Questo lavoro, dopo una panoramica della situazione dell’ultima – e incompiuta – raccolta pascoliana, i Poemi del Risorgimento ricostruisce la genesi e la storia redazionale di uno di questi poemi, Pepin. Le notizie essenziali si ricavano dall’analisi del materiale autografo conservato presso l’Archivio Pascoli a Castelvecchio. In particolare, studiando le carte del plico, si possono distinguere quattro diverse redazioni, l’ultima delle quali divenuta il testo base per l’edizione postuma curata dalla sorella Maria. Il confronto con l’edizione a stampa di Pepin, costituisce uno dei nodi centrali di questa tesi che vuole qualificarsi come un aiuto per chi voglia realizzare una edizione critica del poema: gli elementi di discordanza e gli inserimenti arbitrari di Maria vengono messi in luce allo scopo di far comprendere come il testo pascoliano fosse una realtà ancora in divenire e lontana dal trovare la sua forma definitiva. Infine, una disamina delle fonti utilizzate da Pascoli, del suo epistolario – nelle sezioni riguardanti il nostro poema o i Poemi del Risorgimento – e dei luoghi romani descritti nel testo conclude questo lavoro, mostrando tutta la concretezza del procedere pascoliano.
Nell'officina dei «Poemi del Risorgimento» di Giovanni Pascoli: storia redazionale e vicenda genetica di «Pepin»
BASSO, ALESSANDRO
2020/2021
Abstract
Questo lavoro, dopo una panoramica della situazione dell’ultima – e incompiuta – raccolta pascoliana, i Poemi del Risorgimento ricostruisce la genesi e la storia redazionale di uno di questi poemi, Pepin. Le notizie essenziali si ricavano dall’analisi del materiale autografo conservato presso l’Archivio Pascoli a Castelvecchio. In particolare, studiando le carte del plico, si possono distinguere quattro diverse redazioni, l’ultima delle quali divenuta il testo base per l’edizione postuma curata dalla sorella Maria. Il confronto con l’edizione a stampa di Pepin, costituisce uno dei nodi centrali di questa tesi che vuole qualificarsi come un aiuto per chi voglia realizzare una edizione critica del poema: gli elementi di discordanza e gli inserimenti arbitrari di Maria vengono messi in luce allo scopo di far comprendere come il testo pascoliano fosse una realtà ancora in divenire e lontana dal trovare la sua forma definitiva. Infine, una disamina delle fonti utilizzate da Pascoli, del suo epistolario – nelle sezioni riguardanti il nostro poema o i Poemi del Risorgimento – e dei luoghi romani descritti nel testo conclude questo lavoro, mostrando tutta la concretezza del procedere pascoliano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/68960