Parkinson's disease (PD) is a neurodegenerative disease characterized by motor and non-motor symptoms, including sleep disorders. The etiopathogenesis of sleep disorders in PD is multifactorial: neurodegeneration and alteration of neurotransmitter systems involved in the regulation of the sleep-wake cycle, nocturnal motor symptoms, motor fluctuations and dyskinesias induced by therapy and drug therapy itself can contribute to alter nocturnal sleep of parkinsonian patients. Sleep disorders are frequent in all phases of PD, but in particular in the advanced stage, where they represent one of the main factors that negatively impact the quality of life. As the disease progresses, patients who develop disabling motor complications with oral drug therapy may be considered for advanced stage PD therapies, such as Deep Brain Stimulation (DBS) or continuous intestinal levodopa / carbidopa infusion (LCIG) that allow to significantly improve motor complications. Far less known is the effect of these therapeutic strategies on non-motor symptoms and sleep disorders in particular. This study looked at the long-term effects of advanced-stage therapies on nighttime sleep quality and daytime sleepiness using the PDSS-2 (Parkinson Disease Sleep Scale - 2), a validated questionnaire for nighttime sleep quality in PD and ESS (Epworth Sleepiness scale) for daytime sleepiness, on patients in three different treatment groups: 1) medical treatment (22 patients), DBS (30 patients) and LCIG (28 patients) for a mean time of 2.9 ± 0.8 years. The analysis showed that only DBS ensures a significant and lasting improvement in sleep quality; continuous infusion therapy with LCIG leads to an initial improvement in sleep quality which, however, is not maintained in the long term; while in patients treated exclusively with drug therapy, there is a slight worsening of sleep quality over time, although the differences do not reach statistical significance. The evaluation of excessive daytime sleepiness through the ESS questionnaire did not reveal significant differences in the three treatment groups. The results obtained offer a significant contribution to improve the decision making on the choice of therapy for the treatment of advanced phase Parkinson's disease, with reference to sleep disorders which represent one of the most significant non-motor symptoms impacting the quality of life in this category of patients.

La malattia di Parkinson (MP) è una malattia neurodegenerativa che si manifesta con un quadro sintomatologico complesso con la coesistenza di sintomi motori e sintomi non motori, tra cui i disturbi del sonno. L’eziopatogenesi dei disturbi del sonno nella MP è multifattoriale: la neurodegenerazione e l’alterazione di sistemi neurotrasmettitoriali coinvolti nella regolazione del ciclo sonno-veglia, i sintomi motori notturni, le fluttuazioni motorie e le discinesie indotte dalla terapia e la terapia farmacologica stessa possono contribuire ad alterare il sonno notturno del paziente parkinsoniano. I disturbi del sonno sono frequenti in tutte le fasi della MP ma in particolare nella fase avanzata rappresentano uno dei principali fattori che condizionano negativamente la qualità di vita dei pazienti. Con il progredire della malattia, i pazienti che sviluppano complicanze motorie invalidanti con la terapia farmacologica orale possono essere considerati per le terapie della fase avanzata della MP, quali la Deep Brain Stimulation (DBS) o l’infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa (LCIG) che consentono di migliorare significativamente le complicanze motorie. Assai meno conosciuto è l’effetto di tali strategie terapeutiche sulla sintomatologia non motoria e sui disturbi del sonno in particolare. Lo studio ha esaminato gli effetti a lungo termine delle terapie della fase avanzata sulla qualità del sonno notturno e la sonnolenza diurna. Mediante i questionari validati PDSS-2 (Parkinson Disease Sleep Scale – 2) per la qualità del sonno notturno e ESS (Epworth Sleepiness scale) per la sonnolenza diurna, sono stati confrontati tre gruppi di pazienti trattati con terapia farmacologica (22 pazienti), DBS (30 pazienti) e LCIG (28 pazienti) per un tempo medio di 2,9 ±0,8 anni. L’analisi ha evidenziato che solo la DBS assicura un miglioramento significativo e duraturo della qualità del sonno; la terapia infusionale continua con LCIG comporta un iniziale miglioramento della qualità del sonno che, tuttavia, non si mantiene a lungo termine; mentre nei pazienti trattati esclusivamente con terapia farmacologica, si evidenzia un lieve peggioramento della qualità del sonno nel tempo, sebbene le differenze non raggiungano la significatività statistica. La valutazione dell’eccessiva sonnolenza diurna attraverso il questionario ESS non ha evidenziato differenze significative nei tre gruppi di trattamento. I risultati ottenuti in questo studio potranno contribuire significativamente alla migliore definizione della scelta della terapia della fase avanzata della Malattia di Parkinson, in riferimento ai disturbi del sonno che costituiscono uno dei sintomi non motori di maggiore rilievo per la qualità di vita in questi pazienti.

