La controversia sui vaccini è il dibattito sull'uso sociale della scienza più antico, il quale si riaccende periodicamente in concomitanza di eventi di forte pressione sull'opinione pubblica. Polemiche che sono riemerse in prima pagina a seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19 e alla relativa messa in commercio di vaccini sperimentati in tempi record. La loro predisposizione ha generato un clima di incertezze nei cittadini come da parte delle autorità nazionali ed internazionali. Ad alimentare questo contesto rientra la modalità con cui è stata descritta e identificata la pandemia attuale, che ha visto il generarsi di un problema non solo terminologico ma operativo tra l’utilizzo del termine emergenza rispetto a quello di crisi. Una componente che verrà analizzata nel primo capitolo dell'elaborato al fine di ricollocare correttamente i due concetti e delinearne il loro uso nella corrispettiva narrazione odierna europea. Nel secondo capitolo si analizzerà come la differente impostazione della comunicazione possa agire in termini di bias cognitivi e motivazioni adottate dalle persone, e di come la semplificazione mediatica delle espressioni in pro e no-vax non abbia agevolato la comprensione del fenomeno dell’esitazione vaccinale. Se è corretto che i vaccini devono essere acquistati e somministrati in maniera efficace ed efficiente, ciò comporta che non solo devono essere accessibili a tutti, ma anche che la popolazione deve essere propensa a farne uso. Gli esiti della campagna vaccinale ed il relativo piano di comunicazione del rischio sono stati analizzati contrapponendo in confronto l'Italia ed il Portogallo. Due realtà che seppur hanno raggiunto entrambi alti livelli di copertura vaccinale nazionale, superando la soglia necessaria per raggiungere un’immunità di gregge, hanno visto crearsi sul proprio territorio differenti reazioni del fenomeno dell'esitazione vaccinale sia per entità che per radicalizzazione. Ricostruendo i sistemi sanitari nazionali, la memoria collettiva della popolazione e le misure di prevenzione adottate si delineeranno gli aspetti chiave che hanno contribuito al prodursi di un diverso livello di adesione vaccinale. Quale e come sarà l'impatto futuro di questa emergenza rispetto al fenomeno dell’esitazione vaccinale è difficile da dire al momento attuale. Tuttavia, permette di evidenziare come affinché possa concretizzarsi un’adesione di massa alle campagne vaccinali deve realizzarsi una scelta consapevole e informata della vaccinazione, che sia sempre contestualizzata da informazioni affidabili.

L'esitazione vaccinale ai tempi del Covid-19: Lo scenario portoghese ed italiano a confronto

PARISI, IRENE
2021/2022

Abstract

La controversia sui vaccini è il dibattito sull'uso sociale della scienza più antico, il quale si riaccende periodicamente in concomitanza di eventi di forte pressione sull'opinione pubblica. Polemiche che sono riemerse in prima pagina a seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19 e alla relativa messa in commercio di vaccini sperimentati in tempi record. La loro predisposizione ha generato un clima di incertezze nei cittadini come da parte delle autorità nazionali ed internazionali. Ad alimentare questo contesto rientra la modalità con cui è stata descritta e identificata la pandemia attuale, che ha visto il generarsi di un problema non solo terminologico ma operativo tra l’utilizzo del termine emergenza rispetto a quello di crisi. Una componente che verrà analizzata nel primo capitolo dell'elaborato al fine di ricollocare correttamente i due concetti e delinearne il loro uso nella corrispettiva narrazione odierna europea. Nel secondo capitolo si analizzerà come la differente impostazione della comunicazione possa agire in termini di bias cognitivi e motivazioni adottate dalle persone, e di come la semplificazione mediatica delle espressioni in pro e no-vax non abbia agevolato la comprensione del fenomeno dell’esitazione vaccinale. Se è corretto che i vaccini devono essere acquistati e somministrati in maniera efficace ed efficiente, ciò comporta che non solo devono essere accessibili a tutti, ma anche che la popolazione deve essere propensa a farne uso. Gli esiti della campagna vaccinale ed il relativo piano di comunicazione del rischio sono stati analizzati contrapponendo in confronto l'Italia ed il Portogallo. Due realtà che seppur hanno raggiunto entrambi alti livelli di copertura vaccinale nazionale, superando la soglia necessaria per raggiungere un’immunità di gregge, hanno visto crearsi sul proprio territorio differenti reazioni del fenomeno dell'esitazione vaccinale sia per entità che per radicalizzazione. Ricostruendo i sistemi sanitari nazionali, la memoria collettiva della popolazione e le misure di prevenzione adottate si delineeranno gli aspetti chiave che hanno contribuito al prodursi di un diverso livello di adesione vaccinale. Quale e come sarà l'impatto futuro di questa emergenza rispetto al fenomeno dell’esitazione vaccinale è difficile da dire al momento attuale. Tuttavia, permette di evidenziare come affinché possa concretizzarsi un’adesione di massa alle campagne vaccinali deve realizzarsi una scelta consapevole e informata della vaccinazione, che sia sempre contestualizzata da informazioni affidabili.
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