Presentazione della tesi magistrale “Estetica e pedagogia nel pensiero di John Dewey” Scopo principale dell’elaborato è mettere in luce l’esistenza di un legame tra il pensiero estetico e le teorie pedagogiche di John Dewey. Dopo aver delineato nel primo capitolo il contesto filosofico-culturale americano dell’800 precedente l’ascesa del pragmatismo e le maggiori divergenze tra Dewey e Kant, nella tesi si cerca di comprendere, a partire dall’analisi delle opere “Rifare la filosofia” ed “Esperienza e natura”, le ragioni per cui l’Autore sente la necessità di dar vita a una nuova filosofia che sia consapevole del processo dinamico di continuo mutamento che caratterizza la storia del mondo, l’esistenza umana e l’interazione tra organismo e ambiente su cui si fonda l’esperienza di ogni individuo. Particolare attenzione è rivolta anche agli errori e ai pregiudizi delle filosofie del passato e alle caratteristiche che la nuova filosofia proposta da Dewey deve possedere. La constatazione del fatto che ogni forma di sapere è destinata ad evolversi deve valere anche in estetica. Dewey, in particolare nelle opere “Arte come esperienza” ed “Educazione e arte”, propone una nuova visione dell’esperienza artistica: da un lato, ritiene necessario valorizzare le qualità estetiche della vita quotidiana; dall’altro, pone l’interagire con un’opera d’arte (per esempio un dipinto) come un’occasione in sé unica e irripetibile per l’individuo di mettere in discussione le proprie convinzioni e le proprie conoscenze fino a ricostruire se stesso. Infatti, la relazione tra individuo e opera d’arte è caratterizzata da un movimento continuo inserito all’interno di un processo euristico. Per tale via l’individuo coglie l’opportunità di apprendere sempre qualcosa di nuovo e, contemporaneamente, di crescere come persona e come protagonista della propria esistenza. Il processo euristico offerto dall’esperienza artistica, all’interno della quale il soggetto interagisce rispondendo di volta in volta agli impulsi provenienti dall’oggetto (l’opera d’arte), è un vero e proprio percorso formativo le cui caratteristiche peculiari coincidono con il progetto di “educazione progressiva” illustrato dall’Autore nel saggio “Esperienza e educazione”. Non a caso, i princìpi essenziali dell’educazione progressiva vengono ribaditi in maniera più evidente come tratti caratteristici della dimensione pedagogica dell’estetica anche nella raccolta di saggi “Educazione e arte”, fino a parlare esplicitamente di “funzione educativa del museo” in “Architettura formativa”. Per concludere, ciò che l’estetica deweyana vuole mettere in risalto a proposito dell’arte è la sua straordinaria capacità di coinvolgere l’individuo fino a trasformarlo completamente, aiutandolo a manifestare pienamente la propria curiosità e, soprattutto, a sprigionare la propria soggettività e la propria immaginazione. Solo con una tale concezione dell’arte si possono coniugare esperienza estetica (l’interazione continua tra individuo e opera d’arte) ed esperienza educativa (l’apprendere qualcosa grazie a tale interazione).
Estetica e pedagogia nel pensiero di John Dewey
ALZETTA, EUGENIO
2020/2021
Abstract
Presentazione della tesi magistrale “Estetica e pedagogia nel pensiero di John Dewey” Scopo principale dell’elaborato è mettere in luce l’esistenza di un legame tra il pensiero estetico e le teorie pedagogiche di John Dewey. Dopo aver delineato nel primo capitolo il contesto filosofico-culturale americano dell’800 precedente l’ascesa del pragmatismo e le maggiori divergenze tra Dewey e Kant, nella tesi si cerca di comprendere, a partire dall’analisi delle opere “Rifare la filosofia” ed “Esperienza e natura”, le ragioni per cui l’Autore sente la necessità di dar vita a una nuova filosofia che sia consapevole del processo dinamico di continuo mutamento che caratterizza la storia del mondo, l’esistenza umana e l’interazione tra organismo e ambiente su cui si fonda l’esperienza di ogni individuo. Particolare attenzione è rivolta anche agli errori e ai pregiudizi delle filosofie del passato e alle caratteristiche che la nuova filosofia proposta da Dewey deve possedere. La constatazione del fatto che ogni forma di sapere è destinata ad evolversi deve valere anche in estetica. Dewey, in particolare nelle opere “Arte come esperienza” ed “Educazione e arte”, propone una nuova visione dell’esperienza artistica: da un lato, ritiene necessario valorizzare le qualità estetiche della vita quotidiana; dall’altro, pone l’interagire con un’opera d’arte (per esempio un dipinto) come un’occasione in sé unica e irripetibile per l’individuo di mettere in discussione le proprie convinzioni e le proprie conoscenze fino a ricostruire se stesso. Infatti, la relazione tra individuo e opera d’arte è caratterizzata da un movimento continuo inserito all’interno di un processo euristico. Per tale via l’individuo coglie l’opportunità di apprendere sempre qualcosa di nuovo e, contemporaneamente, di crescere come persona e come protagonista della propria esistenza. Il processo euristico offerto dall’esperienza artistica, all’interno della quale il soggetto interagisce rispondendo di volta in volta agli impulsi provenienti dall’oggetto (l’opera d’arte), è un vero e proprio percorso formativo le cui caratteristiche peculiari coincidono con il progetto di “educazione progressiva” illustrato dall’Autore nel saggio “Esperienza e educazione”. Non a caso, i princìpi essenziali dell’educazione progressiva vengono ribaditi in maniera più evidente come tratti caratteristici della dimensione pedagogica dell’estetica anche nella raccolta di saggi “Educazione e arte”, fino a parlare esplicitamente di “funzione educativa del museo” in “Architettura formativa”. Per concludere, ciò che l’estetica deweyana vuole mettere in risalto a proposito dell’arte è la sua straordinaria capacità di coinvolgere l’individuo fino a trasformarlo completamente, aiutandolo a manifestare pienamente la propria curiosità e, soprattutto, a sprigionare la propria soggettività e la propria immaginazione. Solo con una tale concezione dell’arte si possono coniugare esperienza estetica (l’interazione continua tra individuo e opera d’arte) ed esperienza educativa (l’apprendere qualcosa grazie a tale interazione).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/70168