L’obiettivo perseguito nel corso del presente elaborato è quello di analizzare il principio contabile internazionale IAS 36 Impairment test, oggetto di particolare rilevanza in contesti macroeconomici avversi, in materia di bilanci aziendali. L’elaborato si suddivide in quattro sezioni principali collegate l’una all’altra. Nella prima sezione vengono trattati i principi contabili internazionali IAS/IFRS ed il processo che ha portato alla loro introduzione, con un particolare focus sul processo di omologazione degli stessi nei diversi Stati in cui vengono adottati. Una volta compreso il quadro normativo di riferimento, si approfondisce, con un elevato grado di dettaglio, il principio contabile internazionale IAS 36. In tale capitolo viene ripercorso lo standard internazionale in tutti i suoi passaggi, a partire all’identificazione di un’attività che può aver subito una riduzione di valore, fino alla rilevazione della stessa ed all’iscrizione in bilancio. Si conclude la sezione con un’overview sulla normativa italiana attualmente in vigore, applicabile per le società non tenute all’adozione dei principi contabili internazionali. La terza sezione è interamente dedicata all’approfondimento della fase principale dell’impairment test: la determinazione del valore recuperabile. Vengono, dunque, approfonditi i due criteri valutativi scelti dallo IASB, ovvero il fair value dedotti i costi di vendita e il valore d’uso. Per entrambi vengono analizzati i relativi criteri di determinazione, con un focus principale sul Discounted Cash Flow Method, tecnica di valutazione di assets maggiormente diffusa nella prassi. Infatti, sebbene non esplicitamente suggerito dal principio, la tecnica di attualizzazione indicata da quest’ultimo è un chiaro riferimento al DCF, il quale verrà approfondito e adattato nell’ambito di applicazione dell’impairment test. La quarta ed ultima sezione si focalizza sull’impairment test dell’avviamento in un contesto di crisi. In particolare, partendo da Discussion Paper diffusi dall’Organismo Italiano di Valutazione, viene presentato il caso Unicredit, uno dei principali gruppi bancari italiani, che si è trovato a dover svalutare il proprio avviamento iscritto in bilancio per riduzione di valore, a seguito del contesto macroeconomico avverso post pandemia.

L’impairment test secondo lo IAS 36 e la valutazione dell’avviamento in contesti macroeconomici avversi

RADIN, ALESSANDRO
2021/2022

Abstract

L’obiettivo perseguito nel corso del presente elaborato è quello di analizzare il principio contabile internazionale IAS 36 Impairment test, oggetto di particolare rilevanza in contesti macroeconomici avversi, in materia di bilanci aziendali. L’elaborato si suddivide in quattro sezioni principali collegate l’una all’altra. Nella prima sezione vengono trattati i principi contabili internazionali IAS/IFRS ed il processo che ha portato alla loro introduzione, con un particolare focus sul processo di omologazione degli stessi nei diversi Stati in cui vengono adottati. Una volta compreso il quadro normativo di riferimento, si approfondisce, con un elevato grado di dettaglio, il principio contabile internazionale IAS 36. In tale capitolo viene ripercorso lo standard internazionale in tutti i suoi passaggi, a partire all’identificazione di un’attività che può aver subito una riduzione di valore, fino alla rilevazione della stessa ed all’iscrizione in bilancio. Si conclude la sezione con un’overview sulla normativa italiana attualmente in vigore, applicabile per le società non tenute all’adozione dei principi contabili internazionali. La terza sezione è interamente dedicata all’approfondimento della fase principale dell’impairment test: la determinazione del valore recuperabile. Vengono, dunque, approfonditi i due criteri valutativi scelti dallo IASB, ovvero il fair value dedotti i costi di vendita e il valore d’uso. Per entrambi vengono analizzati i relativi criteri di determinazione, con un focus principale sul Discounted Cash Flow Method, tecnica di valutazione di assets maggiormente diffusa nella prassi. Infatti, sebbene non esplicitamente suggerito dal principio, la tecnica di attualizzazione indicata da quest’ultimo è un chiaro riferimento al DCF, il quale verrà approfondito e adattato nell’ambito di applicazione dell’impairment test. La quarta ed ultima sezione si focalizza sull’impairment test dell’avviamento in un contesto di crisi. In particolare, partendo da Discussion Paper diffusi dall’Organismo Italiano di Valutazione, viene presentato il caso Unicredit, uno dei principali gruppi bancari italiani, che si è trovato a dover svalutare il proprio avviamento iscritto in bilancio per riduzione di valore, a seguito del contesto macroeconomico avverso post pandemia.
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