Per capacità negativa si intende la capacità di saper sostare e perseverare nell’incertezza, senza la fretta di ricercare fatti e ragioni (Lanzara, 1993). Questa espressione, coniata per la prima volta nel 1817 da John Keats in una lettera mandata ai suoi fratelli, è stata poi adottata e descritta da diversi studiosi nel campo della psicologia, tra cui Bion e Lanzara (Bion, 1970; Lanzara, 1993). Questa tesi, dove l’argomento principale risulta essere proprio la capacità negativa, nasce con l’idea di ricerca la capacità negativa all’interno di uno studio di caso. L’obiettivo principale che ha guidato tutta l’analisi e la stesura della stessa è stato quello di fare luce su una capacità a mio avviso molto rilevante ma spesso trascurata. Molto rilevante per una duplice ragione: in primo luogo, si tratta di una capacità che coinvolge le modalità di rappresentazione e d’azione delle persone in situazioni problematiche; in secondo luogo, perché una sua parte costituente è l’incertezza, tema sempre più attuale nelle organizzazioni e nel mondo del lavoro in generale (Lanzara, 1993; Argentero & Cortese, 2021). In molti corsi che ho frequentato durante il mio percorso di studi universitario, è stato trattato il tema dell’incertezza sotto diversi punti di vista: l’incertezza nel mondo del lavoro, l’incertezza all’interno di un’organizzazione, l’incertezza che deve “sopportare” un lavoratore in un mondo in sempre più veloce cambiamento. In questo contesto, ho ritenuto molto attuale e interessante approfondire una capacità che nasce e si sviluppa nell’incertezza. Nel primo capitolo saranno presentati i principali contributi sulla capacità negativa in letteratura. Tale capitolo è interamente incentrato sulla presentazione della capacità negativa, sui suoi antecedenti e sul suo funzionamento in situazioni di incertezza a livello maggiormente individuale. Nel secondo capitolo viene invece presentata una sfumatura della capacità negativa a livello organizzativo: il governo dell’inatteso. Questo capitolo, che si ispira principalmente al contributo di Weick & Sutcliffe (2010), presenta un modello organizzativo ideale in cui vi è una buona gestione degli eventi inattesi, cercando di analizzare i punti di forza di tali organizzazioni e le variabili che influenzano tale buona gestione. Infine, nel terzo capitolo viene presentata una ricerca svolta per un'organizzazione piemontese che ha prodotto un modello di competenza per la stessa, da cui è poi derivata la mia analisi di contenuto in merito alla capacità negativa. Sarà descritto tutto il procedimento svolto per arrivare al modello di competenza presentato all’organizzazione e sarà poi presentata l’analisi di contenuto sulla capacità negativa, con un commento su quanto emerso dalla stessa e si concluderà con una proposta di implementazione della capacità negativa all’interno dell’organizzazione.

Capacità negativa e governo dell'incertezza: uno studio di caso

FACCIOTTI, GIORGIA
2021/2022

Abstract

Per capacità negativa si intende la capacità di saper sostare e perseverare nell’incertezza, senza la fretta di ricercare fatti e ragioni (Lanzara, 1993). Questa espressione, coniata per la prima volta nel 1817 da John Keats in una lettera mandata ai suoi fratelli, è stata poi adottata e descritta da diversi studiosi nel campo della psicologia, tra cui Bion e Lanzara (Bion, 1970; Lanzara, 1993). Questa tesi, dove l’argomento principale risulta essere proprio la capacità negativa, nasce con l’idea di ricerca la capacità negativa all’interno di uno studio di caso. L’obiettivo principale che ha guidato tutta l’analisi e la stesura della stessa è stato quello di fare luce su una capacità a mio avviso molto rilevante ma spesso trascurata. Molto rilevante per una duplice ragione: in primo luogo, si tratta di una capacità che coinvolge le modalità di rappresentazione e d’azione delle persone in situazioni problematiche; in secondo luogo, perché una sua parte costituente è l’incertezza, tema sempre più attuale nelle organizzazioni e nel mondo del lavoro in generale (Lanzara, 1993; Argentero & Cortese, 2021). In molti corsi che ho frequentato durante il mio percorso di studi universitario, è stato trattato il tema dell’incertezza sotto diversi punti di vista: l’incertezza nel mondo del lavoro, l’incertezza all’interno di un’organizzazione, l’incertezza che deve “sopportare” un lavoratore in un mondo in sempre più veloce cambiamento. In questo contesto, ho ritenuto molto attuale e interessante approfondire una capacità che nasce e si sviluppa nell’incertezza. Nel primo capitolo saranno presentati i principali contributi sulla capacità negativa in letteratura. Tale capitolo è interamente incentrato sulla presentazione della capacità negativa, sui suoi antecedenti e sul suo funzionamento in situazioni di incertezza a livello maggiormente individuale. Nel secondo capitolo viene invece presentata una sfumatura della capacità negativa a livello organizzativo: il governo dell’inatteso. Questo capitolo, che si ispira principalmente al contributo di Weick & Sutcliffe (2010), presenta un modello organizzativo ideale in cui vi è una buona gestione degli eventi inattesi, cercando di analizzare i punti di forza di tali organizzazioni e le variabili che influenzano tale buona gestione. Infine, nel terzo capitolo viene presentata una ricerca svolta per un'organizzazione piemontese che ha prodotto un modello di competenza per la stessa, da cui è poi derivata la mia analisi di contenuto in merito alla capacità negativa. Sarà descritto tutto il procedimento svolto per arrivare al modello di competenza presentato all’organizzazione e sarà poi presentata l’analisi di contenuto sulla capacità negativa, con un commento su quanto emerso dalla stessa e si concluderà con una proposta di implementazione della capacità negativa all’interno dell’organizzazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/69124