L’innesto è una tecnica di propagazione molto usata ed efficace per la moltiplicazione del castagno (Castanea spp.). Tuttavia, l’incompatibilità d’innesto rappresenta ancora un limite alla coltivazione e, ad oggi, permangono molti dubbi relativamente alle cause scatenanti. I centri di ricerca che si occupano di studiare le dinamiche responsabili del mancato attecchimento o della incompatibilità tardiva tendono a concentrarsi sempre più sui processi citologici e biochimici che portano alla corretta formazione dell’innesto. Questi processi determinano il successo di un innesto e confermano dunque la compatibilità tra i bionti che lo costituiscono. Negli ultimi anni, la ricerca ha orientato i suoi studi verso i composti fenolici per il ruolo di potenziali marcatori di compatibilità d’innesto. Nonostante questa loro funzione sia riconosciuta per specie frutticole di primo piano, la stessa cosa non si può dire per il castagno (Castanea spp.), su cui sono presenti pochi e datati lavori. Con il presente lavoro, si è inteso studiare la qualità e la quantità dei composti fenolici in varie combinazioni d’innesto (marza-portinnesto) di Castanea spp. prese in esame, al fine di prevederne in modo precoce la compatibilità. La ricerca è stata avviata ad aprile 2021 eseguendo in campo i primi innesti; successivamente si è proceduto con il campionamento del materiale innestato, in due distinti momenti dell’anno, in modo da poter osservare la dinamica nel tempo e la risposta dei composti fenolici nello stadio di formazione del callo (callusing - CAL) e nello stadio di fine ciclo vegetativo (FCV). Le analisi biochimiche di laboratorio si sono concentrate sui tessuti interni ed esterni nelle tre sezioni formanti l’innesto: sopra l’innesto, al punto di innesto e sotto l’innesto. L’unione dell’innesto è, tra le sezioni analizzate, quella che ha consentito di discriminare meglio le differenze in termini di espressione dei composti fenolici. Pertanto, i risultati si sono concentrati sui composti fenolici estratti proprio da questa sezione. Sono stati esaminati 15 composti fenolici, appartenenti a 5 classi bioattive, con due distinti metodi cromatografici. Dai risultati emersi dalle analisi condotte, la quantità di acido gallico, già noto per la sua funzione di marcatore di incompatibilità in Vitis spp., si è mostrata doppiamente superiore nella combinazione incompatibile (20,11 ± 1,47 mg/100 gFW) rispetto a una combinazione compatibile (8,94 ± 1,08 mg/100 gFW), registrando una diminuzione di concentrazione passando da CAL a FCV. Medesima tendenza si è riscontrata per la catechina, con valori statisticamente più elevati negli innesti incompatibili se confrontati con una combinazione compatibile. Acidi cinnamici e flavonoli, sono quelli meno indicati alla funzione di marcatori di compatibilità d’innesto. L’acido ellagico e l’epicatechina, non si sono espressi in maniera diversa tra le combinazioni compatibili e incompatibili; dunque, richiedono ricerche più approfondite al fine di comprendere la loro influenza sul processo, soprattutto considerando che rappresentano dei validi marcatori d’incompatibilità per altre specie frutticole. Anche castalagina e vescalagina rilevati in alte concentrazioni sia per le combinazioni compatibili che per quelle incompatibili, necessitano di maggiori studi. I risultati emersi dal presente lavoro si sono rivelati interessanti, a sostegno dell'ipotesi che alcune molecole siano più adeguate di altre nel prevedere fenomeni di incompatibilità d’innesto. Tra tutti i composti fenolici analizzati, l’acido gallico e la catechina hanno dimostrato di poter essere dei potenziali marcatori di compatibilità.

Composti polifenolici come potenziali marker di compatibilità d’innesto su Castanea spp.

DI PERNA, FABIO
2020/2021

Abstract

L’innesto è una tecnica di propagazione molto usata ed efficace per la moltiplicazione del castagno (Castanea spp.). Tuttavia, l’incompatibilità d’innesto rappresenta ancora un limite alla coltivazione e, ad oggi, permangono molti dubbi relativamente alle cause scatenanti. I centri di ricerca che si occupano di studiare le dinamiche responsabili del mancato attecchimento o della incompatibilità tardiva tendono a concentrarsi sempre più sui processi citologici e biochimici che portano alla corretta formazione dell’innesto. Questi processi determinano il successo di un innesto e confermano dunque la compatibilità tra i bionti che lo costituiscono. Negli ultimi anni, la ricerca ha orientato i suoi studi verso i composti fenolici per il ruolo di potenziali marcatori di compatibilità d’innesto. Nonostante questa loro funzione sia riconosciuta per specie frutticole di primo piano, la stessa cosa non si può dire per il castagno (Castanea spp.), su cui sono presenti pochi e datati lavori. Con il presente lavoro, si è inteso studiare la qualità e la quantità dei composti fenolici in varie combinazioni d’innesto (marza-portinnesto) di Castanea spp. prese in esame, al fine di prevederne in modo precoce la compatibilità. La ricerca è stata avviata ad aprile 2021 eseguendo in campo i primi innesti; successivamente si è proceduto con il campionamento del materiale innestato, in due distinti momenti dell’anno, in modo da poter osservare la dinamica nel tempo e la risposta dei composti fenolici nello stadio di formazione del callo (callusing - CAL) e nello stadio di fine ciclo vegetativo (FCV). Le analisi biochimiche di laboratorio si sono concentrate sui tessuti interni ed esterni nelle tre sezioni formanti l’innesto: sopra l’innesto, al punto di innesto e sotto l’innesto. L’unione dell’innesto è, tra le sezioni analizzate, quella che ha consentito di discriminare meglio le differenze in termini di espressione dei composti fenolici. Pertanto, i risultati si sono concentrati sui composti fenolici estratti proprio da questa sezione. Sono stati esaminati 15 composti fenolici, appartenenti a 5 classi bioattive, con due distinti metodi cromatografici. Dai risultati emersi dalle analisi condotte, la quantità di acido gallico, già noto per la sua funzione di marcatore di incompatibilità in Vitis spp., si è mostrata doppiamente superiore nella combinazione incompatibile (20,11 ± 1,47 mg/100 gFW) rispetto a una combinazione compatibile (8,94 ± 1,08 mg/100 gFW), registrando una diminuzione di concentrazione passando da CAL a FCV. Medesima tendenza si è riscontrata per la catechina, con valori statisticamente più elevati negli innesti incompatibili se confrontati con una combinazione compatibile. Acidi cinnamici e flavonoli, sono quelli meno indicati alla funzione di marcatori di compatibilità d’innesto. L’acido ellagico e l’epicatechina, non si sono espressi in maniera diversa tra le combinazioni compatibili e incompatibili; dunque, richiedono ricerche più approfondite al fine di comprendere la loro influenza sul processo, soprattutto considerando che rappresentano dei validi marcatori d’incompatibilità per altre specie frutticole. Anche castalagina e vescalagina rilevati in alte concentrazioni sia per le combinazioni compatibili che per quelle incompatibili, necessitano di maggiori studi. I risultati emersi dal presente lavoro si sono rivelati interessanti, a sostegno dell'ipotesi che alcune molecole siano più adeguate di altre nel prevedere fenomeni di incompatibilità d’innesto. Tra tutti i composti fenolici analizzati, l’acido gallico e la catechina hanno dimostrato di poter essere dei potenziali marcatori di compatibilità.
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