The labor market is becoming increasingly competitive, and the competences required to access it, together with an adequate set of educational credentials, are experiencing a continuous inflation throughout modern economies. Yet, although tertiary education has been rising in many countries during the last decades, a large segment of high school graduates still decides not to embark on it, thus contributing to the persistence of inequality of educational opportunities (IEO). In Italy only one in two graduates experiences the transition from high school to university. Albeit in slight increase over the years, this pass rate still remains one of the lowest among the OECD countries. In this regard, recent empirical research and longstanding theoretical models in the educational transition framework confirm that individual decision-making appears to be further differentiated in relation with students’ traits. Indeed, individuals’ judgment to continue their own study path is inevitably related to their socio-demographic profile, the type of secondary school track from which they graduated and the past academic achievement, often measured by standardized ability tests. To this aim, the present work contributes to the existing literature on educational inequalities by framing the Italian scenario and focusing on the main drivers that encourage the 2018-19 cohort of Italian graduates to step into post-secondary education. In particular, the analysis of the above-mentioned issue is carried out in an innovative manner, since the data being analyzed come from three distinct administrative national sources (the National Archive of Schools ANS-S, the National Evaluation Institute for the School System INVALSI, and the National Archive of University Students ANS-U) merged in a unique database. The resulting linkage consists of more than 450 thousand units, representing the entire census population of students facing the choice to stay on in education or to leave. Therefore, the main contribution of the work lies in the chance to overcome the statistical shortcomings of representative sample analyses to which previous research has been limited to. With this in mind, the present thesis investigates the high school-university transition by means of logistic regression explanatory modeling so to shed some lights on the factors that positively and negatively contribute to the probability of pursuing higher education. Particular emphasis is given on disentangling the effect of geographic provenience, the type of school track attended and the performance in nationally administered standardized tests in Italian, Mathematics and English, other than the socio-economic background of students. Then, different classification algorithms aiming at predicting prospective university students’ enrolment are compared in terms of their prediction accuracies and the feature importance analysis is performed to find out which are the most relevant predictors. A supplementary subsection is devoted to the analysis of STEM courses enrolment in Italy and its main determinants. In light of the above, investigating the choices made by students at the end of their course of study offers with no doubt the opportunity to bring light on latent issues present in the Italian educational system and it consequently allow to derive useful clarification for the formulation of policies and guidance activities to help reduce educational inequalities.
Il mercato del lavoro è sempre più competitivo e le competenze richieste per accedervi, affiancate da un adeguato percorso di studi, stanno sperimentando una continua inflazione all’interno delle economie moderne. Eppure, nonostante l’istruzione terziaria sia aumentata in molti paesi nel corso degli ultimi decenni, un grande segmento di diplomati decide di non intraprenderla, contribuendo di conseguenza al persistere delle disuguaglianze di opportunità educative. In Italia un diplomato su due esegue la transizione da scuola superiore a università. Nonostante in leggero incremento nel corso degli anni, questo tasso di passaggio rimane comunque uno dei più bassi tra i paesi OCSE. A tal proposito, recenti ricerche e modelli consolidati sulla transizione scolastica confermano che il processo decisionale di ogni individuo è ulteriormente differenziato in relazione ai tratti personali. Infatti, la scelta individuale di continuare il proprio percorso di studi è inevitabilmente collegata al profilo sociodemografico, al tipo di scuola superiore di secondo grado frequentato e il rendimento scolastico. A tal fine, il presente lavoro contribuisce alla letteratura esistente sulle disuguaglianze d’istruzione inquadrando lo scenario italiano e focalizzandosi sui fattori principali che incoraggiano i diplomati italiani della coorte 2018-19. In particolare, l’analisi delle tematiche appena menzionate è condotta in maniera innovativa, dal momento che i dati sotto analisi provengono da tre distinte fonti amministrative nazionali (Anagrafe Nazionale Studenti Scuole ANS-S, Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione INVALSI e Anagrafe Nazionale Studenti ANS-U) poi unite in un unico database. Il linkage risultante è composto da più di 450 mila unità, che rappresentano l’intera popolazione di studenti che fronteggiano la scelta di proseguire gli studi o fermarsi. Per questo, il contributo principale del lavoro risiede nella possibilità di superare i limiti statistici dell’analisi campionaria ai quali erano relegati gli studi precedenti. Al netto di ciò, il lavoro di tesi indaga la transizione scuola superiore-università per mezzo di modelli esplicativi di tipo regressione logistica in modo da fare luce sui fattori che contribuiscono positivamente e negativamente sulla probabilità di proseguire gli studi superiori. A tal fine, particolare attenzione è posta sul separare l’effetto della provenienza geografica, del tipo di scuola superiore frequentata e della performance ottenuta in test standardizzati di Italiano, Matematica e inglese amministrati a livello nazionale, oltre che del profilo socioeconomico degli studenti. In seguito, diversi algoritmi di classificazione che mirano a predire l’immatricolazione all’università degli studenti sono confrontati in termini di accuratezza predittiva e l’analisi di importanza delle variabili è eseguita per individuare quali sono i predittori più rilevanti. Una sottosezione aggiuntiva è poi dedicata all’analisi dell’immatricolazione a corsi STEM in Italia e alle relative determinanti principali. Alla luce di questo, esaminare le scelte fatte dagli studenti alla fine del loro percorso di studi superiori offre senza dubbio la possibilità di approfondire le problematiche latenti nel sistema scolastico italiano e di conseguenza ricavarne chiarimenti utili alla formulazione di politiche e attività di supporto per aiutare a ridurre le disuguaglianze.
