Il presente lavoro verte sull’analisi delle relazioni sussistenti tra il variare della temperatura e i volumi di venduto mossi nel mercato della ricambistica delle batterie auto, in un periodo di tempo che va dal 2012 al 2022. Come riportato anche dall’ultimo rapporto del 2021 dell’IPCC, il cambiamento climatico è un fenomeno di cui oggi vi è un’evidenza scientifica certa. Gli Stati più industrializzati del globo si sono quindi prefissati nuovi obiettivi di decarbonizzazione e l’Unione Europea ha implementato nuove politiche (FIT for 55%) volte alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, nella prospettiva della neutralità climatica entro il 2050 e tra i settori maggiormente inquinanti si trovano oltre a quello energetico anche quello dei trasporti. Questo studio è stato svolto attingendo da due grandi database: il dataset dell’Osservatorio di mercato Independent Aftermarket Italia del Politecnico di Torino per quanto riguarda i volumi di vendita delle batterie delle auto, e il “Copernicus Climate Change Service (C3S)”, programma istituito dall’Unione Europea, per quanto concerne l’analisi delle temperature. Per svolgere questa indagine sono state scelte sei province italiane il più possibile rappresentative dell’andamento globale del Paese in termini di volumi di vendita: Torino, Milano, Trento, Aosta, Bari e Cagliari. Per ognuna di queste province sono stati confrontati i valori delle temperature medie annue registrate con i volumi di vendita delle batterie mossi da Ricambisti e Distributori. Ciò che è emerso è stata la presenza di una forte tendenza comune a livello Nazionale in corrispondenza del periodo della pandemia da Covid-19 che ha causato ingenti danni alle autovetture rimaste ferme e inutilizzate per diverso tempo, portando così ad un fortissimo aumento della domanda di batterie delle auto nel 2020. Oltre a questo aspetto, l’indagine effettuata si è dimostrata efficace nel confermare come le batterie più comuni trovino le loro migliori condizioni di performance in un intervallo di temperature che in media si aggira tra i -10 e i +35 gradi centigradi; quando sottoposte per molto tempo a temperature al di fuori da questo range, possono subire seri danni tali da indurne il loro deterioramento e quindi la conseguente necessità di sostituzione. Sulla totalità delle province analizzate vi è la presenza di un evidente andamento stagionale: città del nord con inverni rigidi e freddi, caratterizzati da temperature che scendono frequentemente sotto la soglia dei -10°C, vedono proprio in questa stagione un ingente incremento nei volumi di vendita delle batterie; le province del sud Italia analizzate invece, contraddistinte da estati torridi e temperature sovente oltre i +35°C, riscontrano in questo periodo dell’anno la maggiore crescita del proprio sell-out. Certamente l’obiettivo di questo elaborato è stato raggiunto. Oltre a questo, durante l’analisi è anche emerso come, ovviamente, la temperatura non sia l’unica variabile ad entrare in gioco nel determinare l’andamento del mercato delle batterie. Questo è infatti influenzato da moltissimi fattori esogeni che in questo elaborato non sono stati vagliati, ma che hanno permesso la formulazione di ipotesi che lasciano aperta la strada a possibili approfondimenti futuri, come per esempio la costruzione di un modello a più variabili capace di fornirne una spiegazione ancor più esaustiva e dettagliata.

Cambiamenti climatici e mercato dell'aftermarket automobilistico - Analisi della relazione tra temperature e volumi di vendita delle batterie delle auto

TORCHIO, FILIPPO
2021/2022

Abstract

Il presente lavoro verte sull’analisi delle relazioni sussistenti tra il variare della temperatura e i volumi di venduto mossi nel mercato della ricambistica delle batterie auto, in un periodo di tempo che va dal 2012 al 2022. Come riportato anche dall’ultimo rapporto del 2021 dell’IPCC, il cambiamento climatico è un fenomeno di cui oggi vi è un’evidenza scientifica certa. Gli Stati più industrializzati del globo si sono quindi prefissati nuovi obiettivi di decarbonizzazione e l’Unione Europea ha implementato nuove politiche (FIT for 55%) volte alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, nella prospettiva della neutralità climatica entro il 2050 e tra i settori maggiormente inquinanti si trovano oltre a quello energetico anche quello dei trasporti. Questo studio è stato svolto attingendo da due grandi database: il dataset dell’Osservatorio di mercato Independent Aftermarket Italia del Politecnico di Torino per quanto riguarda i volumi di vendita delle batterie delle auto, e il “Copernicus Climate Change Service (C3S)”, programma istituito dall’Unione Europea, per quanto concerne l’analisi delle temperature. Per svolgere questa indagine sono state scelte sei province italiane il più possibile rappresentative dell’andamento globale del Paese in termini di volumi di vendita: Torino, Milano, Trento, Aosta, Bari e Cagliari. Per ognuna di queste province sono stati confrontati i valori delle temperature medie annue registrate con i volumi di vendita delle batterie mossi da Ricambisti e Distributori. Ciò che è emerso è stata la presenza di una forte tendenza comune a livello Nazionale in corrispondenza del periodo della pandemia da Covid-19 che ha causato ingenti danni alle autovetture rimaste ferme e inutilizzate per diverso tempo, portando così ad un fortissimo aumento della domanda di batterie delle auto nel 2020. Oltre a questo aspetto, l’indagine effettuata si è dimostrata efficace nel confermare come le batterie più comuni trovino le loro migliori condizioni di performance in un intervallo di temperature che in media si aggira tra i -10 e i +35 gradi centigradi; quando sottoposte per molto tempo a temperature al di fuori da questo range, possono subire seri danni tali da indurne il loro deterioramento e quindi la conseguente necessità di sostituzione. Sulla totalità delle province analizzate vi è la presenza di un evidente andamento stagionale: città del nord con inverni rigidi e freddi, caratterizzati da temperature che scendono frequentemente sotto la soglia dei -10°C, vedono proprio in questa stagione un ingente incremento nei volumi di vendita delle batterie; le province del sud Italia analizzate invece, contraddistinte da estati torridi e temperature sovente oltre i +35°C, riscontrano in questo periodo dell’anno la maggiore crescita del proprio sell-out. Certamente l’obiettivo di questo elaborato è stato raggiunto. Oltre a questo, durante l’analisi è anche emerso come, ovviamente, la temperatura non sia l’unica variabile ad entrare in gioco nel determinare l’andamento del mercato delle batterie. Questo è infatti influenzato da moltissimi fattori esogeni che in questo elaborato non sono stati vagliati, ma che hanno permesso la formulazione di ipotesi che lasciano aperta la strada a possibili approfondimenti futuri, come per esempio la costruzione di un modello a più variabili capace di fornirne una spiegazione ancor più esaustiva e dettagliata.
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