La suggestionabilità della persona minorenne. Studio teorico della testimonianza ed analisi di un caso clinico-forense

Memory has always been considered one of the most important cognitive functions for human beings given its fundamental role in the construction of the self and one's identity and in the survival of the individual in the surrounding reality. In addition to this, memory is also widely involved in the legal setting, since without it and the ability to memorize and recall an event, people would not be able to give testimony. The aim of this work is to study the suggestible nature of the human mind, and in particular of the minor, and the consequences of this in the field of testimony. Specifically, the aim of the paper is to describe suggestibility as a physiological characteristic of memory and to shed light on the various factors that tend, if present, to increase the risk of creating altered and distorted memories. The aspect of suggestibility in testimony is analyzed in detail by referring to a real-life clinical-forensic case that well represents the possible dynamics caused by declarative contagion and the formulation of misleading questions. Knowing how the human mind works and being aware of its labile nature are, finally, the main objectives of the work conducted because this allows experts to know how to operate as accurately as possible in order to reduce errors in investigation and evaluation. In light of the central points that emerged from the work and, hypothesizing a future perspective of intervention, it would seem relevant to extend knowledge about the suggestibility of the child not only to professionals who deal with these issues but also to parents, teachers and educators who, every day, are in direct contact with children and who, therefore, are more exposed to the risk of distortions in their memories.

La memoria è considerata, da sempre, una delle funzioni cognitive maggiormente importanti per l’essere umano dato il suo ruolo fondamentale per la costruzione del sé e della propria identità e per la sopravvivenza dell’individuo nella realtà circostante. Oltre a ciò, la funzione mnestica risulta ampiamente coinvolta anche nell’ambito giuridico, dal momento che in assenza di questa e della capacità di memorizzare e rievocare un evento le persone non sarebbero in grado di rendere una testimonianza. Con questo lavoro si intende studiare a natura suggestionabile della mente umana, e in particolare della persona minorenne, e le conseguenze di ciò in ambito testimoniale. Nello specifico, lo scopo dell’elaborato è descrivere la suggestionabilità come una caratteristica fisiologica della memoria e far luce sui diversi fattori che tendenzialmente, se presenti, aumentano il rischio di creare ricordi alterati e distorti. L’aspetto della suggestionabilità in ambito testimoniale è dettagliatamente analizzato facendo riferimento ad un caso clinico-forense reale che ben rappresenta le possibili dinamiche causate dal contagio dichiarativo e dalla formulazione di domande fuorvianti. Conoscere come lavora la mente umana ed avere consapevolezza circa la sua natura labile rappresentano, infine, i principali obiettivi del lavoro condotto perché ciò consente agli esperti di sapere come operare nel modo più accurato possibile al fine di ridurre gli errori di investigazione e di valutazione. Alla luce dei punti centrali emersi dall’operato e, ipotizzando una prospettiva futura di intervento, sembrerebbe rilevante estendere le conoscenze circa la suggestionabilità della persona minorenne non solo ai professionisti che si occupano di queste tematiche ma anche a genitori, insegnanti ed educatori che, ogni giorno, sono a contatto diretto con i bambini e che, pertanto, sono esposti maggiormente al rischio di operare distorsioni nei ricordi di questi ultimi.