The transition from high school to university in Italy. Analysis of ANS and INVALSI administrative databases
BONGIORNO, LUCA
2021/2022
Abstract
Il mercato del lavoro è sempre più competitivo e le competenze richieste per accedervi, affiancate da un adeguato percorso di studi, stanno sperimentando una continua inflazione all’interno delle economie moderne. Eppure, nonostante l’istruzione terziaria sia aumentata in molti paesi nel corso degli ultimi decenni, un grande segmento di diplomati decide di non intraprenderla, contribuendo di conseguenza al persistere delle disuguaglianze di opportunità educative. In Italia un diplomato su due esegue la transizione da scuola superiore a università. Nonostante in leggero incremento nel corso degli anni, questo tasso di passaggio rimane comunque uno dei più bassi tra i paesi OCSE. A tal proposito, recenti ricerche e modelli consolidati sulla transizione scolastica confermano che il processo decisionale di ogni individuo è ulteriormente differenziato in relazione ai tratti personali. Infatti, la scelta individuale di continuare il proprio percorso di studi è inevitabilmente collegata al profilo sociodemografico, al tipo di scuola superiore di secondo grado frequentato e il rendimento scolastico. A tal fine, il presente lavoro contribuisce alla letteratura esistente sulle disuguaglianze d’istruzione inquadrando lo scenario italiano e focalizzandosi sui fattori principali che incoraggiano i diplomati italiani della coorte 2018-19. In particolare, l’analisi delle tematiche appena menzionate è condotta in maniera innovativa, dal momento che i dati sotto analisi provengono da tre distinte fonti amministrative nazionali (Anagrafe Nazionale Studenti Scuole ANS-S, Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione INVALSI e Anagrafe Nazionale Studenti ANS-U) poi unite in un unico database. Il linkage risultante è composto da più di 450 mila unità, che rappresentano l’intera popolazione di studenti che fronteggiano la scelta di proseguire gli studi o fermarsi. Per questo, il contributo principale del lavoro risiede nella possibilità di superare i limiti statistici dell’analisi campionaria ai quali erano relegati gli studi precedenti. Al netto di ciò, il lavoro di tesi indaga la transizione scuola superiore-università per mezzo di modelli esplicativi di tipo regressione logistica in modo da fare luce sui fattori che contribuiscono positivamente e negativamente sulla probabilità di proseguire gli studi superiori. A tal fine, particolare attenzione è posta sul separare l’effetto della provenienza geografica, del tipo di scuola superiore frequentata e della performance ottenuta in test standardizzati di Italiano, Matematica e inglese amministrati a livello nazionale, oltre che del profilo socioeconomico degli studenti. In seguito, diversi algoritmi di classificazione che mirano a predire l’immatricolazione all’università degli studenti sono confrontati in termini di accuratezza predittiva e l’analisi di importanza delle variabili è eseguita per individuare quali sono i predittori più rilevanti. Una sottosezione aggiuntiva è poi dedicata all’analisi dell’immatricolazione a corsi STEM in Italia e alle relative determinanti principali. Alla luce di questo, esaminare le scelte fatte dagli studenti alla fine del loro percorso di studi superiori offre senza dubbio la possibilità di approfondire le problematiche latenti nel sistema scolastico italiano e di conseguenza ricavarne chiarimenti utili alla formulazione di politiche e attività di supporto per aiutare a ridurre le disuguaglianze.File | Dimensione | Formato | |
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