La dissertazione ha come oggetto la biblioteca e si concentra, in particolare, sulla biblioteca pubblica, analizzandone i valori e approfondendo i temi della sua promozione e comunicazione, nell'ottica di definirne, per quanto possibile, le linee dell'identità presente e futura. Questo doppio approccio, teorico e sperimentale, ha l'obiettivo di fornire una fotografia della biblioteca al giorno d'oggi, di chiarirne alcune linee di sviluppo e di riflettere sull'eredità che ci hanno lasciato i modelli del passato, con uno sguardo alla fisionomia che mano a mano si delinea per le biblioteche degli anni a venire. La biblioteca continuerà ad esistere? Che forme avrà? Di quali valori si farà portatrice e con che tipologie di utenti entrerà in relazione? Di quali strumenti comunicativi sarà dotata? Il mio lavoro, lungi dal pretendere di dare una risposta univoca a tali interrogativi, si propone quantomeno di provare a definire l'identità della biblioteca così com'è oggi, di valutarne i punti di forza e di debolezza e di individuare gli spazi di intervento per rafforzare l'efficacia del ruolo sociale di cui è investita. La dissertazione si compone di tre capitoli. Il primo, intitolato ¿Definizione della biblioteca pubblica¿, è un excursus storico sull'affermazione della biblioteca nella società a partire dalla Rivoluzione francese, epoca in cui si è conferito per la prima volta un carattere pubblico alle raccolte fino ad allora appartenenti ad aristocratici, comunità ecclesiastiche o enti privati. Nel secondo capitolo, ¿Comunicare la biblioteca¿, ho provato ad analizzare come la biblioteca organizza e comunica la propria identità, le collezioni e, allo stesso tempo, come si presenta agli utenti attraverso lo spazio architettonico, bibliografico e digitale. Se nella cultura d'impresa in senso stretto si punta alla produzione di valore economico, nel campo dei servizi non tangibili, dei quali la biblioteca è un esempio, occorre rafforzare la reputazione in modo tale da fidelizzare il pubblico e mantenere la promessa implicita del servizio stesso. Nel terzo e ultimo capitolo, ¿Raccontare l'identità attraverso il web¿, ho approfondito il tema dello spazio digitale analizzando nel dettaglio i siti web di nove biblioteche: quattro statunitensi (New York Public Library, Ann Arbor Public Library, Chicago Public Library e Seattle Public Library) e cinque europee, di cui tre italiane (Helsinki Public Library, Idea Store di Londra, Biblioteca Salaborsa di Bologna, Biblioteca San Giorgio di Pistoia e Biblioteca eFFeMMe 23 La Fornace di Maiolati Spontini). L'indagine è volta a valutare come varie biblioteche dislocate nel mondo comunicano la propria identità servendosi della rete. I fattori presi in considerazione - usability, valorizzazione del catalogo, linguaggio, presenza di elementi testuali e iconici, ottimizzazione per i dispositivi mobile, personalizzazione dei servizi e utilizzo dei social network - sono stati valorizzati secondo la scala Likert e, in seguito, analizzati per delineare le tendenze relative all'utilizzo del web. Quale sarà dunque il volto della biblioteca del futuro? Saprà rappresentare i nuovi cittadini e contribuire alla loro crescita? La scommessa è tutt'altro che chiusa.
L'identità della biblioteca tra spazio fisico e spazio digitale. Ipotesi di comunicazione e valorizzazione
CILIBERTI FASCI', EMANUELA
2014/2015
Abstract
La dissertazione ha come oggetto la biblioteca e si concentra, in particolare, sulla biblioteca pubblica, analizzandone i valori e approfondendo i temi della sua promozione e comunicazione, nell'ottica di definirne, per quanto possibile, le linee dell'identità presente e futura. Questo doppio approccio, teorico e sperimentale, ha l'obiettivo di fornire una fotografia della biblioteca al giorno d'oggi, di chiarirne alcune linee di sviluppo e di riflettere sull'eredità che ci hanno lasciato i modelli del passato, con uno sguardo alla fisionomia che mano a mano si delinea per le biblioteche degli anni a venire. La biblioteca continuerà ad esistere? Che forme avrà? Di quali valori si farà portatrice e con che tipologie di utenti entrerà in relazione? Di quali strumenti comunicativi sarà dotata? Il mio lavoro, lungi dal pretendere di dare una risposta univoca a tali interrogativi, si propone quantomeno di provare a definire l'identità della biblioteca così com'è oggi, di valutarne i punti di forza e di debolezza e di individuare gli spazi di intervento per rafforzare l'efficacia del ruolo sociale di cui è investita. La dissertazione si compone di tre capitoli. Il primo, intitolato ¿Definizione della biblioteca pubblica¿, è un excursus storico sull'affermazione della biblioteca nella società a partire dalla Rivoluzione francese, epoca in cui si è conferito per la prima volta un carattere pubblico alle raccolte fino ad allora appartenenti ad aristocratici, comunità ecclesiastiche o enti privati. Nel secondo capitolo, ¿Comunicare la biblioteca¿, ho provato ad analizzare come la biblioteca organizza e comunica la propria identità, le collezioni e, allo stesso tempo, come si presenta agli utenti attraverso lo spazio architettonico, bibliografico e digitale. Se nella cultura d'impresa in senso stretto si punta alla produzione di valore economico, nel campo dei servizi non tangibili, dei quali la biblioteca è un esempio, occorre rafforzare la reputazione in modo tale da fidelizzare il pubblico e mantenere la promessa implicita del servizio stesso. Nel terzo e ultimo capitolo, ¿Raccontare l'identità attraverso il web¿, ho approfondito il tema dello spazio digitale analizzando nel dettaglio i siti web di nove biblioteche: quattro statunitensi (New York Public Library, Ann Arbor Public Library, Chicago Public Library e Seattle Public Library) e cinque europee, di cui tre italiane (Helsinki Public Library, Idea Store di Londra, Biblioteca Salaborsa di Bologna, Biblioteca San Giorgio di Pistoia e Biblioteca eFFeMMe 23 La Fornace di Maiolati Spontini). L'indagine è volta a valutare come varie biblioteche dislocate nel mondo comunicano la propria identità servendosi della rete. I fattori presi in considerazione - usability, valorizzazione del catalogo, linguaggio, presenza di elementi testuali e iconici, ottimizzazione per i dispositivi mobile, personalizzazione dei servizi e utilizzo dei social network - sono stati valorizzati secondo la scala Likert e, in seguito, analizzati per delineare le tendenze relative all'utilizzo del web. Quale sarà dunque il volto della biblioteca del futuro? Saprà rappresentare i nuovi cittadini e contribuire alla loro crescita? La scommessa è tutt'altro che chiusa.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
338742_tesi_8febbraio2016.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
17.65 MB
Formato
Adobe PDF
|
17.65 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/70212