L'obiettivo di questa ricerca è stato quello di cercare di comprendere come la funzione dell'arte pubblica a Torino si sia ampiamente evoluta dall'800 ai giorni nostri. Partendo dai monumenti celebrativi ottocenteschi, con la loro funzione prettamente celebrativa, passando da quelli ai caduti e al ricordo della Resistenza, si arriva ad approfondire, in particolar modo, i numerosi interventi contemporanei che hanno caratterizzato in maniera innovativa zone da poco riqualificate. A una tradizione ottocentesca legata alla scultura monumentale a carattere commemorativo, che ha assegnato a Torino alcuni dei suoi scenari emblematici, con piazze porticate e condottieri a cavallo, segue nel corso del Novecento una meno incisiva pratica della committenza pubblica di opere d'arte. Ho analizzato le varie realtà di arte pubblica contemporanea permanente e di come questa ha assunto diversi ruoli e scopi: nelle aree delle spine ferroviarie, nel parchi pubblici, il PAV e al campus Luigi Einaudi, nell'area semiperiferica del Borgo Campidoglio, le realtà limitrofe di Piscina, Maglione e Camo, l'evento periodico permanente di Luci d'Artista, e le nuove forme di arte sperimentali torinesi (gruppo a.Titolo, Progetto Diogene, Pietre d'inciampo).
Dalla funzione dei monumenti storici alle nuove forme di arte pubblica a Torino
CIRIO, CLAUDIA FEDERICA
2014/2015
Abstract
L'obiettivo di questa ricerca è stato quello di cercare di comprendere come la funzione dell'arte pubblica a Torino si sia ampiamente evoluta dall'800 ai giorni nostri. Partendo dai monumenti celebrativi ottocenteschi, con la loro funzione prettamente celebrativa, passando da quelli ai caduti e al ricordo della Resistenza, si arriva ad approfondire, in particolar modo, i numerosi interventi contemporanei che hanno caratterizzato in maniera innovativa zone da poco riqualificate. A una tradizione ottocentesca legata alla scultura monumentale a carattere commemorativo, che ha assegnato a Torino alcuni dei suoi scenari emblematici, con piazze porticate e condottieri a cavallo, segue nel corso del Novecento una meno incisiva pratica della committenza pubblica di opere d'arte. Ho analizzato le varie realtà di arte pubblica contemporanea permanente e di come questa ha assunto diversi ruoli e scopi: nelle aree delle spine ferroviarie, nel parchi pubblici, il PAV e al campus Luigi Einaudi, nell'area semiperiferica del Borgo Campidoglio, le realtà limitrofe di Piscina, Maglione e Camo, l'evento periodico permanente di Luci d'Artista, e le nuove forme di arte sperimentali torinesi (gruppo a.Titolo, Progetto Diogene, Pietre d'inciampo).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/70205