La qualità del sonno nella malattia di Parkinson: studio di confronto sulle terapie della fase avanzata

BORGETTO, ROBERTA
2020/2021

Abstract

La malattia di Parkinson (MP) è una malattia neurodegenerativa che si manifesta con un quadro sintomatologico complesso con la coesistenza di sintomi motori e sintomi non motori, tra cui i disturbi del sonno. L’eziopatogenesi dei disturbi del sonno nella MP è multifattoriale: la neurodegenerazione e l’alterazione di sistemi neurotrasmettitoriali coinvolti nella regolazione del ciclo sonno-veglia, i sintomi motori notturni, le fluttuazioni motorie e le discinesie indotte dalla terapia e la terapia farmacologica stessa possono contribuire ad alterare il sonno notturno del paziente parkinsoniano. I disturbi del sonno sono frequenti in tutte le fasi della MP ma in particolare nella fase avanzata rappresentano uno dei principali fattori che condizionano negativamente la qualità di vita dei pazienti. Con il progredire della malattia, i pazienti che sviluppano complicanze motorie invalidanti con la terapia farmacologica orale possono essere considerati per le terapie della fase avanzata della MP, quali la Deep Brain Stimulation (DBS) o l’infusione intestinale continua di levodopa/carbidopa (LCIG) che consentono di migliorare significativamente le complicanze motorie. Assai meno conosciuto è l’effetto di tali strategie terapeutiche sulla sintomatologia non motoria e sui disturbi del sonno in particolare. Lo studio ha esaminato gli effetti a lungo termine delle terapie della fase avanzata sulla qualità del sonno notturno e la sonnolenza diurna. Mediante i questionari validati PDSS-2 (Parkinson Disease Sleep Scale – 2) per la qualità del sonno notturno e ESS (Epworth Sleepiness scale) per la sonnolenza diurna, sono stati confrontati tre gruppi di pazienti trattati con terapia farmacologica (22 pazienti), DBS (30 pazienti) e LCIG (28 pazienti) per un tempo medio di 2,9 ±0,8 anni. L’analisi ha evidenziato che solo la DBS assicura un miglioramento significativo e duraturo della qualità del sonno; la terapia infusionale continua con LCIG comporta un iniziale miglioramento della qualità del sonno che, tuttavia, non si mantiene a lungo termine; mentre nei pazienti trattati esclusivamente con terapia farmacologica, si evidenzia un lieve peggioramento della qualità del sonno nel tempo, sebbene le differenze non raggiungano la significatività statistica. La valutazione dell’eccessiva sonnolenza diurna attraverso il questionario ESS non ha evidenziato differenze significative nei tre gruppi di trattamento. I risultati ottenuti in questo studio potranno contribuire significativamente alla migliore definizione della scelta della terapia della fase avanzata della Malattia di Parkinson, in riferimento ai disturbi del sonno che costituiscono uno dei sintomi non motori di maggiore rilievo per la qualità di vita in questi pazienti.
Sleep quality in Parkinson disease: a comparison between advanced therapies
Parkinson's disease (PD) is a neurodegenerative disease characterized by motor and non-motor symptoms, including sleep disorders. The etiopathogenesis of sleep disorders in PD is multifactorial: neurodegeneration and alteration of neurotransmitter systems involved in the regulation of the sleep-wake cycle, nocturnal motor symptoms, motor fluctuations and dyskinesias induced by therapy and drug therapy itself can contribute to alter nocturnal sleep of parkinsonian patients. Sleep disorders are frequent in all phases of PD, but in particular in the advanced stage, where they represent one of the main factors that negatively impact the quality of life. As the disease progresses, patients who develop disabling motor complications with oral drug therapy may be considered for advanced stage PD therapies, such as Deep Brain Stimulation (DBS) or continuous intestinal levodopa / carbidopa infusion (LCIG) that allow to significantly improve motor complications. Far less known is the effect of these therapeutic strategies on non-motor symptoms and sleep disorders in particular. This study looked at the long-term effects of advanced-stage therapies on nighttime sleep quality and daytime sleepiness using the PDSS-2 (Parkinson Disease Sleep Scale - 2), a validated questionnaire for nighttime sleep quality in PD and ESS (Epworth Sleepiness scale) for daytime sleepiness, on patients in three different treatment groups: 1) medical treatment (22 patients), DBS (30 patients) and LCIG (28 patients) for a mean time of 2.9 ± 0.8 years. The analysis showed that only DBS ensures a significant and lasting improvement in sleep quality; continuous infusion therapy with LCIG leads to an initial improvement in sleep quality which, however, is not maintained in the long term; while in patients treated exclusively with drug therapy, there is a slight worsening of sleep quality over time, although the differences do not reach statistical significance. The evaluation of excessive daytime sleepiness through the ESS questionnaire did not reveal significant differences in the three treatment groups. The results obtained offer a significant contribution to improve the decision making on the choice of therapy for the treatment of advanced phase Parkinson's disease, with reference to sleep disorders which represent one of the most significant non-motor symptoms impacting the quality of life in this category of patients.
RAINERO, INNOCENZO
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