La crisi del mercato immobiliare, manifestatasi nel 2007 negli Stati Uniti con lo scoppio di una bolla immobiliare (crisi dei subprime), ha segnato l'inizio di una recessione globale e dal carattere perdurante, considerata da molti economisti come una delle peggiori crisi economiche della storia, seconda solo alla Grande Depressione. Il tema della crisi d'impresa, largamente trattato nel corso degli anni Novanta, caratterizza ancora oggi il nostro Paese con una pervasività senza precedenti: le imprese italiane si trovano, infatti, ad affrontare una profonda crisi economica e finanziaria in cui il decremento generalizzato dei ricavi da un lato, e un costante incremento dei costi di gestione aziendale dall'altro, si uniscono alla difficoltà di disporre di sufficiente liquidità per poter adempiere ai pagamenti con regolarità e, meno che mai, a sostenere nuovi investimenti. Nell'attuale fase di credit crunch, inoltre, si è accentuata la necessità di ricorrere a strumenti alternativi al credito bancario, in particolare adottando soluzioni che sappiano garantire un miglior equilibrio tra le esigenze contrapposte di tutela dei creditori e di conservazione del patrimonio economico. Un importante contributo in questo senso è stato fornito dalla Riforma fallimentare attuata dal decreto legge 14 Marzo 2005 e dal decreto legislativo n. 5/2006, che ha ampliato la gamma delle opzioni percorribili in una prospettiva di risanamento aziendale. Il presente elaborato si propone l'obiettivo di illustrare i principali strumenti normativi, disciplinati dalla Legge Fallimentare, che offrono alle imprese in stato di insolvenza un'opportunità per contrastare la crisi mediante una ristrutturazione finanziaria che ne favorisca la sopravvivenza nel tempo. Concordato Preventivo, Accordi di Ristrutturazione del Debito (ex art. 67 e ex art. 182-bis L.F.) e Amministrazione Straordinaria sono le procedure concorsuali prese in esame. Il primo capitolo si apre con la definizione del concetto di "crisi d'impresa", contestualizzato all'attuale situazione economica europea di cui la Banca d'Italia offre un chiaro panorama. Il secondo capitolo è dedicato all'individuazione dei principali strumenti di ristrutturazione finanziaria a cui le imprese, in stato di insolvenza, possono attingere: il turnaround e le procedure concorsuali. E' su queste ultime, tuttavia, che si snoda l'intera trattazione. I capitoli successivi sono, infatti, dedicati all'approfondimento e analisi delle principali procedure concorsuali disciplinate dalla normativa italiana per il riequilibrio finanziario delle imprese in crisi, tali, cioè, da garantire la continuità dell'operatività aziendale e, al contempo, la soddisfazione della classe creditrice. L'elaborato si conclude, infine, con la discussione del caso italiano. L'ultimo capitolo è, pertanto, dedicato alla fase propriamente di ricerca, il cui fine è stabilire l'effettivo contributo delle sopra citate procedure in un'ottica di sopravvivenza dell'impresa e, di conseguenza, sulla sorte dell'economia nazionale.
CRISI D'IMPRESA E STRUMENTI DI RISTRUTTURAZIONE FINANZIARIA: UN'ANALISI DELLE IMPRESE ITALIANE
LAMANNA, NOEMI
2013/2014
Abstract
La crisi del mercato immobiliare, manifestatasi nel 2007 negli Stati Uniti con lo scoppio di una bolla immobiliare (crisi dei subprime), ha segnato l'inizio di una recessione globale e dal carattere perdurante, considerata da molti economisti come una delle peggiori crisi economiche della storia, seconda solo alla Grande Depressione. Il tema della crisi d'impresa, largamente trattato nel corso degli anni Novanta, caratterizza ancora oggi il nostro Paese con una pervasività senza precedenti: le imprese italiane si trovano, infatti, ad affrontare una profonda crisi economica e finanziaria in cui il decremento generalizzato dei ricavi da un lato, e un costante incremento dei costi di gestione aziendale dall'altro, si uniscono alla difficoltà di disporre di sufficiente liquidità per poter adempiere ai pagamenti con regolarità e, meno che mai, a sostenere nuovi investimenti. Nell'attuale fase di credit crunch, inoltre, si è accentuata la necessità di ricorrere a strumenti alternativi al credito bancario, in particolare adottando soluzioni che sappiano garantire un miglior equilibrio tra le esigenze contrapposte di tutela dei creditori e di conservazione del patrimonio economico. Un importante contributo in questo senso è stato fornito dalla Riforma fallimentare attuata dal decreto legge 14 Marzo 2005 e dal decreto legislativo n. 5/2006, che ha ampliato la gamma delle opzioni percorribili in una prospettiva di risanamento aziendale. Il presente elaborato si propone l'obiettivo di illustrare i principali strumenti normativi, disciplinati dalla Legge Fallimentare, che offrono alle imprese in stato di insolvenza un'opportunità per contrastare la crisi mediante una ristrutturazione finanziaria che ne favorisca la sopravvivenza nel tempo. Concordato Preventivo, Accordi di Ristrutturazione del Debito (ex art. 67 e ex art. 182-bis L.F.) e Amministrazione Straordinaria sono le procedure concorsuali prese in esame. Il primo capitolo si apre con la definizione del concetto di "crisi d'impresa", contestualizzato all'attuale situazione economica europea di cui la Banca d'Italia offre un chiaro panorama. Il secondo capitolo è dedicato all'individuazione dei principali strumenti di ristrutturazione finanziaria a cui le imprese, in stato di insolvenza, possono attingere: il turnaround e le procedure concorsuali. E' su queste ultime, tuttavia, che si snoda l'intera trattazione. I capitoli successivi sono, infatti, dedicati all'approfondimento e analisi delle principali procedure concorsuali disciplinate dalla normativa italiana per il riequilibrio finanziario delle imprese in crisi, tali, cioè, da garantire la continuità dell'operatività aziendale e, al contempo, la soddisfazione della classe creditrice. L'elaborato si conclude, infine, con la discussione del caso italiano. L'ultimo capitolo è, pertanto, dedicato alla fase propriamente di ricerca, il cui fine è stabilire l'effettivo contributo delle sopra citate procedure in un'ottica di sopravvivenza dell'impresa e, di conseguenza, sulla sorte dell'economia nazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/68886