Riassunto: I gas anestetici vengono utilizzati in ambito sanitario fin dal 1800. Nel trascorso degli anni sono stati condotti numerosi studi sugli effetti di tossicità di tali sostanze sui pazienti. Questi studi portarono alla ricerca di composti ad azione anestetizzante sempre più maneggevoli e meno tossici per il paziente. Uno di questi è il desflurane. Un'attenzione relativamente minore è stata invece dedicata al problema dei possibili effetti sulla salute umana, derivanti dall'esposizione professionale ad anestetici. È stato stimato che circa il 10% degli addetti alla Sanità risulta essere esposto a gas anestetici utilizzati in sala operatoria. Le figure professionali principalmente esposte sono: i medici anestesisti, i chirurghi ed il personale tecnico ed infermieristico di sala. A tal proposito, il Ministero della Sanità ha evidenziato l'importanza del monitoraggio ambientale nella circolare n.5 del 14.03.89. Per avere un quadro completo della vera esposizione del personale di sala è comunque opportuno eseguire, insieme al monitoraggio ambientale, anche campagne di monitoraggio biologico. Per attuare queste misure è indispensabile l'utilizzo di metodiche analitiche idonee. Nell'ambito di questo studio di tesi, sono state messe a punto due metodiche analitiche per la valutazione dell'esposizione al desflurane, sia su campioni ambientali sia su campioni biologici. La tecnica analitica utilizzata è stata la gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa (GC-MS) che ha consentito di ottenere risultati soddisfacenti per quanto riguarda la sensibilità e la selettività. Le metodiche analitiche messe a punto sono state parzialmente validate. In particolar modo sono state valutate la linearità e la precisione (come ripetibilità stretta ed intermedia). Il limite di rilevabilità biologico è risultato pari a 0.0002 ug/ml e il limite di rilevabilità ambiente 0.8 ug/ml mentre per il limite di quantificazione biologico ed ambientale sono risultati 0.0007 ug/ml e 2 ug/ml rispettivamente. Il coefficiente di variabilità (CV%) è risultato 14.4 e 9.8 per la metodica biologica e ambientale rispettivamente. Inoltre, per quanto riguarda il metodo ambientale, questo presenta il grande vantaggio di poter essere utilizzato per valutare contemporaneamente diversi gas anestetici con una elevata sensibilità. Le metodiche così messe a punto sono state applicate su 24 campioni reali tra biologici e ambientali, prelevati in tre sale operatorie di una struttura ospedaliera della Regione Piemonte. Questo ha permesso di acquisire conoscenze anche riguardo alle modalità operative da seguire durante il monitoraggio ambientale: strumenti da utilizzare, sistemi di taratura, modalità di acquisto e trattazione dei dati, ecc. Dato l'esiguo numero di campioni reali a disposizione non è stato possibile fare una correlazione tra esposizione ambientale e biologica al desflurane. Ma lo sviluppo di queste metodiche si rende sicuramente un utile strumento per lavori futuri.

MESSA A PUNTO DI UNA METODICA ANALITICA PER LA VALUTAZIONE DELL'ESPOSIZIONE AL DESFLURANE NEGLI ADDETTI DI SALA OPERATORIA

HERRERA CAMACHO, JIMENA DEL CISNE
2012/2013

Abstract

Riassunto: I gas anestetici vengono utilizzati in ambito sanitario fin dal 1800. Nel trascorso degli anni sono stati condotti numerosi studi sugli effetti di tossicità di tali sostanze sui pazienti. Questi studi portarono alla ricerca di composti ad azione anestetizzante sempre più maneggevoli e meno tossici per il paziente. Uno di questi è il desflurane. Un'attenzione relativamente minore è stata invece dedicata al problema dei possibili effetti sulla salute umana, derivanti dall'esposizione professionale ad anestetici. È stato stimato che circa il 10% degli addetti alla Sanità risulta essere esposto a gas anestetici utilizzati in sala operatoria. Le figure professionali principalmente esposte sono: i medici anestesisti, i chirurghi ed il personale tecnico ed infermieristico di sala. A tal proposito, il Ministero della Sanità ha evidenziato l'importanza del monitoraggio ambientale nella circolare n.5 del 14.03.89. Per avere un quadro completo della vera esposizione del personale di sala è comunque opportuno eseguire, insieme al monitoraggio ambientale, anche campagne di monitoraggio biologico. Per attuare queste misure è indispensabile l'utilizzo di metodiche analitiche idonee. Nell'ambito di questo studio di tesi, sono state messe a punto due metodiche analitiche per la valutazione dell'esposizione al desflurane, sia su campioni ambientali sia su campioni biologici. La tecnica analitica utilizzata è stata la gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa (GC-MS) che ha consentito di ottenere risultati soddisfacenti per quanto riguarda la sensibilità e la selettività. Le metodiche analitiche messe a punto sono state parzialmente validate. In particolar modo sono state valutate la linearità e la precisione (come ripetibilità stretta ed intermedia). Il limite di rilevabilità biologico è risultato pari a 0.0002 ug/ml e il limite di rilevabilità ambiente 0.8 ug/ml mentre per il limite di quantificazione biologico ed ambientale sono risultati 0.0007 ug/ml e 2 ug/ml rispettivamente. Il coefficiente di variabilità (CV%) è risultato 14.4 e 9.8 per la metodica biologica e ambientale rispettivamente. Inoltre, per quanto riguarda il metodo ambientale, questo presenta il grande vantaggio di poter essere utilizzato per valutare contemporaneamente diversi gas anestetici con una elevata sensibilità. Le metodiche così messe a punto sono state applicate su 24 campioni reali tra biologici e ambientali, prelevati in tre sale operatorie di una struttura ospedaliera della Regione Piemonte. Questo ha permesso di acquisire conoscenze anche riguardo alle modalità operative da seguire durante il monitoraggio ambientale: strumenti da utilizzare, sistemi di taratura, modalità di acquisto e trattazione dei dati, ecc. Dato l'esiguo numero di campioni reali a disposizione non è stato possibile fare una correlazione tra esposizione ambientale e biologica al desflurane. Ma lo sviluppo di queste metodiche si rende sicuramente un utile strumento per lavori futuri.
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