In recent years an increasing interest in rabbit meat, due to its excellent nutritional and health value, has been observed. Furthermore, the possibility to influence the antioxidants content and the fatty acid composition of the meat through the diet, make it a very interesting functional food. The interest in the use of agro-industrial by-products for animal nutrition is increasing. 144 Grimaud rabbits were divided into four homogeneous groups. Starting from a basal diet, four experimental diets were prepared with increasing levels of inclusion of blueberry pomace: 0, 5, 10, 15%. For 49 days the rabbits were fed ad libitum; during this periods, the animals were daily controlled for mortality and, every 15 days, the weight and the dietary intake were evaluated. At 46 days of age, faeces of 10 rabbits per groups were collected every day for a period of 4 days. Collected faeces were stored at -20°C until analyses for the determination of the apparent digestibility. At the end of the trial (84 days of age) performances (average daily weight gain, average daily feed intake and feed conversion rate) were calculated. Moreover, 12 rabbits per group were weighed and slaughtered and all slaughter parameters were recorded to calculate: the carcass yield, the reference carcass yield and the head, liver, skin and digestive tract were expressed as a percentage of the chilled carcass weight and the perirenal fat was expressed as a percentage of the reference carcass weight. The reference carcasses were refrigerated for 24 hours (+ 4°C) in order to evaluate the post-mortem parameter and to prepare samples for analyses. The left LD muscle was divided into two parts; the fore part was used to measure pH, colour and cooking losses, while the hind part was vacuum-packed and frozen at -20°C until freeze-drying. Chemical composition and fatty acid (FA) profile were determined on freeze-dried samples. The right LD muscle was vacuum-packed and frozen at -20°C to make, in the future, sensory analysis. Moreover, TBARS analyses were performed on chilled (+4°C, 1, 4 and 7 days) and on frozen (-20°C for 30 and 60 days) on LD. The fatty acid profile was determined for blueberry pomace, experimental diets and meat. In conclusion, the results showed that inclusion of blueberry pomace in the diet could have interesting positive effect on growth, digestibility.
Negli ultimi anni si è assistito a un'espansione del mercato cunicolo grazie alle peculiari caratteristiche della sua carne che ha un valore nutrizionale e salutistico eccellente, rendendola un alimento dietetico interessante. I sottoprodotti agroindustriali sono sempre più d'interesse nell'alimentazione degli animali in allevamento, e in particolare di questa specie. Il sottoprodotto di mirtillo, derivante dalla spremitura dei frutti per la produzione di succhi di frutta, è ricco di sostanze nutritive quali, fibra alimentare, proteina, e composti fenolici. Inoltre, essendo ricco di antiossidanti fenolici, la sua inclusione nel mangime può essere una valida strategia per ritardare l'ossidazione lipidica della carne, allungando la shelf-life del prodotto. Lo scopo di questa sperimentazione è stato di valutare gli effetti del sottoprodotto di mirtillo sui parametri zootecnici, la digeribilità e le caratteristiche qualitative della carne. 144 conigli di razza Grimaud sono stati suddivisi in quattro gruppi omogenei per peso. Sono state preparate, a partire da un mangime di base, quattro diete sperimentali con livelli crescenti d'inclusione di farina di sottoprodotto di mirtillo e precisamente 0, 5, 10, e 15%. I conigli sono stati alimentati ad libitum per 49 giorni; gli animali, durante questo periodo, sono stati sottoposti ad un controllo quotidiano della mortalità ed ogni 15 giorni ad una verifica del peso e dell'ingestione alimentare, che ha permesso di calcolare: incremento medio giornaliero, ingestione media alimentare giornaliera e indice di conversione alimentare. A 46 giorni di età è stata eseguita la prova di digeribilità su 10 conigli per gruppo e a 84 giorni d'età, 12 conigli per gruppo sono stati pesati e macellati. Sono state eseguiti tutti i rilievi di macellazione che hanno permesso di calcolare: resa della carcassa, percentuale della pelle, dell'apparato digerente, della testa e del fegato, resa della carcassa di riferimento e percentuale del grasso perirenale. Le carcasse di riferimento sono state refrigerate per 24 ore (+ 4°C) in cella frigorifera e sono stati eseguiti i rilievi qualitativi post-mortem. Il muscolo LD sinistro è stato a sua volta diviso in due parti; quella anteriore è stata utilizzata per misurare il pH, il colore e le perdite di cottura, mentre la parte posteriore è stata messa sottovuoto e congelata a -20°C fino al momento della liofilizzazione poiché la composizione centesimale ed il profilo degli acidi grassi (AG) sono stati determinati su campioni liofilizzati. L'analisi del profilo degli acidi grassi è stata fatta per il sottoprodotto di mirtillo, le diete sperimentali e la carne. Sul LD è stata anche eseguita l'analisi dei TBARS sia su campioni refrigerati (+ 4°C, 1, 4 e 7 giorni) che congelati (- 25°C a 30 e 60 giorni). In conclusione, i risultati hanno dimostrato che l'integrazione nella dieta di sottoprodotto di mirtillo può essere utilizzata nelle diete per i conigli da ingrasso con ripercussioni positive su accrescimento e digeribilità, mentre sui parametri di qualità e composizione centesimale delle carni non sono stati osservati effetti altrettanto chiari ed evidenti. La possibilità di arricchire, dal punto di vista del profilo nutrizionale, la componente lipidica della carne, insieme ai risultati favorevoli ottenuti sulle performance in-vivo, rende quindi interessante l'utilizzo del sottoprodotto di mirtillo per la formulazione delle diete per questa specie.
