La Sostenibilità e la sua rendicontazione: Confronto tra Brunello Cucinelli e Moncler

In recent decades, the theme of sustainability has assumed ever greater importance with a very strong acceleration in recent years, thanks to an awareness that began with the theme of environmentalism and has grown in recent months following events such as the pandemic from COVID 19 and the war in Ukraine that has put the energy sector in crisis. Companies, especially those belonging to the luxury fashion sector, have been accused of having always been too profit-oriented, without bothering to adopt measures capable of guaranteeing social and environmental protection. The intent of this work is precisely to analyze how the sensitivity towards this theme has grown over time starting from its birth; specifically, in the first chapter the theme is explored, starting from the birth of the concept of corporate social responsibility and narrating its evolution in history, highlighting how it was initially associated with purely green aspects but subsequently became the subject of international agreements and treaties. The second chapter focuses on non-financial disclosure, comparing the regulations and reporting principles of reference at a global, European and national level, as well as the next steps that are expected in terms of mandatory reporting. Finally, a focus on the Luxury - Fashion sector is proposed to understand how luxury and sustainability can coexist, representing a winning combination of value creation; to this end we focus on two pioneers of sustainability: Brunello Cucinelli and Moncler. What clearly emerges from this work is that "sustainable profit" is not an oxymoron but, on the contrary, a feasible concept that allows you to trigger a virtuous circle of value creation, a healthy and lasting value over time.

Negli ultimi decenni il tema della sostenibilità ha assunto un’importanza sempre maggiore con una fortissima accelerata negli ultimi anni, grazie ad una presa di coscienza che è iniziata col tema dell’ambientalismo ed è cresciuta negli ultimi mesi a seguito di eventi come la pandemia da COVID 19 e la guerra in Ucraina che ha messo in crisi il settore energetico. Le aziende, soprattutto quelle appartenenti al settore luxury della moda di lusso, sono state accusate di essere sempre state troppo orientate al profitto, senza curarsi di adottare provvedimenti in grado di garantire la protezione sociale ed ambientale. L’intento del presente lavoro è proprio quello di analizzare come la sensibilità verso tale tema sia cresciuta nel tempo partendo dalla sua nascita; nello specifico, nel primo capitolo viene approfondito il tema, partendo dalla nascita del concetto di corporate social responsibility e narrando la sua evoluzione nella storia, evidenziando come inizialmente venisse associato ad aspetti puramente green ma, successivamente sia diventato oggetto di accordi e trattati internazionali. Nel secondo capitolo ci si sofferma sulla disclosure non finanziaria, confrontando la normativa e i principi di reporting di riferimento a livello globale, europeo e nazionale, nonché i prossimi step che ci si attende in tema di obbligatorietà di reportistica. Infine, si propone un focus sul settore Luxury - Fashion per capire come lusso e sostenibilità possono coesistere, rappresentando un binomio vincente di creazione di valore; a tal fine ci si focalizza su due pionieri dalla sostenibilità: Brunello Cucinelli e Moncler. Quello che emerge chiaramente dal presente lavoro è che “profitto sostenibile” non è ossimoro ma, anzi, un concetto realizzabile che consente di innescare un circolo virtuoso di creazione di valore, un valore sano e duraturo nel tempo.