Capitale, sovranità e territorio nell'America portoghese (1570-1630)

Based on a vast bibliography, manuscripts and published primary sources, this thesis analyses the formation of a colonial state and society in Portuguese America, and its incorporation into the European world-economy in the second half of the 16th century and the first decades of the 17th century. We intend to understand in which measures the European merchant networks, the political struggles and colonial projects of the European empires, the settlers and the Catholic missionaries influenced the organisation of the Portuguese American society and its dynamics, chiefly in relation to the interaction of this ‘Portuguese society in the tropics’ with Native American groups, enslaved Africans and Hispanic American settlers. It is argued that, since c.1570, with the increase in sugar production, the establishment of regular connections to Europe, the Portuguese African possessions and the Hispanic American ports, a new kind of society began to emerge, without leading, at the same time, to significant ruptures in relation to the metropolitan Portuguese society or to a sense of unity and identity between the settlers of different Portuguese American possessions. As a result of these aspects, the Portuguese American society represents an extension, but also an opposition in relation to the European metropolitan world, in economic, religious, ethnic and political aspects. This perspective explains why some movements that happened in colonial life were not directly influenced by the European metropole, but followed colonial patterns.

In base a una vasta bibliografia, nonché una serie di manoscritti e fonti primarie pubblicate, in questa tesi il nostro proposito è analizzare la formazione dello stato coloniale e della società brasiliana, e l’incorporazione di questo territorio nelle dinamiche dell’economia-mondo europea nella seconda metà del XVI secolo e i primi decenni del XVII. Il nostro obiettivo è capire in quali misure le reti commerciali europee, le lotte politiche e i progetti coloniali delle potenze europee, e i missionari cattolici influenzarono l’organizzazione di questa società luso-americana, soprattutto in relazione alle interazioni di questa ‘società portoghese nei tropici’ con i gruppi amerindi e gli africani schiavizzati. Il punto centrale della nostra argomentazione è che, dal 1570, con la crescita della produzione saccarifera e lo stabilimento di flussi regolari di commercio tra i possedimenti africani della Corona portoghese e i porti ispano-americani e europei, una società particolare comincia a emergere nella America portoghese, senza causare, allo stesso tempo, una rottura con il mondo metropolitano e senza portare ad un’ampia identità coloniale. Come risultato di queste dinamiche specifiche, la società luso-americana è un’estensione e, al contempo, una opposizione delle dinamiche del mondo europeo, sia nell’ambito religioso, che etnico, economico e politico.