LA RELAZIONE DIADICA MAMMA – BAMBINO ALL’INTERNO DELLE ICAM E IL RUOLO DELL’EDUCATORE. ASPETTI LEGISLATIVI E PEDAGOGICI.

In this thesis, the dyadic relationship between mother and child within the ICAM facilities and the role of the educator as a support to parenting are widely discussed. The current national and European regulations that guarantee and regulate the right of the child to be cared for by the mother in custody are taken into consideration. In particular, we highlight the positive and negative pedagogical and psychological aspects related to the new legislation that has raised from three to six years the age of the child hosted within the prison facilities (Law 62/2011). From the analysis of the main pedagogical theories concerning the psychological development of the child emerges the need for an environment conducive to healthy growth. In fact, this growth will be influenced both by the type of attachment to the mother figure and by the environment in which the child grows up and lives. This environment must be designed and organized by educators as much as possible in response to the child's needs for freedom and social relations, but it must also provide the mother-inmate with the necessary tools to foster healthy and proper parenting. A recent and personal experience as an educator at the ICAM "Lorusso and Cutugno" in Turin will be added to the dissertation.

Nella tesi si discute ampiamente della relazione diadica tra mamma-bambino all’interno delle strutture ICAM e del ruolo dell’educatore come supporto alla genitorialità. Vengono prese in considerazione le vigenti normative nazionali ed europee che garantiscono e regolano il diritto del bambino di essere accudito dalla madre detenuta. In particolare si evidenziano gli aspetti pedagogici e psicologici positivi e negativi riferiti alla novità legislativa che ha innalzato da tre a sei anni l’età del bambino ospite all’interno delle strutture carcerarie (Legge 62/2011). Dall’analisi delle principali teorie pedagogiche riguardanti lo sviluppo psicologico del minore emerge la necessità di un ambiente favorevole ad una sana crescita. Tale crescita sarà infatti influenzata sia dal tipo di legame di attaccamento alla figura materna ma anche dall’ambiente in cui il minore cresce e vive. Tale ambiente deve essere il più possibile progettato ed organizzato dagli educatori in risposta alle esigenze di libertà e socialità del bambino ma deve fornire anche alla detenuta-madre gli strumenti necessari a favorire una sana e corretta genitorialità. Si aggiunge alla dissertazione una recente e personale esperienza di educatrice presso l’ICAM “Lorusso e Cutugno” di Torino.