The migratory phenomenon is one of the top issues in the ranking of emerging challenges of interest for Europe and for our Nation in the international relation landscape, which involves not only large institutions but also those at a local level, from public administration at the internal of the various municipalities to the civil society that pervades the social fabric. This value of the migratory phenomenon is generated above all by the intrinsic capacities of the phenomenon, which can produce positive effects and at the same time intrinsically have threats that deteriorate our social fabric. A peaceful integration and assimilation of immigrants makes it possible to prevent many possible future negative effects. At the Italian level, migration, with all its small facets ranging from regular to irregular migration, from illegal immigrants to refugees and asylum seekers, is a discussed and popular phenomenon among the ministerial corridors in Rome. In the last fifty years, we have witnessed a transition of our country from being called a "country of emigration" to a "country of immigration or reception", also given its position in the centre of the Mediterranean basin, which becomes a witness not only to economic development, but also in the last decade of a humanitarian tragedy. The idea associated with the Mediterranean as cemetery, without tombstones for thousands of souls, who furrow the waves to reach a safe place away from violence and war, is macabre The thesis developed here seeks to show migration policies starting from a broad Italian framework, also in relation to international regulations and references, and then concretely move on to action on the territory by the Public Administration, therefore state intervention, and by civil society, therefore voluntary intervention of the population. Later on, the role of digitization in the practices and migration policies of the PA will be dealt with in order to speed up times. Finally, the theme of a migration policy controlled and strategically guided by the state will be highlighted, both to give an economic impulse to the country but also to maintain a certain level of security for the citizens.
Il fenomeno migratorio è uno degli issues ai primi posti nel ranking delle sfide emergenti di interesse per l’Europa e per la nostra Nazione nel panorama mondiale, che investe non solo grandi istituzioni ma anche quelle ad un livello locale, dalla pubblica amministrazione all’interno dei vari comuni alla società civile che pervade il tessuto sociale. Questo valore del fenomeno migratorio è generato soprattutto dalle capacità intrinseche del fenomeno che può produrre effetti di natura positiva e al tempo stesso avere intrinsecamente delle minacce che deteriorano il nostro tessuto sociale. Una pacifica integrazione e assimilazione degli immigrati permette di prevenire tanti possibili effetti negativi futuri. A livello italiano la migrazione, con tutte le sue piccole sfaccettature che vanno dalla migrazione regolare a quella irregolare, da quella di immigranti clandestini a quella di rifugiati e richiedenti asilo, è un fenomeno discusso e popolare tra i corridoi ministeriali a Roma. Si è assistito negli ultimi cinquant’anni ad un passaggio del nostro Paese dall’essere denominato “Paese di emigrazione” a “Paese di immigrazione o di accoglienza”, data anche la posizione al centro del bacino del Mediterraneo, che diventa testimone non solo di sviluppo economico, ma anche nell’ultimo decennio di una tragedia umanitaria. Macabra è l’idea che si associa al mediterraneo quale cimitero senza lapidi di migliaia di anime che solcano i flutti e le onde per raggiungere un luogo sicuro e lontano dalla violenza e dalla guerra. La tesi qui sviluppata cerca di mostra partendo da un ampio quadro italiano le politiche migratorie, anche in relazione alle normative e riferimenti internazionali, per poi passare concretamente all’azione sul territorio da parte della Pubblica amministrazione, quindi intervento statale, e da parte della società civile, quindi intervento volontaristico della popolazione. Lateralmente verrà trattato il ruolo della digitalizzazione nelle pratiche e nelle politiche migratorie della PA per una velocizzazione dei tempi. Infine si sottolineerà il tema di una politica migratoria controllata e guidata strategicamente dallo Stato, sia per dare un impulso economico al paese ma anche mantenere un certo livello di sicurezza per i cittadini.
Le politiche migratorie nel contesto Italiano. Azioni della Pubblica Amministrazione e Società Civile a Messina.
CAMBRIA, ANTONINO
2021/2022
Abstract
Il fenomeno migratorio è uno degli issues ai primi posti nel ranking delle sfide emergenti di interesse per l’Europa e per la nostra Nazione nel panorama mondiale, che investe non solo grandi istituzioni ma anche quelle ad un livello locale, dalla pubblica amministrazione all’interno dei vari comuni alla società civile che pervade il tessuto sociale. Questo valore del fenomeno migratorio è generato soprattutto dalle capacità intrinseche del fenomeno che può produrre effetti di natura positiva e al tempo stesso avere intrinsecamente delle minacce che deteriorano il nostro tessuto sociale. Una pacifica integrazione e assimilazione degli immigrati permette di prevenire tanti possibili effetti negativi futuri. A livello italiano la migrazione, con tutte le sue piccole sfaccettature che vanno dalla migrazione regolare a quella irregolare, da quella di immigranti clandestini a quella di rifugiati e richiedenti asilo, è un fenomeno discusso e popolare tra i corridoi ministeriali a Roma. Si è assistito negli ultimi cinquant’anni ad un passaggio del nostro Paese dall’essere denominato “Paese di emigrazione” a “Paese di immigrazione o di accoglienza”, data anche la posizione al centro del bacino del Mediterraneo, che diventa testimone non solo di sviluppo economico, ma anche nell’ultimo decennio di una tragedia umanitaria. Macabra è l’idea che si associa al mediterraneo quale cimitero senza lapidi di migliaia di anime che solcano i flutti e le onde per raggiungere un luogo sicuro e lontano dalla violenza e dalla guerra. La tesi qui sviluppata cerca di mostra partendo da un ampio quadro italiano le politiche migratorie, anche in relazione alle normative e riferimenti internazionali, per poi passare concretamente all’azione sul territorio da parte della Pubblica amministrazione, quindi intervento statale, e da parte della società civile, quindi intervento volontaristico della popolazione. Lateralmente verrà trattato il ruolo della digitalizzazione nelle pratiche e nelle politiche migratorie della PA per una velocizzazione dei tempi. Infine si sottolineerà il tema di una politica migratoria controllata e guidata strategicamente dallo Stato, sia per dare un impulso economico al paese ma anche mantenere un certo livello di sicurezza per i cittadini.File | Dimensione | Formato | |
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