Il presente lavoro si prefigge di individuare gli elementi costitutivi della proposta di valore nella comunicazione delle istituzioni europee durante la pandemia da Covid-19 e di indagare se tali elementi siano stati assimilati nell’inquadramento giornalistico dai media in Europa. Partendo da una disamina dell’assetto istituzionale e politico dell’Unione Europea, si delineerà il contesto internazionale e politico in cui l’Unione Europea ha dovuto agire dallo scoppio della pandemia, tra 2020 e 2022. Si delimiterà quindi il periodo di analisi all’inizio della campagna vaccinale contro il coronavirus, tra fine dicembre 2020 e fine maggio 2021. Il resto della tesi, tra il Capitolo 2 e il Capitolo 5, sarà dedicato ad individuare i diversi frame discorsivi che hanno caratterizzato il discorso politico delle istituzioni europee, prima nella comunicazione istituzionale, tramite l’analisi dei comunicati stampa, dei report e dei siti ufficiali, poi attraverso i contenuti dei post Facebook; ad individuare i frame discorsivi attraverso i quali alcuni media europei e italiani hanno inquadrato il tema della campagna vaccinale. Più nello specifico, per le istituzioni europee si sono analizzate principalmente la comunicazione di Commissione Europea, European Medicines Agency (EMA), European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e Parlamento Europeo, individuando un modello di comunicazione distinto in 5 categorie: Unione europea come autorevole, sana, unita, internazionale e con politiche basate sull’evidenza scientifica. Si è dunque valutata la coerenza e l’organicità di tale modello sui vari mezzi di comunicazione e tra le varie istituzioni, trovando una certa ricorrenza di slogan e parole chiave sia a livello crossmediale che a livello interistituzionale. Sul lato dei media si sono selezionati network di informazione di stampo europeo, media tradizionali italiani e media nativi digitali italiani, considerando anche in questo caso la presenza o l’assenza dei 5 frame. Inoltre, si è studiata la copertura giornalistica sul caso degli effetti avversi del vaccino AstraZeneca, scoppiato tra marzo e maggio 2021. Si sono dunque considerati gli articoli pubblicati sulle pagine Facebook delle testate in quel periodo. Analizzare il frame narrativo dei tre gruppi ha permesso di valutare se ci siano state differenze di inquadramento tra le categorie di network giornalistici e quanto differentemente i media abbiano trattato il caso AstraZeneca e la campagna vaccinale rispetto all’inquadramento discorsivo imposto dall’Unione Europea.
Analisi della comunicazione dell’Unione Europea durante la pandemia: strategie, istituzioni e media in Europa
BUSSI, DANILO
2021/2022
Abstract
Il presente lavoro si prefigge di individuare gli elementi costitutivi della proposta di valore nella comunicazione delle istituzioni europee durante la pandemia da Covid-19 e di indagare se tali elementi siano stati assimilati nell’inquadramento giornalistico dai media in Europa. Partendo da una disamina dell’assetto istituzionale e politico dell’Unione Europea, si delineerà il contesto internazionale e politico in cui l’Unione Europea ha dovuto agire dallo scoppio della pandemia, tra 2020 e 2022. Si delimiterà quindi il periodo di analisi all’inizio della campagna vaccinale contro il coronavirus, tra fine dicembre 2020 e fine maggio 2021. Il resto della tesi, tra il Capitolo 2 e il Capitolo 5, sarà dedicato ad individuare i diversi frame discorsivi che hanno caratterizzato il discorso politico delle istituzioni europee, prima nella comunicazione istituzionale, tramite l’analisi dei comunicati stampa, dei report e dei siti ufficiali, poi attraverso i contenuti dei post Facebook; ad individuare i frame discorsivi attraverso i quali alcuni media europei e italiani hanno inquadrato il tema della campagna vaccinale. Più nello specifico, per le istituzioni europee si sono analizzate principalmente la comunicazione di Commissione Europea, European Medicines Agency (EMA), European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e Parlamento Europeo, individuando un modello di comunicazione distinto in 5 categorie: Unione europea come autorevole, sana, unita, internazionale e con politiche basate sull’evidenza scientifica. Si è dunque valutata la coerenza e l’organicità di tale modello sui vari mezzi di comunicazione e tra le varie istituzioni, trovando una certa ricorrenza di slogan e parole chiave sia a livello crossmediale che a livello interistituzionale. Sul lato dei media si sono selezionati network di informazione di stampo europeo, media tradizionali italiani e media nativi digitali italiani, considerando anche in questo caso la presenza o l’assenza dei 5 frame. Inoltre, si è studiata la copertura giornalistica sul caso degli effetti avversi del vaccino AstraZeneca, scoppiato tra marzo e maggio 2021. Si sono dunque considerati gli articoli pubblicati sulle pagine Facebook delle testate in quel periodo. Analizzare il frame narrativo dei tre gruppi ha permesso di valutare se ci siano state differenze di inquadramento tra le categorie di network giornalistici e quanto differentemente i media abbiano trattato il caso AstraZeneca e la campagna vaccinale rispetto all’inquadramento discorsivo imposto dall’Unione Europea.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
855129_tesidanilobussi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.32 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.32 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/70083