Si è indagata la validità incrementale di diversi test (MMPI-2-RF; FIT; IOP-29; IOP-M) per la rilevazione della simulazione di mTBI in un campione di maschi italiani (N=48) di cui più del 70% rugbysti, o conoscenti di questi, che hanno avuto esperienza diretta o indiretta di mTBI. Il campione è stato suddiviso in 3 gruppi: Simulatori senza trauma (S)(N=20), simulatori con trauma (ST)(N=20) e onesti traumatizzati (OT)(N=8). Il primo gruppo (S) era composto da simulatori che non hanno mai esperito un trauma cranico nella loro vita, il secondo (ST) era composto da simulatori che hanno esperito un trauma cranico nel corso della loro vita (>12 mesi dalla somministrazione) e il terzo (OT) da non simulatori che hanno subito un trauma cranico nell'ultimo anno (<12 mesi dalla somministrazione). Si è indagato se tra S e ST ci fosse una differenza di performance nella simulazione di mTBI. Non sono state rilevate differenze statisticamente significative tra S e ST. In generale le sensibilità rilevate in questo studio sono molto più basse dei dati riportati in letteratura, suggerendo che forse l'esperienza diretta, ma anche indiretta di mTBI può migliorare la performance di simulazione dello stesso. Si è rilevata la massima specificità per quanto riguarda il campione di onesti (OT). Gli indici che hanno prodotto singolarmente le più alte sensibilità sono stati IOP-29 FDS, IOP-M e RBS. Il valore di sensibilità congiunta più alto, è stato trovato per la combinazione IOP-29 FDS e IOP-M confermando in parte l'efficacia di questa combinazione (SVT+PVT) per la valutazione di simulazione di mTBI.
Aver esperito un trauma cranico lieve migliora la simulazione dello stesso? Uno studio di simulazione.
DEL DUCA, ALBERTO
2021/2022
Abstract
Si è indagata la validità incrementale di diversi test (MMPI-2-RF; FIT; IOP-29; IOP-M) per la rilevazione della simulazione di mTBI in un campione di maschi italiani (N=48) di cui più del 70% rugbysti, o conoscenti di questi, che hanno avuto esperienza diretta o indiretta di mTBI. Il campione è stato suddiviso in 3 gruppi: Simulatori senza trauma (S)(N=20), simulatori con trauma (ST)(N=20) e onesti traumatizzati (OT)(N=8). Il primo gruppo (S) era composto da simulatori che non hanno mai esperito un trauma cranico nella loro vita, il secondo (ST) era composto da simulatori che hanno esperito un trauma cranico nel corso della loro vita (>12 mesi dalla somministrazione) e il terzo (OT) da non simulatori che hanno subito un trauma cranico nell'ultimo anno (<12 mesi dalla somministrazione). Si è indagato se tra S e ST ci fosse una differenza di performance nella simulazione di mTBI. Non sono state rilevate differenze statisticamente significative tra S e ST. In generale le sensibilità rilevate in questo studio sono molto più basse dei dati riportati in letteratura, suggerendo che forse l'esperienza diretta, ma anche indiretta di mTBI può migliorare la performance di simulazione dello stesso. Si è rilevata la massima specificità per quanto riguarda il campione di onesti (OT). Gli indici che hanno prodotto singolarmente le più alte sensibilità sono stati IOP-29 FDS, IOP-M e RBS. Il valore di sensibilità congiunta più alto, è stato trovato per la combinazione IOP-29 FDS e IOP-M confermando in parte l'efficacia di questa combinazione (SVT+PVT) per la valutazione di simulazione di mTBI.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/68599