In this thesis I will discuss two leading cases in the area of workplace discrimination. In the first chapter I will present in a general way the protection of fundamental rights at world and European level, although the elaborate does not deal with human rights I find that it is necessary to start from there to understand the evolution and, therefore, the importance of social rights in the European context. Through the post World War II the need to establish the UN and through a brief analysis on the evolution of the Community before and of the Union today we realize that from the moment in which economic integration began to advance, also the need to a social integration was necessary. I would like to underline that the European integration process is still in progress, but, for the purposes of this elaborate, I have decided to conclude the analysis of the historical excursus with the Lisbon Treaty since the legislation and the guiding cases to which I refer in the thesis are prior to that date. Discrimination in the workplace falls within the scope of the protection of so-called social rights. They are those rights aimed at eliminating the inequalities existing within society, guaranteeing subjects active positions of demand towards the public authorities. Social rights are therefore relative rights, that is, they do not possess a universality character. They are aimed at the person concrete and situated in a specific context in respect of whom the State intervenes to eliminate the inequality with respect to the situation of other persons or groups of persons. The second chapter, on the other hand, is dedicated to the presentation and analysis of the cases with a particular focus on the legal questions that these cases pose - in paragraphs 2.1 and 2.2 - the Dekker case - C-177/88 and - in paragraphs 2.3 and 2.4 - the Achbita case - C-157/15. Finally, in the third chapter, I deepen the moral questions that emerge from the analysis of the aforementioned cases. In paragraph 3.1 I report the thoughts of various authors with the aim of giving a broader vision to the discourse. Since the thesis on the subject of discrimination in the workplace, I believe it is useful, on the one hand, to report a purely utilitarian thought and therefore linked to the economic vision, on the other hand to report part of Kantian thought and therefore totally linked to the concept of justice itself. and for itself and, finally, the thought of John Rawls, a contemporary author, who contemplates the different needs of a pluralist society. In the following paragraphs I analyze the issues relating to motherhood and the gender gap that afflicts our society and the concept of secularism which sometimes leads to laicism.
In questa tesi discuterò due casi principali nell'area della discriminazione sul posto di lavoro. Nel primo capitolo presenterò in modo generale la tutela dei diritti fondamentali a livello mondiale ed europeo, sebbene l'elaborato non tratti di diritti umani trovo che sia necessario partire da lì per comprenderne l'evoluzione e, quindi, il importanza dei diritti sociali nel contesto europeo. Attraverso il secondo dopoguerra la necessità di istituire l'ONU e attraverso una breve analisi sull'evoluzione della Comunità prima e dell'Unione oggi ci rendiamo conto che dal momento in cui l'integrazione economica ha cominciato ad avanzare, anche la necessità di un'integrazione sociale era necessario. Vorrei sottolineare che il processo di integrazione europea è ancora in corso, ma, ai fini di questo elaborato, ho deciso di concludere l'analisi dell'excursus storico con il Trattato di Lisbona poiché la normativa e i casi guida a cui mi riferisco nella tesi sono anteriori a tale data. La discriminazione sul lavoro rientra nell'ambito della tutela dei cosiddetti diritti sociali. Sono quei diritti volti ad eliminare le disuguaglianze esistenti all'interno della società, garantendo ai soggetti posizioni attive di domanda nei confronti delle autorità pubbliche. I diritti sociali sono quindi diritti relativi, cioè non possiedono un carattere di universalità. Sono diretti alla persona concreta e situata in un contesto specifico nei confronti della quale lo Stato interviene per eliminare la disuguaglianza rispetto alla situazione di altre persone o gruppi di persone. Il secondo capitolo, invece, è dedicato alla presentazione e all'analisi dei casi con un focus particolare sulle questioni giuridiche che tali cause pongono - nei paragrafi 2.1 e 2.2 - la causa Dekker - C-177/88 e - in punti 2.3 e 2.4 - causa Achbita - C-157/15. Infine, nel terzo capitolo, approfondisco le questioni morali che emergono dall'analisi dei suddetti casi. Nel paragrafo 3.1 riporto le riflessioni di vari autori con l'obiettivo di dare una visione più ampia al discorso. Essendo la tesi in tema di discriminazione sul lavoro, ritengo utile, da un lato, riportare un pensiero puramente utilitaristico e quindi legato alla visione economica, dall'altro riportare parte del pensiero kantiano e quindi totalmente legato al concetto stesso di giustizia. e per sé e, infine, il pensiero di John Rawls, autore contemporaneo, che contempla le diverse esigenze di una società pluralista. Nei paragrafi seguenti analizzo le tematiche relative alla maternità e al gender gap che affligge la nostra società e il concetto di laicità che a volte sfocia nella laicismo.
La discriminazione nei luoghi di lavoro attraverso la lente della Corte di Giustizia dell' Unione Europea: un bilanciamento dei diritti e le questioni morali in gioco
TAVERNA, ALICE
2020/2021
Abstract
In questa tesi discuterò due casi principali nell'area della discriminazione sul posto di lavoro. Nel primo capitolo presenterò in modo generale la tutela dei diritti fondamentali a livello mondiale ed europeo, sebbene l'elaborato non tratti di diritti umani trovo che sia necessario partire da lì per comprenderne l'evoluzione e, quindi, il importanza dei diritti sociali nel contesto europeo. Attraverso il secondo dopoguerra la necessità di istituire l'ONU e attraverso una breve analisi sull'evoluzione della Comunità prima e dell'Unione oggi ci rendiamo conto che dal momento in cui l'integrazione economica ha cominciato ad avanzare, anche la necessità di un'integrazione sociale era necessario. Vorrei sottolineare che il processo di integrazione europea è ancora in corso, ma, ai fini di questo elaborato, ho deciso di concludere l'analisi dell'excursus storico con il Trattato di Lisbona poiché la normativa e i casi guida a cui mi riferisco nella tesi sono anteriori a tale data. La discriminazione sul lavoro rientra nell'ambito della tutela dei cosiddetti diritti sociali. Sono quei diritti volti ad eliminare le disuguaglianze esistenti all'interno della società, garantendo ai soggetti posizioni attive di domanda nei confronti delle autorità pubbliche. I diritti sociali sono quindi diritti relativi, cioè non possiedono un carattere di universalità. Sono diretti alla persona concreta e situata in un contesto specifico nei confronti della quale lo Stato interviene per eliminare la disuguaglianza rispetto alla situazione di altre persone o gruppi di persone. Il secondo capitolo, invece, è dedicato alla presentazione e all'analisi dei casi con un focus particolare sulle questioni giuridiche che tali cause pongono - nei paragrafi 2.1 e 2.2 - la causa Dekker - C-177/88 e - in punti 2.3 e 2.4 - causa Achbita - C-157/15. Infine, nel terzo capitolo, approfondisco le questioni morali che emergono dall'analisi dei suddetti casi. Nel paragrafo 3.1 riporto le riflessioni di vari autori con l'obiettivo di dare una visione più ampia al discorso. Essendo la tesi in tema di discriminazione sul lavoro, ritengo utile, da un lato, riportare un pensiero puramente utilitaristico e quindi legato alla visione economica, dall'altro riportare parte del pensiero kantiano e quindi totalmente legato al concetto stesso di giustizia. e per sé e, infine, il pensiero di John Rawls, autore contemporaneo, che contempla le diverse esigenze di una società pluralista. Nei paragrafi seguenti analizzo le tematiche relative alla maternità e al gender gap che affligge la nostra società e il concetto di laicità che a volte sfocia nella laicismo. File | Dimensione | Formato | |
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