Reduction of counterparty risk, operational risk mitigation and greater transparency in trades involving OTC derivatives contracts, are some of the key objectives that the European Commission has set out to pursue a wide project to strengthen the financial system of the European Union. As a result of the crisis that occurred in the financial markets since 2007, the international debate on OTC derivatives has greatly intensified, focusing, in those types of contracts which, although treated outside the official price lists, may be defined as "standardized". In this context came into force the new EMIR Regulation (EU no. 648/2012) with which all financial transactions executed on OTC or ETD derivatives contracts, must be reported to the Trade Repositories certificates by the European markets Supervisory Financial Authority (ESMA). This legislation aims to achieve a greater level of transparency and to achieve a reduction of systemic risk in the derivatives market negotiations, allowing the European and National Authorities the access to data of all operations carried out on European territory. The EMIR Regulation sets out a regulatory framework for OTC and ETD derivatives contracts and for all those who in various ways are involved in the execution of transactions such as Central Counterparties, Financial or Non Financial Counterparties and Clearing members. It establishing also the Trade Repositories, entities deputies to collect and store in a centralized manner all information related to derivative instruments and all the most significant changes that occurred during the life cycle of the individual contracts and positions. These EMIR obligations will change the structure of the OTC market, in terms of both number and quality of the operators and product's characteristics. A few months away from the implementation in the corresponding obligation of reporting in the United States, in Europe falls one of the great taboos of international finance and is finally lifted the veil from the OTC derivatives market that until now was not in any way visible by the regulators and the value of which globally has been estimated at about 700 trillion dollars. This work aims to analyze the EMIR Regulation, and its application in Italy, highlighting the impact of the new legislation on the actors of the derivatives market, in light of the many uncertainties in interpretation of the EMIR Regulation, the main implications of the legislation and the issues still open. The discussion continues with the application of the legislation in a multinational company (Ermenegildo Zegna Holditalia SpA) and on the operational, technical and management aspects of an enterprise solution for monitoring and reporting derivative contracts in compliance with the EMIR legislation.
Riduzione del rischio di controparte, mitigazione del rischio operativo e maggiore trasparenza negli scambi aventi ad oggetto i contratti derivati negoziati al di fuori dei mercati regolamentati sono alcuni tra gli obiettivi cardine che la Commissione Europea si è prefissata di perseguire nel quadro di un ampio progetto di rafforzamento del sistema finanziario dell'Unione Europea ed in ossequio alle determinazioni concordate a livello internazionale. Per effetto della crisi che si è manifestata sui mercati finanziari a partire dal 2007, il dibattito internazionale sugli strumenti derivati OTC si è notevolmente intensificato, incentrandosi, in particolare, su quelle tipologie di contratti che, benché trattati al di fuori dei listini ufficiali, possono essere definiti come ¿standardizzati¿. In tale contesto è entrato in vigore il nuovo regolamento EMIR (UE n. 648/2012 del 4 luglio 2012) con cui tutte le transazioni finanziarie eseguite su prodotti derivati sia OTC che ETD (Exchange Trade Derivatives), devono essere segnalate ai Trade Repositories certificati dall'Autorità di Vigilanza Europea sui mercati Finanziari (ESMA). Tale normativa mira a raggiungere un maggior livello di trasparenza e di conseguire una riduzione del rischio sistemico sul mercato dei derivati negoziati permettendo all'Autorità Europea ed alle Autorità Nazionali, l'accesso ai dati di tutte le operazioni effettuate sul territorio europeo. Il regolamento EMIR delinea un quadro normativo di riferimento per i contratti derivati ETD e OTC e per tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nell'esecuzione di operazioni aventi ad oggetto tali strumenti, ossia le controparti centrali, le controparti finanziarie e non, e i clearing members ed istituisce, peraltro, i Trade Repositories ¿depositi di dati sulle negoziazioni¿, ossia quegli organismi deputati a raccogliere ed immagazzinare su base centralizzata tutte le informazioni relative agli strumenti derivati ETD e OTC ed alle modifiche più significative intervenute nel corso della vita dei singoli contratti e posizioni (life cycle) . Si tratta di obblighi EMIR che cambieranno la struttura del mercato OTC, in termini sia di numero e qualità degli operatori sia di caratteristiche dei prodotti. A pochi mesi di distanza dall'implementazione dell'analogo obbligo di reporting negli Stati Uniti, cade così anche in Europa uno dei più grandi tabù della finanza internazionale e viene finalmente tolto il velo da un mercato che sino ad oggi non era in alcun modo visibile da parte dei regulators, il mercato dei derivati OTC il cui valore a livello globale è stato stimato in circa 700.000 miliardi di dollari. Il presente lavoro, si prefigge l'obiettivo di analizzare il Regolamento EMIR, e la sua applicazione in Italia, evidenziando l'impatto della nuova normativa sugli intermediari e sulle controparti non finanziarie che operano in derivati, alla luce delle molte incertezze interpretative del Regolamento EMIR, delle principali implicazioni della normativa e delle problematiche ancora aperte. La trattazione continua con l'applicazione della normativa in una realtà aziendale multinazionale (Ermenegildo Zegna Holditalia S.p.A.) e sui risvolti operativi, tecnici e gestionali di una soluzione aziendale per il controllo ed il reporting dei contratti derivati in compliance con la normativa EMIR.
