STUDY BACKGROUND – CoxarthrosisHip osteoarthritis is a chronic degenerative disease with a high social impact. It affects 6% of the population over 40 and represents one of the main causes of disability. The role of joint malformations in the etiopathogenesis of the disease is well known in the literature; however, there is still no consensus on the morphological characteristics of the joint that can be protective for the arthritic disease. The aim of this study is to analyze the morphological characteristics of non-arthritic hips in elderly patients. MATERIALS AND METHODS - Morphologic characteristics of hips with minimal or no signs of osteoarthritis were analyzed. A database of antero-posterior pelvic radiographs taken from patients over 65 years of age was created. The parameters analyzed were Lateral Center Edge Angle (LCEA), Acetubalar Index (AI), Femoral Head Extrusion Index (FHEI), Cervico-Diaphyseal Angle (CCDA), and Crossover Sign. RESULTS - A total of 1858 hips were included in the study. The median values of LCEA (37°- IQR 10°), FHEI (12% - IQR 8%) and CCDA (130° - IQR 10°) showed a statistically significant difference in the two sexes (in females LCEA 38°, FHEI 11% and CCDA 130° in males LCEA 35°, FHEI 14% and CCDA 130°), with p value of, LCEA p < 0. 001, FHEI p < 0.001, and CCDA p = 0.0205. For AI, we found median values of 4°, showing no statistically significant difference. Hips with crossover signs accounted for 19% (18% of females, 21% of males). CONCLUSIONS - A higher prevalence of pincer-type FAI morphology in females was founded. The acetabular coverage resulted higher in comparison with the literature. These results that could be explained by the higher age (over 65) of our population compared with previous studies conducted on asymptomatic patients. This finding could also support the previously described thesis that a femoroacetabular conflict of acetabular relevance may play a marginal role in the etiopathogenesis of hip osteoarthritis.
PRESUPPOSTI DELLO STUDIO - La coxartrosi è una patologia degenerativa cronica ad elevato impatto sociale che interessa il 6% della popolazione over 40 e ne rappresenta una delle principali cause di disabilità. In letteratura è noto il ruolo delle malformazioni articolari nell’eziopatogenesi della malattia; tuttavia, non si è ancora raggiunto un consenso su quali siano le caratteristiche morfologiche dell’articolazione che possano risultare protettive per la malattia artrosica. L’obbiettivo di questo studio è analizzare le caratteristiche morfologiche delle anche non artrosiche nei pazienti anziani. MATERIALI E METODI - Sono state analizzate le caratteristiche morfologiche delle anche con minimi o assenti segni di artrosi, tratte da un database di radiografie in antero-posteriore del bacino eseguite su pazienti over 65. I parametri analizzati sono stati il Lateral Center Edge Angle (LCEA), l’Acetabular Index (AI), il Femoral Head Extrusion Index (FHEI), l’Angolo Cervico-Diafisario (CCDA) e il Crossover Sign. RISULTATI- Nello studio sono state incluse 1858 anche. Si evidenziano valori mediani di LCEA (37°- IQR 10°), di FHEI (12% - IQR 8%) e di CCDA (130° - IQR 10°) i quali mostrano una differenza statisticamente significativa nei due sessi (nelle femmine LCEA 38°, FHEI 11% e CCDA 130° nei maschi LCEA 35°, FHEI 14% e CCDA 130°), con p value di, LCEA p < 0.001, FHEI p < 0.001 e CCDA p = 0.0205. Per l’AI abbiamo riscontrato valori mediani di 4°, senza evidenziare una differenza statisticamente significativa. Le anche con segni di crossover sign sono pari al 19% (18% delle femmine, 21% dei maschi). CONCLUSIONI - I dati da noi analizzati evidenziano, in accordo con la letteratura, una maggiore prevalenza di morfologia FAI di tipo pincer nelle femmine. Dal nostro studio è emersa una copertura acetabolare maggiore rispetto a quanto descritto precedentemente in letteratura, risultato che potrebbe essere spiegato dall’età più elevata (over 65) della nostra popolazione rispetto ai precedenti studi condotti su pazienti asintomatici. Questo dato potrebbe inoltre supportare la tesi, già descritta in precedenza, secondo la quale un conflitto femoroacetabolare di pertinenza acetabolare possa ricoprire un ruolo marginale nell’eziopatogenesi della coxartrosi.
L'anca non artrosica nella popolazione anziana: analisi morfologica di 1858 casi
CONTE, FRANCESCO
2020/2021
Abstract
PRESUPPOSTI DELLO STUDIO - La coxartrosi è una patologia degenerativa cronica ad elevato impatto sociale che interessa il 6% della popolazione over 40 e ne rappresenta una delle principali cause di disabilità. In letteratura è noto il ruolo delle malformazioni articolari nell’eziopatogenesi della malattia; tuttavia, non si è ancora raggiunto un consenso su quali siano le caratteristiche morfologiche dell’articolazione che possano risultare protettive per la malattia artrosica. L’obbiettivo di questo studio è analizzare le caratteristiche morfologiche delle anche non artrosiche nei pazienti anziani. MATERIALI E METODI - Sono state analizzate le caratteristiche morfologiche delle anche con minimi o assenti segni di artrosi, tratte da un database di radiografie in antero-posteriore del bacino eseguite su pazienti over 65. I parametri analizzati sono stati il Lateral Center Edge Angle (LCEA), l’Acetabular Index (AI), il Femoral Head Extrusion Index (FHEI), l’Angolo Cervico-Diafisario (CCDA) e il Crossover Sign. RISULTATI- Nello studio sono state incluse 1858 anche. Si evidenziano valori mediani di LCEA (37°- IQR 10°), di FHEI (12% - IQR 8%) e di CCDA (130° - IQR 10°) i quali mostrano una differenza statisticamente significativa nei due sessi (nelle femmine LCEA 38°, FHEI 11% e CCDA 130° nei maschi LCEA 35°, FHEI 14% e CCDA 130°), con p value di, LCEA p < 0.001, FHEI p < 0.001 e CCDA p = 0.0205. Per l’AI abbiamo riscontrato valori mediani di 4°, senza evidenziare una differenza statisticamente significativa. Le anche con segni di crossover sign sono pari al 19% (18% delle femmine, 21% dei maschi). CONCLUSIONI - I dati da noi analizzati evidenziano, in accordo con la letteratura, una maggiore prevalenza di morfologia FAI di tipo pincer nelle femmine. Dal nostro studio è emersa una copertura acetabolare maggiore rispetto a quanto descritto precedentemente in letteratura, risultato che potrebbe essere spiegato dall’età più elevata (over 65) della nostra popolazione rispetto ai precedenti studi condotti su pazienti asintomatici. Questo dato potrebbe inoltre supportare la tesi, già descritta in precedenza, secondo la quale un conflitto femoroacetabolare di pertinenza acetabolare possa ricoprire un ruolo marginale nell’eziopatogenesi della coxartrosi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/689