The final paper aims to deepen the dynamics characteristic of the transition to adulthood by young people with intellectual disabilities, investigating the difficulties related to "after us" and the gap between laws and reality. The current situation in the West with regard to disability presents a legislative framework rich in avant-garde content and aimed at supporting and accompanying young adults with medium-mild intellectual disabilities towards their autonomy. This legal and formal framework, however, clashes with a distinctly different reality, in which people with disabilities live passively, unable to bring out their aspirations and often abandoned to the sole support of the family. The testimonies of parents and children with intellectual disabilities, collected through interviews, confirm what has already been described in the literature. There are undoubtedly many factors that contribute to the well-being and balance of these individuals, and none of them should be overlooked. It is necessary to work as a team at the center of which listening to children with disabilities, their aspirations and potential, planning in the "during us" a rich future at a social and experiential level. Despite the new paradigm of rights enshrined in the UN Convention and the laws in favor of the inclusion of disabled children, the reality still seems tortuous: the path to an active planning is still long, but without doubt the listening and the promotion of participation are the basis from which to build a future that can be based on the identity and subjectivity that every child with intellectual disabilities will conquer. In addition, psychological support plays a key role in ensuring well-being. It has been shown that psychoanalysis can make a contribution to the clinical situations of children with intellectual disabilities, as stated by Korff-Sausse (in RNDI, 2019, p.185): the psychoanalyst makes room for subjectivity and refuses to reduce the person to his handicap, considering not only what the patient can not do, but valuing what he can do now or will in future.

L’elaborato finale si propone di approfondire le dinamiche caratteristiche della transizione all’età adulta da parte di giovani con disabilità intellettiva, indagando le difficoltà legate al “dopo di noi” e al divario tra leggi e realtà. L’attuale situazione occidentale, in merito all’handicap presenta una cornice legislativa ricca di contenuti avanguardistici e volti al sostegno e all’accompagnamento dei giovani adulti con disabilità intellettiva medio-lieve verso la loro autonomia. Questo quadro giuridico e formale si scontra, però, con una realtà nettamente diversa, nella quale i soggetti con disabilità vivono passivamente, impossibilitati a far emergere le loro aspirazioni e spesso abbandonati al solo supporto familiare. Le testimonianze di genitori e ragazzi con disabilità intellettiva, raccolte tramite interviste, confermano quanto già descritto in letteratura. Le interviste hanno coinvolto 6 genitori e 8 ragazzi e sono state analizzate tramite il programma per l’analisi dei testi T-LAB 7.3. Senza dubbio i fattori che concorrono al benessere e all’equilibrio di questi individui sono molteplici e nessuno di essi va trascurato. È necessario un lavoro di equipe al centro del quale porre l’ascolto dei ragazzi con disabilità, delle loro aspirazioni e potenzialità, progettando nel “durante noi” un futuro ricco a livello sociale ed esperienziale. Nonostante il nuovo paradigma dei diritti sancito dalla Convenzione ONU e le leggi in favore dell’inclusione dei ragazzi disabili, la realtà appare ancora tortuosa: il cammino verso una progettualità attiva è ancora lungo, ma senza dubbio l’ascolto e la promozione della partecipazione sono le basi dalle quali partire per costruire un futuro che possa essere imbastito sull’identità e la soggettività che ogni ragazzo con disabilità intellettiva arriverà a conquistare. Inoltre, un ruolo fondamentale a garanzia del benessere è rivestito dal supporto psicologico. È stato dimostrato che la psicoanalisi può dare un contributo alle situazioni cliniche dei ragazzi con disabilità intellettiva, come affermato da Korff-Sausse (in RNDI, 2019, p.185): lo psicoanalista fa posto alla soggettività e rifiuta di ridurre la persona al suo handicap, considerando non solo ciò che il paziente non può fare, ma valorizzando ciò che invece può o potrà fare.

La difficile transizione all'età adulta nei giovani con disabilità intellettiva. Il supporto psicologico come strumento per sostenere i progetti di vita indipendente, nel divario tra orizzonte legislativo e realtà.

