L’attività fisica in età adulta ed anziana ricopre un ruolo fondamentale nella nostra società in quanto è in grado di ridurre la fragilità, le malattie croniche e la sarcopenia associata ad esse. La popolazione mondiale va in contro ad un invecchiamento progressivo anno dopo anno, tanto che l’ISTAT [1] pensa che l’età media possa passare dagli attuali 44,9 a oltre 50 anni entro il 2065. Nonostante questa condizione sia ampiamente riconosciuta la grande maggioranza delle persone anziane non praticano attività fisica, inficiando così indirettamente sulla spesa pubblica sanitaria, e sulla propria qualità di vita. Lo scopo di questa Tesi di Laurea è quello di valutare se e quanto i soggetti sottoposti a un programma di attività fisica adattata migliorino le loro abilità nella forza, nell’equilibrio e nella resistenza, tutti makers di miglioramento delle ADL (Attività della vita quotidiana), IADL (Attività strumentali della vita quotidiana) e di diminuzione del rischio fragilità negli anziani. Per far ciò sono stati reclutati 36 Soggetti, 25 donne e 11 uomini, di età compresa tra i 60 e gli 85 anni e in buona salute. Al termine dei test, sulla base dei criteri di esclusione, ne sono stati presi in considerazione 29. I soggetti erano suddivisi in due gruppi. G1 (Gruppo 1) composto da 12 soggetti di 78.5±6.4 anni, di cui 9 donne e 3 uomini. Il G2 invece era composto da 17 soggetti, 12 donne e 5 uomini leggermente più giovani, di 68.4±6.3 anni di età. Sia il G1 che il G2 ha svolto gli allenamenti assegnati per il miglioramento delle componenti di equilibrio, forza e resistenza nell’arco di 8 settimane. A inizio percorso, come alla quarta e all’ottava settimana tutti i soggetti di entrambi i gruppi sono stati testati attraverso l’ Handgrip Test per la forza delle mani, il One Leg Stance Test per valutare l’equilibrio statico e il 2 Minutes Walking Test per valutarne la resistenza. I dati descrittivi riportati sono stati espressi come Media ± SD. Inoltre è stato utilizzato il Test di Wilcoxon tramite un software statistico (DATAtab), per misurare la significatività statistica dei valori e per entrambi i gruppi è stata calcolata p ≤ 0,05. Sia nel G1 che nel G2 sono migliorati i livelli Handgrip nella mano destra (G1: 21.7±10.2 - 22.9±10.1) (G2: 28.1±10.3 - 29,2±10,2) e nella mano sinistra (G1: 21.1±9.9 - 23.7±9.9) (G2: 25,4±9,9 - 27,6±9,8). Sono migliorati anche nel One Leg Stance Test nella gamba destra (G1: 8.1±17.6 - 9.7±17.6) (G2: 30,9±17,7 - 38,0±17,7) e nella gamba sinistra (G1: 3.8±15.2 - 7.5±15.1) (G2: 19,3±15,2 - 28,2±15,1) oltre che nel 2 Minutes Walking Test (G1: 134.5±30.6 - 144.7±29.8) (G2: 168,4±25,5 - 190,7±25,5) Dal Wilcoxon Test abbiamo ottenuto che tutti miglioramenti sono risultati statisticamente significativi tranne l’Hangrip Test della mano destra nel primo gruppo e il One Leg Stance Test nella gamba destra sempre nel primo gruppo. Sono stati inoltre paragonati i risultati dei test dei soggetti con i dati normativi presenti in bibliografia riscontrando un piazzamento generale al di sopra della media per quanto riguarda Handgrip, One Leg Stance e 2 Minutes Walking Test. Possiamo quindi affermare che in media i soggetti che hanno preso parte a questo esperimento, alla fine del protocollo di attività fisica adattata, hanno ridotto il loro rischio di fragilità, di sarcopenia secondaria e di malattie croniche, inoltre hanno migliorato il loro stato biopsicosociale e di fatto migliorato la propria qualità di vita.
