La pandemia da Covid-19 ha avuto conseguenze rilevanti in ogni settore e ha indubbiamente investito anche il sistema mediatico italiano. Per la radio, il lockdown si è da subito tradotto in un drastico calo degli ascolti dovuto alla riduzione della mobilità, ma anche nella necessità di informare in maniera puntuale senza però rinunciare all’intrattenimento leggero. Con lo scopo di indagare l’azione della radiofonia italiana durante questa inedita situazione, per la presente tesi abbiamo analizzato cento ore di ascolti - equamente distribuite fra RTL 102.5, Radio Deejay, Rai Radio 1 e Radio 24 - e abbiamo intervistato Ilaria Sotis, Vice direttrice del Giornale Radio Rai. Nello specifico, il primo capitolo si sofferma sui tempi di fruizione del medium radiofonico e sui tempi di argomento che, soprattutto durante i primi giorni di confinamento, hanno portato ad un’agenda pressoché monotematica e ad una diminuzione degli investimenti pubblicitari inevitabilmente legati agli ascolti in calo. Il secondo capitolo approfondisce il tema dell’informazione radiofonica, essenziale nella lotta alle fake news e nella guida ai corretti comportamenti da adottare per il contenimento del virus. Nel terzo capitolo abbiamo invece analizzato il compromesso che la radio ha trovato fra la sua natura prevalentemente scherzosa e la drammaticità della situazione in corso, puntando soprattutto sulla musica e sulla sua capacità di coesione sociale. Infine, nel capitolo conclusivo abbiamo individuato analogie e differenze fra il Coronavirus e la Guerra russo-ucraina, riflettuto sull’accelerazione dell’innovazione digitale prodotta dal lockdown e dimostrato perché e come la pandemia, in quanto crisi, potrà trasformarsi in opportunità.

Informazione e intrattenimento ai tempi della pandemia: un’indagine sulla radio italiana

VISCIGLIA, VALERIA
2021/2022

Abstract

La pandemia da Covid-19 ha avuto conseguenze rilevanti in ogni settore e ha indubbiamente investito anche il sistema mediatico italiano. Per la radio, il lockdown si è da subito tradotto in un drastico calo degli ascolti dovuto alla riduzione della mobilità, ma anche nella necessità di informare in maniera puntuale senza però rinunciare all’intrattenimento leggero. Con lo scopo di indagare l’azione della radiofonia italiana durante questa inedita situazione, per la presente tesi abbiamo analizzato cento ore di ascolti - equamente distribuite fra RTL 102.5, Radio Deejay, Rai Radio 1 e Radio 24 - e abbiamo intervistato Ilaria Sotis, Vice direttrice del Giornale Radio Rai. Nello specifico, il primo capitolo si sofferma sui tempi di fruizione del medium radiofonico e sui tempi di argomento che, soprattutto durante i primi giorni di confinamento, hanno portato ad un’agenda pressoché monotematica e ad una diminuzione degli investimenti pubblicitari inevitabilmente legati agli ascolti in calo. Il secondo capitolo approfondisce il tema dell’informazione radiofonica, essenziale nella lotta alle fake news e nella guida ai corretti comportamenti da adottare per il contenimento del virus. Nel terzo capitolo abbiamo invece analizzato il compromesso che la radio ha trovato fra la sua natura prevalentemente scherzosa e la drammaticità della situazione in corso, puntando soprattutto sulla musica e sulla sua capacità di coesione sociale. Infine, nel capitolo conclusivo abbiamo individuato analogie e differenze fra il Coronavirus e la Guerra russo-ucraina, riflettuto sull’accelerazione dell’innovazione digitale prodotta dal lockdown e dimostrato perché e come la pandemia, in quanto crisi, potrà trasformarsi in opportunità.
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