La breve estate del Teatro di Gruppo - Il Movimento di Base in Italia e due esempi di resilienza

This thesis starts with a question: what does remain about that phenomenon called Group Theatre?Many actors, directors and spectators still tell about it like an extraordinary record. There are many tracks, documents and cultural living pratices, but we don't have any familiarity with the story of that cultural trend that gave birth to the distinction of a new territory in the italian thetre society. The start point is Mirella Schino's book, "Il crocevia del Ponte d'Era-storie e voci di una generazione teatrale "; it is the most complete to get to the bottom of that story that toil to become History. After a premise, this thesis reconstructs the general features of Sixty years theatrical overview with the Great Guides that brought explosive theatres in Italy during a period of strong social pushes moved by young people. One part of this thesis develops a reconaissance of all that events that created a Movement leaning to change, the Groupe Theatre, that organized itself throw conferences, meetings and national festivals. The most part of informations have been found in a specific review, "Scena". In the second part, two realities have been taken in consideration; they survived to the end of that parabola or they were born following that tradition: "Teatro Tascabile di Bergamo" and "Teatro Due Mondi di Faenza". We have observed them from within; than, through some interviews to the members of these two kind of communities, we have asked questions about the sense of their own action in this present, compared to that story. Questions about the identity of a theatre that was born inside a context that no longer exists. Questions about a theatre that keeps his values open to the present. The comparison between two sections of this study, between the historical reconstruction and the actual conditions, bring out, at the end, some contradictions and some crucial issues: time and the market; the elders and the young youths; the retreat and the territory. These are some interrogatives, useful to build a perspective on the future of all that remains of that worthy of attention phenomenon called Theatre Group.

La tesi comincia da una domanda: cosa è rimasto di quel fenomeno chiamato Teatro di Gruppo? Molti attori, registi, spettatori ancora ne parlano come di un trascorso straordinario. Esistono tracce, testi, documenti, pratiche culturali viventi, ma non abbiamo dimestichezza con la storia di quella corrente culturale che fece nascere la distinzione di un nuovo territorio della società teatrale italiana. Il punto di partenza è il libro di Mirella Schino, "Il crocevia del Ponte d'Era ¿ storie e voci di una generazione teatrale", il più completo nell'andare a fondo di questa piccola storia che fatica a diventare Storia. Dopo una premessa, la tesi ricostruisce i tratti generali del panorama teatrale degli anni Sessanta con i Grandi Mestri che portarono in Italia dei teatri esplosivi in un periodo di forti pulsioni sociali mosse dai giovani. Una parte della tesi svolge una ricognizione degli avventimenti che concorsero a crearne un Movimento proteso al cambiamento, quello dei Gruppi di Base, che si organizzò in convegni, raduni e festival nazionali. La maggior parte delle informazioni attingono dalla rivista specializzata "Scena". Nella seconda parte si prendono in esame due realtà sopravvissute alla fine di quella parabola o nate nel solco di essa: il Teatro Tascabile di Bergamo e il Teatro Due Mondi di Faenza. Vengono osservati dal loro interno; poi attraverso delle interviste poste ai singoli membri di queste due specie di counità, vengono elaborate delle domande sul senso della propria azione nel presente rispetto a quella storia. Domande sull'identità di un teatro nato in un contesto che non esiste più. Domande su un teatro che mantiene saldi i propri valori aprendosi al presente Il confronto tra le due sezioni dello studio, tra la ricostruzione storica e le condizioni attuali, fa emergere, al termine, alcune contraddizioni, evidenziando dei nodi cruciali: il tempo e il mercato; gli anziani e i giovani; il il ritiro e il territorio. Sono interrogativi utili per poter costruire dei punti di vista sul futuro di quanto rimane di quel fenomeno degno di attenzione che prese il nome di Teatro di Gruppo.