GIUFFRIDA, GEMMA
2021/2022

Abstract

L’elaborato finale si propone di approfondire le dinamiche caratteristiche della transizione all’età adulta da parte di giovani con disabilità intellettiva, indagando le difficoltà legate al “dopo di noi” e al divario tra leggi e realtà. L’attuale situazione occidentale, in merito all’handicap presenta una cornice legislativa ricca di contenuti avanguardistici e volti al sostegno e all’accompagnamento dei giovani adulti con disabilità intellettiva medio-lieve verso la loro autonomia. Questo quadro giuridico e formale si scontra, però, con una realtà nettamente diversa, nella quale i soggetti con disabilità vivono passivamente, impossibilitati a far emergere le loro aspirazioni e spesso abbandonati al solo supporto familiare. Le testimonianze di genitori e ragazzi con disabilità intellettiva, raccolte tramite interviste, confermano quanto già descritto in letteratura. Le interviste hanno coinvolto 6 genitori e 8 ragazzi e sono state analizzate tramite il programma per l’analisi dei testi T-LAB 7.3. Senza dubbio i fattori che concorrono al benessere e all’equilibrio di questi individui sono molteplici e nessuno di essi va trascurato. È necessario un lavoro di equipe al centro del quale porre l’ascolto dei ragazzi con disabilità, delle loro aspirazioni e potenzialità, progettando nel “durante noi” un futuro ricco a livello sociale ed esperienziale. Nonostante il nuovo paradigma dei diritti sancito dalla Convenzione ONU e le leggi in favore dell’inclusione dei ragazzi disabili, la realtà appare ancora tortuosa: il cammino verso una progettualità attiva è ancora lungo, ma senza dubbio l’ascolto e la promozione della partecipazione sono le basi dalle quali partire per costruire un futuro che possa essere imbastito sull’identità e la soggettività che ogni ragazzo con disabilità intellettiva arriverà a conquistare. Inoltre, un ruolo fondamentale a garanzia del benessere è rivestito dal supporto psicologico. È stato dimostrato che la psicoanalisi può dare un contributo alle situazioni cliniche dei ragazzi con disabilità intellettiva, come affermato da Korff-Sausse (in RNDI, 2019, p.185): lo psicoanalista fa posto alla soggettività e rifiuta di ridurre la persona al suo handicap, considerando non solo ciò che il paziente non può fare, ma valorizzando ciò che invece può o potrà fare.
ITA
The final paper aims to deepen the dynamics characteristic of the transition to adulthood by young people with intellectual disabilities, investigating the difficulties related to "after us" and the gap between laws and reality. The current situation in the West with regard to disability presents a legislative framework rich in avant-garde content and aimed at supporting and accompanying young adults with medium-mild intellectual disabilities towards their autonomy. This legal and formal framework, however, clashes with a distinctly different reality, in which people with disabilities live passively, unable to bring out their aspirations and often abandoned to the sole support of the family. The testimonies of parents and children with intellectual disabilities, collected through interviews, confirm what has already been described in the literature. There are undoubtedly many factors that contribute to the well-being and balance of these individuals, and none of them should be overlooked. It is necessary to work as a team at the center of which listening to children with disabilities, their aspirations and potential, planning in the "during us" a rich future at a social and experiential level. Despite the new paradigm of rights enshrined in the UN Convention and the laws in favor of the inclusion of disabled children, the reality still seems tortuous: the path to an active planning is still long, but without doubt the listening and the promotion of participation are the basis from which to build a future that can be based on the identity and subjectivity that every child with intellectual disabilities will conquer. In addition, psychological support plays a key role in ensuring well-being. It has been shown that psychoanalysis can make a contribution to the clinical situations of children with intellectual disabilities, as stated by Korff-Sausse (in RNDI, 2019, p.185): the psychoanalyst makes room for subjectivity and refuses to reduce the person to his handicap, considering not only what the patient can not do, but valuing what he can do now or will in future.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
864986_tesigiuffridagemma.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.53 MB
Formato Adobe PDF
1.53 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/68585