Miglioramento della Qualità di Vita Attraverso l’Esercizio Fisico
FUCALE, MARCO
2021/2022
Abstract
L’attività fisica in età adulta ed anziana ricopre un ruolo fondamentale nella nostra società in quanto è in grado di ridurre la fragilità, le malattie croniche e la sarcopenia associata ad esse. La popolazione mondiale va in contro ad un invecchiamento progressivo anno dopo anno, tanto che l’ISTAT [1] pensa che l’età media possa passare dagli attuali 44,9 a oltre 50 anni entro il 2065. Nonostante questa condizione sia ampiamente riconosciuta la grande maggioranza delle persone anziane non praticano attività fisica, inficiando così indirettamente sulla spesa pubblica sanitaria, e sulla propria qualità di vita. Lo scopo di questa Tesi di Laurea è quello di valutare se e quanto i soggetti sottoposti a un programma di attività fisica adattata migliorino le loro abilità nella forza, nell’equilibrio e nella resistenza, tutti makers di miglioramento delle ADL (Attività della vita quotidiana), IADL (Attività strumentali della vita quotidiana) e di diminuzione del rischio fragilità negli anziani. Per far ciò sono stati reclutati 36 Soggetti, 25 donne e 11 uomini, di età compresa tra i 60 e gli 85 anni e in buona salute. Al termine dei test, sulla base dei criteri di esclusione, ne sono stati presi in considerazione 29. I soggetti erano suddivisi in due gruppi. G1 (Gruppo 1) composto da 12 soggetti di 78.5±6.4 anni, di cui 9 donne e 3 uomini. Il G2 invece era composto da 17 soggetti, 12 donne e 5 uomini leggermente più giovani, di 68.4±6.3 anni di età. Sia il G1 che il G2 ha svolto gli allenamenti assegnati per il miglioramento delle componenti di equilibrio, forza e resistenza nell’arco di 8 settimane. A inizio percorso, come alla quarta e all’ottava settimana tutti i soggetti di entrambi i gruppi sono stati testati attraverso l’ Handgrip Test per la forza delle mani, il One Leg Stance Test per valutare l’equilibrio statico e il 2 Minutes Walking Test per valutarne la resistenza. I dati descrittivi riportati sono stati espressi come Media ± SD. Inoltre è stato utilizzato il Test di Wilcoxon tramite un software statistico (DATAtab), per misurare la significatività statistica dei valori e per entrambi i gruppi è stata calcolata p ≤ 0,05. Sia nel G1 che nel G2 sono migliorati i livelli Handgrip nella mano destra (G1: 21.7±10.2 - 22.9±10.1) (G2: 28.1±10.3 - 29,2±10,2) e nella mano sinistra (G1: 21.1±9.9 - 23.7±9.9) (G2: 25,4±9,9 - 27,6±9,8). Sono migliorati anche nel One Leg Stance Test nella gamba destra (G1: 8.1±17.6 - 9.7±17.6) (G2: 30,9±17,7 - 38,0±17,7) e nella gamba sinistra (G1: 3.8±15.2 - 7.5±15.1) (G2: 19,3±15,2 - 28,2±15,1) oltre che nel 2 Minutes Walking Test (G1: 134.5±30.6 - 144.7±29.8) (G2: 168,4±25,5 - 190,7±25,5) Dal Wilcoxon Test abbiamo ottenuto che tutti miglioramenti sono risultati statisticamente significativi tranne l’Hangrip Test della mano destra nel primo gruppo e il One Leg Stance Test nella gamba destra sempre nel primo gruppo. Sono stati inoltre paragonati i risultati dei test dei soggetti con i dati normativi presenti in bibliografia riscontrando un piazzamento generale al di sopra della media per quanto riguarda Handgrip, One Leg Stance e 2 Minutes Walking Test. Possiamo quindi affermare che in media i soggetti che hanno preso parte a questo esperimento, alla fine del protocollo di attività fisica adattata, hanno ridotto il loro rischio di fragilità, di sarcopenia secondaria e di malattie croniche, inoltre hanno migliorato il loro stato biopsicosociale e di fatto migliorato la propria qualità di vita.File | Dimensione | Formato | |
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