La tesi si occupa della nuova normativa sulla solvibilità delle imprese assicurative e riassicurative Solvency II e, in particolare, sui costi che l'adattamento al nuovo regime richiederà alle imprese e sull'impatto che la valutazione del nuovo requisito di solvibilità, il Solvency Capital Requirement, avrà sui bilanci delle suddette imprese. Dopo una introduzione iniziale riguardante in generale i contorni della nuova Direttiva, il confronto con l'attuale regime Solvency I e l'identificazione dei tre pilastri fondamentali della normativa Solvency II, la trattazione prosegue con l'individuazione delle principali voci di bilancio che subiranno delle variazioni una volta che il nuovo regime entrerà in vigore. In seguito viene presentata la situazione delle imprese italiane relativamente all'adattamento alle nuove regole sulla solvibilità, aggiornata all'ultimo test effettuato dall'EIOPA, ossia il QIS5. Quindi vengono individuati i costi che le diverse tipologie di compagnie assicurative e riassicurative dovranno sostenere per adeguarsi alla Direttiva Solvency II, nonchè i vantaggi di cui possono beneficiare. Infine viene definito il Solvency Capital Requirement, presentando i due metodi di calcolo a disposizione delle assicurazioni e riassicurazioni per la sua quantificazione. Il primo è rappresentato dalla formula standard, ossia il modello definito a livello europeo dalla stessa EIOPA e presente all'interno della normativa Solvency II. Il secondo metodo è quello della formula interna che le imprese possono implementare per meglio tenere conto delle loro caratteristiche particolari e ridurre le risorse richieste per mantenere un profilo di solvibilità accettabile. Le due formule vengono confrontate in un'ottica di convenienza nella scelta per le imprese. Infine viene studiato più approfonditamente il modello interno, in quanto il più appetibile per tutte le tipologie di compagnie, in un'ottica di lungo periodo. All'interno della trattazione viene fatto il confronto fra i bilanci di quattro diverse compagnie che operano all'interno del mercato assicurativo italiano: Gruppo Unipol-Sai, Gruppo Generali Assicurazioni, Gruppo Vittoria Assicurazioni e Gruppo Reale Mutua Assicurazioni. In questo modo viene effettuato un confronto, anche, fra compagnie con dimensioni e caratteristiche differenti. In particolare lo studio verte sullo stato di adeguamento alla nuova direttiva Solvency II delle quattro diverse compagnie, di come vengono presentate le voci all'interno dei loro bilanci, della funzione di Risk Management da loro implementata, dell'eventuale modello di calcolo del Solvency Capitale Requirement sviluppato internamente alle quattro imprese. Concludendo si individua lo stato di avanzamento nei lavori di adattamento al nuovo regime sulla solvibilità e sugli eventuali provvedimenti da prendere.

Solvency II e il calcolo dell'SCR - Impatto sui bilanci d'esercizio delle compagnie assicurative

LIGORIO, EMANUELE
2013/2014

Abstract

La tesi si occupa della nuova normativa sulla solvibilità delle imprese assicurative e riassicurative Solvency II e, in particolare, sui costi che l'adattamento al nuovo regime richiederà alle imprese e sull'impatto che la valutazione del nuovo requisito di solvibilità, il Solvency Capital Requirement, avrà sui bilanci delle suddette imprese. Dopo una introduzione iniziale riguardante in generale i contorni della nuova Direttiva, il confronto con l'attuale regime Solvency I e l'identificazione dei tre pilastri fondamentali della normativa Solvency II, la trattazione prosegue con l'individuazione delle principali voci di bilancio che subiranno delle variazioni una volta che il nuovo regime entrerà in vigore. In seguito viene presentata la situazione delle imprese italiane relativamente all'adattamento alle nuove regole sulla solvibilità, aggiornata all'ultimo test effettuato dall'EIOPA, ossia il QIS5. Quindi vengono individuati i costi che le diverse tipologie di compagnie assicurative e riassicurative dovranno sostenere per adeguarsi alla Direttiva Solvency II, nonchè i vantaggi di cui possono beneficiare. Infine viene definito il Solvency Capital Requirement, presentando i due metodi di calcolo a disposizione delle assicurazioni e riassicurazioni per la sua quantificazione. Il primo è rappresentato dalla formula standard, ossia il modello definito a livello europeo dalla stessa EIOPA e presente all'interno della normativa Solvency II. Il secondo metodo è quello della formula interna che le imprese possono implementare per meglio tenere conto delle loro caratteristiche particolari e ridurre le risorse richieste per mantenere un profilo di solvibilità accettabile. Le due formule vengono confrontate in un'ottica di convenienza nella scelta per le imprese. Infine viene studiato più approfonditamente il modello interno, in quanto il più appetibile per tutte le tipologie di compagnie, in un'ottica di lungo periodo. All'interno della trattazione viene fatto il confronto fra i bilanci di quattro diverse compagnie che operano all'interno del mercato assicurativo italiano: Gruppo Unipol-Sai, Gruppo Generali Assicurazioni, Gruppo Vittoria Assicurazioni e Gruppo Reale Mutua Assicurazioni. In questo modo viene effettuato un confronto, anche, fra compagnie con dimensioni e caratteristiche differenti. In particolare lo studio verte sullo stato di adeguamento alla nuova direttiva Solvency II delle quattro diverse compagnie, di come vengono presentate le voci all'interno dei loro bilanci, della funzione di Risk Management da loro implementata, dell'eventuale modello di calcolo del Solvency Capitale Requirement sviluppato internamente alle quattro imprese. Concludendo si individua lo stato di avanzamento nei lavori di adattamento al nuovo regime sulla solvibilità e sugli eventuali provvedimenti da prendere.
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