Questo elaborato tratta delle strategie attuate dai Gruppi d'Azione Locale (GAL) nell'ambito della Programmazione Leader 2007-2013. I GAL individuati sono quelli presenti nelle Regioni del Nord Italia, accomunate dalla presenza dell'Arco Alpino. L'ambito sul quale ci si è focalizzati è infatti il territorio montano sul quale vengono realizzati i prodotti tipici di montagna. Per questa categoria è stata introdotta a livello europeo un'indicazione facoltativa di qualità, ¿prodotto di montagna¿ appunto, con l'articolo 31 del Regolamento n.1151/2012 ed il suo Regolamento Delegato n.665/2014 che ne costituisce il completamento. Scopo della normativa è quello di agevolare la comunicazione, da parte dei produttori, delle caratteristiche dei prodotti agricoli che conferiscono un valore aggiunto. L'obiettivo di questa trattazione è stato, quindi, quello di verificare le azioni svolte dai GAL sui territori montani (in termini di valorizzazione dei prodotti tipici, sviluppo locale, salvaguardia dell'ambiente) da un lato; individuare l'opinione dei produttori sull'utilità della suddetta dicitura dall'altro. A tal proposito ci si è concentrati sulla Regione Piemonte, somministrando due questionari: uno rivolto ai GAL della Regione per cogliere eventuali osservazioni sull'indicazione ¿prodotto di montagna¿, l'altro ai produttori appartenenti alla filiera lattiero-casearia, riuniti nell'Associazione Produttori Plaisentif (chiamato anche ¿formaggio delle viole¿, un tipico prodotto di nicchia realizzato in alpeggio in Alta val Chisone e Alta Val Susa). Dalle interviste sono emerse alcune considerazioni, dalle quali si sono potute trarre possibili prospettive per il futuro utilizzo dell'indicazione destinata ai prodotti montani.
Le strategie dei Gruppi d'Azione Locale. Osservazioni e prospettive per l'indicazione facoltativa di qualità "prodotto di montagna"
DECATALDO, SILVIA
2013/2014
Abstract
Questo elaborato tratta delle strategie attuate dai Gruppi d'Azione Locale (GAL) nell'ambito della Programmazione Leader 2007-2013. I GAL individuati sono quelli presenti nelle Regioni del Nord Italia, accomunate dalla presenza dell'Arco Alpino. L'ambito sul quale ci si è focalizzati è infatti il territorio montano sul quale vengono realizzati i prodotti tipici di montagna. Per questa categoria è stata introdotta a livello europeo un'indicazione facoltativa di qualità, ¿prodotto di montagna¿ appunto, con l'articolo 31 del Regolamento n.1151/2012 ed il suo Regolamento Delegato n.665/2014 che ne costituisce il completamento. Scopo della normativa è quello di agevolare la comunicazione, da parte dei produttori, delle caratteristiche dei prodotti agricoli che conferiscono un valore aggiunto. L'obiettivo di questa trattazione è stato, quindi, quello di verificare le azioni svolte dai GAL sui territori montani (in termini di valorizzazione dei prodotti tipici, sviluppo locale, salvaguardia dell'ambiente) da un lato; individuare l'opinione dei produttori sull'utilità della suddetta dicitura dall'altro. A tal proposito ci si è concentrati sulla Regione Piemonte, somministrando due questionari: uno rivolto ai GAL della Regione per cogliere eventuali osservazioni sull'indicazione ¿prodotto di montagna¿, l'altro ai produttori appartenenti alla filiera lattiero-casearia, riuniti nell'Associazione Produttori Plaisentif (chiamato anche ¿formaggio delle viole¿, un tipico prodotto di nicchia realizzato in alpeggio in Alta val Chisone e Alta Val Susa). Dalle interviste sono emerse alcune considerazioni, dalle quali si sono potute trarre possibili prospettive per il futuro utilizzo dell'indicazione destinata ai prodotti montani.File | Dimensione | Formato | |
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