Lo studio delle culture e delle letterature d'area francese e francofona del XX secolo, e delle ex colonie francesi, in modo particolare nei paesi del Maghreb; in Algeria, in Marocco e in Tunisia hanno fatto nascere in me la curiosità di approfondire la conoscenza delle opere di uno degli autori trattati durante il corso di Culture e letterature d’area francese e francofona, Tahar Ben Jelloun. Fra le principali opere scritte da Tahar Ben Jelloun troviamo L’Enfant de sable (1985) e La Nuit sacrée (1987), quest'ultimo romanzo fa di lui lo scrittore marocchino francofono più conosciuto in Francia, grazie al prestigioso riconoscimento conferitogli con il Premio Goncourt. La sua produzione letteraria unisce la tradizione araba ai canoni della narrativa francese moderna e postmoderna. La tesi analizza i profili femminili di alcune sue opere romanzesche e ne sottolinea le diversità e le similitudini. I testi scelti sono : Harrouda (1973), L'Enfant de sable (1985), La Nuit sacrée (1987), Les Yeux baissés (1991) e La Nuit de l'erreur (1996). Tahar Ben Jelloun, attraverso i suoi romanzi, racconta la situazione della donna all'interno di una società che fa parte di un sistema maschilista e patriarcale difficile da scardinare. Attraverso un’attenta valutazione della situazione sociale che delimita l'identità della donna nel Maghreb, in particolare in Marocco, così come le relazioni intrattenute tra le figure femminili e le figure autoritarie maschili con le quali convivono e non, abbiamo potuto constatare l'esistenza di forti disuguaglianze per quanto riguarda la classe sociale, il luogo di nascita, il luogo di residenza e il livello di istruzione. La situazione femminile rappresentata in questi romanzi, porta ad una condizione di inferiorità psicologica e morale la donna, sottoposta ad una sopraffazione quasi tirannica affettiva e sessuale. Tahar Ben Jelloun, in questi romanzi denuncia ingiustizie e vessazioni, attraverso i racconti dei suoi stessi personaggi, dando voce a chi è negata. Non è d’accordo con un Islam che mette a tacere le donne, condannandole a vivere la propria esistenza ai margini di una società patriarcale e maschilista, opprimente e repressiva obbligandole sempre ad avere «les yeux baissés». Egli denuncia la disparità tra uomo e donna e la rigidità della legge islamica, la «charia», il corpus della tradizione islamica basato sulle norme contenute all'interno del Corano e sulla tradizione del profeta Maometto. Allo stesso tempo, l'autore fa intendere il suo favore nell’intraprendere un percorso di emancipazione da parte delle donne, affinché si sottraggono ad una tale condizione di sottomissione che non permette loro di vivere liberamente. Tahar Ben Jelloun dichiara nei suoi racconti come, solo rifiutando la condizione di oppressione imposta dalla società maghrebina e l'ipocrisia religiosa tramutata in fanatismo, le figure femminili di questa nuova società possano aspirare ad ottenere la libertà. L'intento di Tahar Ben Jelloun è quello di risvegliare la coscienza del lettore, sia del suo paese d'origine che di quello della Francia, avanzando una denuncia di quelli che sono gli aspetti tradizionali non conformi alla società contemporanea, senza però eliminarne gli atteggiamenti positivi di una tradizione necessaria per riconoscere le radici di un popolo.

Ahmed/Zahra et ses «sœurs»: I personaggi femminili nell’opera narrativa di Tahar Ben Jelloun

PIONZO, ARIANNA
2020/2021

Abstract

Lo studio delle culture e delle letterature d'area francese e francofona del XX secolo, e delle ex colonie francesi, in modo particolare nei paesi del Maghreb; in Algeria, in Marocco e in Tunisia hanno fatto nascere in me la curiosità di approfondire la conoscenza delle opere di uno degli autori trattati durante il corso di Culture e letterature d’area francese e francofona, Tahar Ben Jelloun. Fra le principali opere scritte da Tahar Ben Jelloun troviamo L’Enfant de sable (1985) e La Nuit sacrée (1987), quest'ultimo romanzo fa di lui lo scrittore marocchino francofono più conosciuto in Francia, grazie al prestigioso riconoscimento conferitogli con il Premio Goncourt. La sua produzione letteraria unisce la tradizione araba ai canoni della narrativa francese moderna e postmoderna. La tesi analizza i profili femminili di alcune sue opere romanzesche e ne sottolinea le diversità e le similitudini. I testi scelti sono : Harrouda (1973), L'Enfant de sable (1985), La Nuit sacrée (1987), Les Yeux baissés (1991) e La Nuit de l'erreur (1996). Tahar Ben Jelloun, attraverso i suoi romanzi, racconta la situazione della donna all'interno di una società che fa parte di un sistema maschilista e patriarcale difficile da scardinare. Attraverso un’attenta valutazione della situazione sociale che delimita l'identità della donna nel Maghreb, in particolare in Marocco, così come le relazioni intrattenute tra le figure femminili e le figure autoritarie maschili con le quali convivono e non, abbiamo potuto constatare l'esistenza di forti disuguaglianze per quanto riguarda la classe sociale, il luogo di nascita, il luogo di residenza e il livello di istruzione. La situazione femminile rappresentata in questi romanzi, porta ad una condizione di inferiorità psicologica e morale la donna, sottoposta ad una sopraffazione quasi tirannica affettiva e sessuale. Tahar Ben Jelloun, in questi romanzi denuncia ingiustizie e vessazioni, attraverso i racconti dei suoi stessi personaggi, dando voce a chi è negata. Non è d’accordo con un Islam che mette a tacere le donne, condannandole a vivere la propria esistenza ai margini di una società patriarcale e maschilista, opprimente e repressiva obbligandole sempre ad avere «les yeux baissés». Egli denuncia la disparità tra uomo e donna e la rigidità della legge islamica, la «charia», il corpus della tradizione islamica basato sulle norme contenute all'interno del Corano e sulla tradizione del profeta Maometto. Allo stesso tempo, l'autore fa intendere il suo favore nell’intraprendere un percorso di emancipazione da parte delle donne, affinché si sottraggono ad una tale condizione di sottomissione che non permette loro di vivere liberamente. Tahar Ben Jelloun dichiara nei suoi racconti come, solo rifiutando la condizione di oppressione imposta dalla società maghrebina e l'ipocrisia religiosa tramutata in fanatismo, le figure femminili di questa nuova società possano aspirare ad ottenere la libertà. L'intento di Tahar Ben Jelloun è quello di risvegliare la coscienza del lettore, sia del suo paese d'origine che di quello della Francia, avanzando una denuncia di quelli che sono gli aspetti tradizionali non conformi alla società contemporanea, senza però eliminarne gli atteggiamenti positivi di una tradizione necessaria per riconoscere le radici di un popolo.
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