Effetto del sottoprodotto di mirtillo nell'alimentazione del coniglio da ingrasso
RAGAZZONI, CAMILLA
2013/2014
Abstract
Negli ultimi anni si è assistito a un'espansione del mercato cunicolo grazie alle peculiari caratteristiche della sua carne che ha un valore nutrizionale e salutistico eccellente, rendendola un alimento dietetico interessante. I sottoprodotti agroindustriali sono sempre più d'interesse nell'alimentazione degli animali in allevamento, e in particolare di questa specie. Il sottoprodotto di mirtillo, derivante dalla spremitura dei frutti per la produzione di succhi di frutta, è ricco di sostanze nutritive quali, fibra alimentare, proteina, e composti fenolici. Inoltre, essendo ricco di antiossidanti fenolici, la sua inclusione nel mangime può essere una valida strategia per ritardare l'ossidazione lipidica della carne, allungando la shelf-life del prodotto. Lo scopo di questa sperimentazione è stato di valutare gli effetti del sottoprodotto di mirtillo sui parametri zootecnici, la digeribilità e le caratteristiche qualitative della carne. 144 conigli di razza Grimaud sono stati suddivisi in quattro gruppi omogenei per peso. Sono state preparate, a partire da un mangime di base, quattro diete sperimentali con livelli crescenti d'inclusione di farina di sottoprodotto di mirtillo e precisamente 0, 5, 10, e 15%. I conigli sono stati alimentati ad libitum per 49 giorni; gli animali, durante questo periodo, sono stati sottoposti ad un controllo quotidiano della mortalità ed ogni 15 giorni ad una verifica del peso e dell'ingestione alimentare, che ha permesso di calcolare: incremento medio giornaliero, ingestione media alimentare giornaliera e indice di conversione alimentare. A 46 giorni di età è stata eseguita la prova di digeribilità su 10 conigli per gruppo e a 84 giorni d'età, 12 conigli per gruppo sono stati pesati e macellati. Sono state eseguiti tutti i rilievi di macellazione che hanno permesso di calcolare: resa della carcassa, percentuale della pelle, dell'apparato digerente, della testa e del fegato, resa della carcassa di riferimento e percentuale del grasso perirenale. Le carcasse di riferimento sono state refrigerate per 24 ore (+ 4°C) in cella frigorifera e sono stati eseguiti i rilievi qualitativi post-mortem. Il muscolo LD sinistro è stato a sua volta diviso in due parti; quella anteriore è stata utilizzata per misurare il pH, il colore e le perdite di cottura, mentre la parte posteriore è stata messa sottovuoto e congelata a -20°C fino al momento della liofilizzazione poiché la composizione centesimale ed il profilo degli acidi grassi (AG) sono stati determinati su campioni liofilizzati. L'analisi del profilo degli acidi grassi è stata fatta per il sottoprodotto di mirtillo, le diete sperimentali e la carne. Sul LD è stata anche eseguita l'analisi dei TBARS sia su campioni refrigerati (+ 4°C, 1, 4 e 7 giorni) che congelati (- 25°C a 30 e 60 giorni). In conclusione, i risultati hanno dimostrato che l'integrazione nella dieta di sottoprodotto di mirtillo può essere utilizzata nelle diete per i conigli da ingrasso con ripercussioni positive su accrescimento e digeribilità, mentre sui parametri di qualità e composizione centesimale delle carni non sono stati osservati effetti altrettanto chiari ed evidenti. La possibilità di arricchire, dal punto di vista del profilo nutrizionale, la componente lipidica della carne, insieme ai risultati favorevoli ottenuti sulle performance in-vivo, rende quindi interessante l'utilizzo del sottoprodotto di mirtillo per la formulazione delle diete per questa specie.File | Dimensione | Formato | |
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