Il fenomeno della vittimizzazione secondaria ha iniziato ad attirare l’attenzione degli esperti solo nel corso degli ultimi anni, soprattutto grazie agli studi di vittimologia, in seguito ad un cambiamento della posizione della vittima all’interno del contesto giudiziario. Una serie di normative a livello sovranazionale hanno spinto di conseguenza l’ordinamento penale italiano ad effettuare delle modifiche e ad adattarsi ai nuovi principi. Nonostante questo, ancora oggi, in parte, quella delle vittime è una realtà che viene per lo più considerata solo in relazione al risarcimento del danno, senza tener conto delle possibili conseguenze stressanti che potrebbero insorgere dall’incontro con figure non formate e pratiche inadeguate possano. In quest’ottica l’obiettivo di questo lavoro di tesi è affrontare la tematica della vittimizzazione secondaria con un approfondimento nei confronti dei casi in cui sono coinvolte donne vittime di violenza domestica e sessuale poiché, purtroppo, attualmente in Italia si tratta di una categoria di vittime che deve subire ancora il peso di pregiudizi e stereotipi che entrano nelle aule di tribunale e interferiscono con le pratiche e le decisioni giudiziarie. Il capitolo iniziale di questo elaborato introduce il tema della violenza di genere nelle forme in cui si manifesta, analizzando i dati statistici in relazione al fenomeno e approfondendo il concetto di violenza sessuale e domestica. Nel secondo capitolo si introduce un excursus teorico del concetto di “trauma psicologico”, partendo dalla definizione e dalla genesi del termine, fino ad arrivare ad un’analisi scientifica del concetto di vittima nell’ottica vittimologica. È stato poi introdotto il tema della vittimizzazione, come conseguenza derivante da un fatto sofferente, partendo da una distinzione basilare tra vittimizzazione primaria e vittimizzazione secondaria per poi portare avanti un’analisi del fenomeno della vittimizzazione secondaria e degli scenari ad essa connessi, delle situazioni che possono provocarla e delle caratteristiche principali che la contraddistinguono, i fattori di rischio e le conseguenze psicologiche che ne derivano. Il focus è stato poi spostato sulla vittimizzazione secondaria sperimentata da vittime di reati a sfondo sessuale e di violenza domestica. Nel terzo capitolo invece l’attenzione si sposta più sul piano giuridico, poiché si procede con l’analisi della posizione della vittima nel processo penale sia nel quadro europeo che nel quadro italiano, successivamente, si entra vittime di reato. Si esamina poi il ruolo centrale avuto dalla CEDU in tema di vittimizzazione secondaria, citando una famosa pronuncia con cui è stata condannata l’Italia per stereotipi sessisti. Il quarto capitolo è dedicato infine interamente alla vittimizzazione istituzionale, partendo da una considerazione generale sugli stereotipi e i pregiudizi di genere che vanno ad interessare la decisione giuridica. Si osservano poi le conclusioni cui è arrivata la Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e infine vengono analizzate una serie di sentenze, mediaticamente diffuse, considerate emblematiche per la tematica della vittimizzazione e colpevolizzazione della vittima. Si termina con una parte conclusiva in cui si analizzano criticamente i contenuti rilevati e vengono raccolti spunti di riflessione.
La vittimizzazione secondaria nell'iter processuale: un'analisi del fenomeno nei casi di violenza sessuale e domestica contro le donne.
PAOLOCCI, LUCREZIA
2020/2021
Abstract
Il fenomeno della vittimizzazione secondaria ha iniziato ad attirare l’attenzione degli esperti solo nel corso degli ultimi anni, soprattutto grazie agli studi di vittimologia, in seguito ad un cambiamento della posizione della vittima all’interno del contesto giudiziario. Una serie di normative a livello sovranazionale hanno spinto di conseguenza l’ordinamento penale italiano ad effettuare delle modifiche e ad adattarsi ai nuovi principi. Nonostante questo, ancora oggi, in parte, quella delle vittime è una realtà che viene per lo più considerata solo in relazione al risarcimento del danno, senza tener conto delle possibili conseguenze stressanti che potrebbero insorgere dall’incontro con figure non formate e pratiche inadeguate possano. In quest’ottica l’obiettivo di questo lavoro di tesi è affrontare la tematica della vittimizzazione secondaria con un approfondimento nei confronti dei casi in cui sono coinvolte donne vittime di violenza domestica e sessuale poiché, purtroppo, attualmente in Italia si tratta di una categoria di vittime che deve subire ancora il peso di pregiudizi e stereotipi che entrano nelle aule di tribunale e interferiscono con le pratiche e le decisioni giudiziarie. Il capitolo iniziale di questo elaborato introduce il tema della violenza di genere nelle forme in cui si manifesta, analizzando i dati statistici in relazione al fenomeno e approfondendo il concetto di violenza sessuale e domestica. Nel secondo capitolo si introduce un excursus teorico del concetto di “trauma psicologico”, partendo dalla definizione e dalla genesi del termine, fino ad arrivare ad un’analisi scientifica del concetto di vittima nell’ottica vittimologica. È stato poi introdotto il tema della vittimizzazione, come conseguenza derivante da un fatto sofferente, partendo da una distinzione basilare tra vittimizzazione primaria e vittimizzazione secondaria per poi portare avanti un’analisi del fenomeno della vittimizzazione secondaria e degli scenari ad essa connessi, delle situazioni che possono provocarla e delle caratteristiche principali che la contraddistinguono, i fattori di rischio e le conseguenze psicologiche che ne derivano. Il focus è stato poi spostato sulla vittimizzazione secondaria sperimentata da vittime di reati a sfondo sessuale e di violenza domestica. Nel terzo capitolo invece l’attenzione si sposta più sul piano giuridico, poiché si procede con l’analisi della posizione della vittima nel processo penale sia nel quadro europeo che nel quadro italiano, successivamente, si entra vittime di reato. Si esamina poi il ruolo centrale avuto dalla CEDU in tema di vittimizzazione secondaria, citando una famosa pronuncia con cui è stata condannata l’Italia per stereotipi sessisti. Il quarto capitolo è dedicato infine interamente alla vittimizzazione istituzionale, partendo da una considerazione generale sugli stereotipi e i pregiudizi di genere che vanno ad interessare la decisione giuridica. Si osservano poi le conclusioni cui è arrivata la Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e infine vengono analizzate una serie di sentenze, mediaticamente diffuse, considerate emblematiche per la tematica della vittimizzazione e colpevolizzazione della vittima. Si termina con una parte conclusiva in cui si analizzano criticamente i contenuti rilevati e vengono raccolti spunti di riflessione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/68583