This study reflects on freedom and the central role it plays in the context of the Russian emigration of 1922, concluding with a comparison based on the reappearance of this theme a century later. This research aims to answer questions related to the construction of identity through the intellectual work of émigré philosophers, addressing questions such as: Who are we? What did we leave behind? What does it mean to be a Russian philosopher in the 20th century? To achieve these objectives, the thesis highlights the historical context of 20th century Russia, focusing on the 1922 emigration. Then it delves into the philosophical thought of Nikolay Berdyaev (1874-1946), utilizing his major works along with secondary literature to critically analyze his philosophy. The conclusions of my work include a reflection on the significance of the philosopher’s role in an authoritarian and repressive environment, underlining the enduring relevance of freedom and creativity.
Questo studio esplora il concetto di libertà e il ruolo centrale che essa occupa nel contesto dell’emigrazione russa del 1922, proponendo in conclusione un confronto basato sul ripresentarsi di questo tema a distanza di un secolo. La ricerca affronta questioni relative alla costruzione dell’identità attraverso l’analisi del lavoro intellettuale dei filosofi emigrati, che si pongono interrogativi quali: Chi siamo? Cosa abbiamo lasciato? Cosa vuol dire essere filosofo russo nel XX secolo? In particolare, viene messo in evidenza il contesto storico dell’emigrazione del 1922. L’aspetto intellettuale della ricerca è incentrato sul pensiero filosofico dell’esule Nikolaj Berdjaev (1874-1946). Lo studio si avvale di alcune delle opere principali di Berdjaev, oltre a testi di letteratura secondaria, che consentono di analizzare criticamente il pensiero del filosofo in questione. Le conclusioni del lavoro offrono una riflessione sull’importanza del ruolo del filosofo in un contesto autoritario e repressivo, sottolineando l’attualità e la rilevanza del concetto di libertà.
Esilio e libertà: il pensiero di Berdjaev nell'emigrazione filosofica russa del 1922.
PIGNATARO, AGATA
2023/2024
Abstract
Questo studio esplora il concetto di libertà e il ruolo centrale che essa occupa nel contesto dell’emigrazione russa del 1922, proponendo in conclusione un confronto basato sul ripresentarsi di questo tema a distanza di un secolo. La ricerca affronta questioni relative alla costruzione dell’identità attraverso l’analisi del lavoro intellettuale dei filosofi emigrati, che si pongono interrogativi quali: Chi siamo? Cosa abbiamo lasciato? Cosa vuol dire essere filosofo russo nel XX secolo? In particolare, viene messo in evidenza il contesto storico dell’emigrazione del 1922. L’aspetto intellettuale della ricerca è incentrato sul pensiero filosofico dell’esule Nikolaj Berdjaev (1874-1946). Lo studio si avvale di alcune delle opere principali di Berdjaev, oltre a testi di letteratura secondaria, che consentono di analizzare criticamente il pensiero del filosofo in questione. Le conclusioni del lavoro offrono una riflessione sull’importanza del ruolo del filosofo in un contesto autoritario e repressivo, sottolineando l’attualità e la rilevanza del concetto di libertà.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/6834