Il lavoro affronta il tema della testimonianza di coloro che hanno vissuto la lotta per la libertà, e che hanno pagato a caro prezzo questa loro scelta, attraversando l'inferno della deportazione, della prigionia e del ritorno dal lager. L'analisi si suddivide in tre parti, il primo capitolo delinea le condizioni imposte dall'universo concentrazionario di Ravensbrück a cui segue la presentazione di sette delle quattordici donne del trasporto 57 Tibaldi scelte per condurre l'analisi. Quasi la totalità del gruppo, composto da: Irma Angiono, Lidia Beccaria Rolfi, Lucia Beltrando, Ondina Belussi, Natalina Bianco, Pierina Bianco, Cesarina Carletti, Anna Cherchi, Pierina Chiapello, Pina Doleati, Ines Marconi, Bice Mattiotto, Carolina Socco e Gioachina Tonda, farà ritorno. Il secondo capitolo presenta la particolare e sofferta esperienza raccontata dalle sette testimoni che decisero di lasciare la loro testimonianza attraverso le interviste da loro rilasciate tra il 1982 e il 1983 nella banca dati dell'Istituto Piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea «Giorgio Agosti». Le testimonianze sono state oggetto di un approfondimento suddiviso in tre parti: la formazione personale pregressa che porta alla scelta partigiana, l'arresto e la deportazione nel campo di concentramento di Ravensbrück, il ritorno alla libertà. Nel terzo capitolo la riflessione si concentra sul valore della testimonianza, come garanzia di ricordo e insieme strumento di catarsi, grazie al quale le testimoni sono restituite alla vita come esempi di incrollabile fiducia nella solidarietà.

Donne che raccontano il Lager: il trasporto 57

ACTIS TESSITORE, MIRIAM
2013/2014

Abstract

Il lavoro affronta il tema della testimonianza di coloro che hanno vissuto la lotta per la libertà, e che hanno pagato a caro prezzo questa loro scelta, attraversando l'inferno della deportazione, della prigionia e del ritorno dal lager. L'analisi si suddivide in tre parti, il primo capitolo delinea le condizioni imposte dall'universo concentrazionario di Ravensbrück a cui segue la presentazione di sette delle quattordici donne del trasporto 57 Tibaldi scelte per condurre l'analisi. Quasi la totalità del gruppo, composto da: Irma Angiono, Lidia Beccaria Rolfi, Lucia Beltrando, Ondina Belussi, Natalina Bianco, Pierina Bianco, Cesarina Carletti, Anna Cherchi, Pierina Chiapello, Pina Doleati, Ines Marconi, Bice Mattiotto, Carolina Socco e Gioachina Tonda, farà ritorno. Il secondo capitolo presenta la particolare e sofferta esperienza raccontata dalle sette testimoni che decisero di lasciare la loro testimonianza attraverso le interviste da loro rilasciate tra il 1982 e il 1983 nella banca dati dell'Istituto Piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea «Giorgio Agosti». Le testimonianze sono state oggetto di un approfondimento suddiviso in tre parti: la formazione personale pregressa che porta alla scelta partigiana, l'arresto e la deportazione nel campo di concentramento di Ravensbrück, il ritorno alla libertà. Nel terzo capitolo la riflessione si concentra sul valore della testimonianza, come garanzia di ricordo e insieme strumento di catarsi, grazie al quale le testimoni sono restituite alla vita come esempi di incrollabile fiducia nella solidarietà.
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