DERIVATI OTC: Il Regolamento EMIR e la gestione dei contratti derivati in Ermenegildo Zegna Holditalia S.p.A.
PERINO, DAVIDE
2013/2014
Abstract
Riduzione del rischio di controparte, mitigazione del rischio operativo e maggiore trasparenza negli scambi aventi ad oggetto i contratti derivati negoziati al di fuori dei mercati regolamentati sono alcuni tra gli obiettivi cardine che la Commissione Europea si è prefissata di perseguire nel quadro di un ampio progetto di rafforzamento del sistema finanziario dell'Unione Europea ed in ossequio alle determinazioni concordate a livello internazionale. Per effetto della crisi che si è manifestata sui mercati finanziari a partire dal 2007, il dibattito internazionale sugli strumenti derivati OTC si è notevolmente intensificato, incentrandosi, in particolare, su quelle tipologie di contratti che, benché trattati al di fuori dei listini ufficiali, possono essere definiti come ¿standardizzati¿. In tale contesto è entrato in vigore il nuovo regolamento EMIR (UE n. 648/2012 del 4 luglio 2012) con cui tutte le transazioni finanziarie eseguite su prodotti derivati sia OTC che ETD (Exchange Trade Derivatives), devono essere segnalate ai Trade Repositories certificati dall'Autorità di Vigilanza Europea sui mercati Finanziari (ESMA). Tale normativa mira a raggiungere un maggior livello di trasparenza e di conseguire una riduzione del rischio sistemico sul mercato dei derivati negoziati permettendo all'Autorità Europea ed alle Autorità Nazionali, l'accesso ai dati di tutte le operazioni effettuate sul territorio europeo. Il regolamento EMIR delinea un quadro normativo di riferimento per i contratti derivati ETD e OTC e per tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nell'esecuzione di operazioni aventi ad oggetto tali strumenti, ossia le controparti centrali, le controparti finanziarie e non, e i clearing members ed istituisce, peraltro, i Trade Repositories ¿depositi di dati sulle negoziazioni¿, ossia quegli organismi deputati a raccogliere ed immagazzinare su base centralizzata tutte le informazioni relative agli strumenti derivati ETD e OTC ed alle modifiche più significative intervenute nel corso della vita dei singoli contratti e posizioni (life cycle) . Si tratta di obblighi EMIR che cambieranno la struttura del mercato OTC, in termini sia di numero e qualità degli operatori sia di caratteristiche dei prodotti. A pochi mesi di distanza dall'implementazione dell'analogo obbligo di reporting negli Stati Uniti, cade così anche in Europa uno dei più grandi tabù della finanza internazionale e viene finalmente tolto il velo da un mercato che sino ad oggi non era in alcun modo visibile da parte dei regulators, il mercato dei derivati OTC il cui valore a livello globale è stato stimato in circa 700.000 miliardi di dollari. Il presente lavoro, si prefigge l'obiettivo di analizzare il Regolamento EMIR, e la sua applicazione in Italia, evidenziando l'impatto della nuova normativa sugli intermediari e sulle controparti non finanziarie che operano in derivati, alla luce delle molte incertezze interpretative del Regolamento EMIR, delle principali implicazioni della normativa e delle problematiche ancora aperte. La trattazione continua con l'applicazione della normativa in una realtà aziendale multinazionale (Ermenegildo Zegna Holditalia S.p.A.) e sui risvolti operativi, tecnici e gestionali di una soluzione aziendale per il controllo ed il reporting dei contratti derivati in compliance con la normativa EMIR.File | Dimensione | Formato | |
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