attivano ogni volta che si compiono delle azioni finalizzate ad uno scopo e che si attivano anche quando questi stessi atti motori vengono visti eseguire ad un altro. Recenti studi hanno evidenziato, inoltre, come gli stessi circuiti neurali attivati nel soggetto che esegue azioni, esprime emozioni e prova sensazioni vengono automaticamente attivati anche nel soggetto che osserva queste azioni, emozioni e sensazioni. Gli scopritori di tale fenomeno ritengono che questo processo costituisca la base biologica per la comprensione della mente altrui. Nella prima parte del mio lavoro mi occuperò di descrivere il funzionamento della simulazione incarnata (embodied simulation) nell'uomo e di come questa sia coinvolta nella comprensione dell'intenzione altrui. Gallese e collaboratori considerano la simulazione incarnata un processo all'interno del quale non si verifica assolutamente alcuna inferenza od introspezione ma semplicemente una riproduzione automatica, non consapevole e pre-riflessiva degli stati mentali dell'altro che ci permette non solo di ricostruire il senso di un atto motorio osservato ma interviene anche nella ricostruzione e comprensione di emozioni e sensazioni divenendo un meccanismo cruciale nell'intersoggettività. In una seconda parte mi occuperò di analizzare come gli autori mettano in relazione la simulazione incarnata e lo sviluppo della mentalizzazione, dell'importanza del caregiver nel rispecchiamento delle emozioni e nella piena espressione e sviluppo del meccanismo di simulazione e di alcune delle possibili implicazioni che possono far luce su fenomeni quali empatia ed autismo.File | Dimensione | Formato | |
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