Casale Monferrato is a small town located between Alessandria, Asti and Vercelli, in eastern Piedmont. The city became famous because of the presence of the Eternit factory, whose inauguration dates back to 1906. The small Piedmontese town, initially, gained fame and fortune from the presence of the factory, which turned it into the Italian capital for the production of Eternit, a particular fiber deriving from the mixture of cement and asbestos, which also gave the name to the well-known establishment. It is March 27th 1992 when, thanks to the law n.257, Italy definitively banned asbestos. Thanks to research carried out over the years it was possible to ascertain the high toxicity of the fiber, which condemned many workers and families to death and Casale Monferrato to become a SIN (Contaminated Site of National Interest). The first chapter of the thesis focuses on the narration of the collective trauma that struck the inhabitants of Casale Monferrato and the consequences of the diagnosis of Pleural Mesothelioma, a cancer specifically caused by the inhalation of asbestos fibers. This disease spread endemically in the population, causing countless victims. In this part of the paper I also focus on the myths related to cancer and the social response towards the disease. The second chapter illustrates the BPG model implemented in Casale Monferrato thanks to the research group led by Prof. A. Granieri. The chapter is focused on the peculiarities of BPG, on the therapeutic nature of the group and on the characteristics of the group field. In the third chapter, thanks to the reading of the BPG’s transcripts , that was carried out between spring and summer of 2018, it was possible to understand which were the main anxieties that affected the patients and their caregivers and which functions of the therapeutic group could alleviate and contain these anxieties. Thanks to Bollas' theories it becomes possible to trace the difference between fate and destiny and therefore to understand the valuable contribution of the BPG in restoring the representation of the future, according to the limits imposed by the disease, in the revitalization of the desiring function and in the contact with the emotional sphere, frozen because of the trauma of the disease. Thanks to BPG, it becomes possible to revitalize the partecipant’s affective sphere and to get back in touch with emotions, learning to elaborate, symbolize and verbalize them. Because all of this this, a future imaginary can be reconstructed, an imaginary in which the partecipants can still express themeselves, despite the limits imposed by the disease, rediscovering the value of life and its meanings.
Casale Monferrato è una cittadina collocata tra Alessandria, Asti e Vercelli, nel Piemonte orientale. La città divenne presto famosa per la presenza della fabbrica Eternit, la cui inaugurazione è risalente al 1906. Il piccolo pese Piemontese, inizialmente, riuscì a trarre fama e fortuna dalla presenza della fabbrica, la quale lo trasformò nella capitale italiana per la produzione di eternit, una particolare fibra derivante dalla commistione di cemento e amianto, la quale conferì anche il nome al noto stabilimento. È il 27 Marzo del 1992 quando l’Italia, grazie alla legge n.257, mette definitivamente al bando l’amianto. Grazie alle ricerche effettuate nel corso degli anni fu infatti possibile constatare l’altissima tossicità della fibra, la quale condannò moltissimi lavoratori e famiglie alla morte e Casale Monferrato a divenire un SIN (Sito contaminato di Interesse Nazionale). Il primo capitolo del lavoro di tesi si incentra sulla narrazione del trauma collettivo che ha colpito gli abitanti di Casale Monferrato e sulle conseguenze della contrazione del Mesotelioma Pleurico, un cancro specificamente causato dall’inalazione delle fibre di amianto. Tale malattia si diffuse in maniera endemica nella popolazione, provocando innumerevoli vittime. In questa parte del lavoro ci si concentra anche sui miti legati al cancro e sulla risposta sociale verso la malattia. Il secondo capitolo illustra il modello del BPG implementato a Casale Monferrato grazie al gruppo di ricerca condotto dalla prof.ssa A. Granieri. In questa sede vengono analizzate le peculiarità del BPG per poi concentrarsi sulla terapeuticità del gruppo e sulle caratteristiche del campo gruppale. Nel terzo capitolo , grazie alla lettura dei trascritti del BPG realizzato tra la primavera e l’estate del 2018, è stato possibile cogliere quali fossero le principali angosce che animavano i pazienti e i loro caregivers e quali funzioni il gruppo terapeutico riuscisse a mettere in campo per lenire e contenere tali angosce. Grazie alle teorie di Bollas diviene possibile tracciare la differenza tra fato e destino e dunque cogliere il prezioso apporto del BPG nel ripristino della rappresentazione del futuro, alla luce dei limiti imposti dalla malattia, nella rivitalizzazione della funzione desiderante e nel ripristino del contatto con la propria sfera affettiva, congelata in seguito al trauma della malattia. Grazie al BPG diviene possibile rivitalizzare la propria sfera affettiva e riprendere contatto con le proprie emozioni, imparando a elaborarle, simbolizzarle e verbalizzarle. Alla luce di ciò diviene viene ricostruito un immaginario futuro entro il quale il proprio idioma possa ancora esprimersi , nonostante i limiti imposti dalla malattia, ritrovando il valore della vita e dei suoi significati.
Recuperare spazi per il futuro: i Brief Psychoanalytic Groups (BPG) per la presa in carico dei pazienti affetti da mesotelioma maligno e dei loro familiari nel sito contaminato di Casale Monferrato.
MOUNSABI, ASIA
2020/2021
Abstract
Casale Monferrato è una cittadina collocata tra Alessandria, Asti e Vercelli, nel Piemonte orientale. La città divenne presto famosa per la presenza della fabbrica Eternit, la cui inaugurazione è risalente al 1906. Il piccolo pese Piemontese, inizialmente, riuscì a trarre fama e fortuna dalla presenza della fabbrica, la quale lo trasformò nella capitale italiana per la produzione di eternit, una particolare fibra derivante dalla commistione di cemento e amianto, la quale conferì anche il nome al noto stabilimento. È il 27 Marzo del 1992 quando l’Italia, grazie alla legge n.257, mette definitivamente al bando l’amianto. Grazie alle ricerche effettuate nel corso degli anni fu infatti possibile constatare l’altissima tossicità della fibra, la quale condannò moltissimi lavoratori e famiglie alla morte e Casale Monferrato a divenire un SIN (Sito contaminato di Interesse Nazionale). Il primo capitolo del lavoro di tesi si incentra sulla narrazione del trauma collettivo che ha colpito gli abitanti di Casale Monferrato e sulle conseguenze della contrazione del Mesotelioma Pleurico, un cancro specificamente causato dall’inalazione delle fibre di amianto. Tale malattia si diffuse in maniera endemica nella popolazione, provocando innumerevoli vittime. In questa parte del lavoro ci si concentra anche sui miti legati al cancro e sulla risposta sociale verso la malattia. Il secondo capitolo illustra il modello del BPG implementato a Casale Monferrato grazie al gruppo di ricerca condotto dalla prof.ssa A. Granieri. In questa sede vengono analizzate le peculiarità del BPG per poi concentrarsi sulla terapeuticità del gruppo e sulle caratteristiche del campo gruppale. Nel terzo capitolo , grazie alla lettura dei trascritti del BPG realizzato tra la primavera e l’estate del 2018, è stato possibile cogliere quali fossero le principali angosce che animavano i pazienti e i loro caregivers e quali funzioni il gruppo terapeutico riuscisse a mettere in campo per lenire e contenere tali angosce. Grazie alle teorie di Bollas diviene possibile tracciare la differenza tra fato e destino e dunque cogliere il prezioso apporto del BPG nel ripristino della rappresentazione del futuro, alla luce dei limiti imposti dalla malattia, nella rivitalizzazione della funzione desiderante e nel ripristino del contatto con la propria sfera affettiva, congelata in seguito al trauma della malattia. Grazie al BPG diviene possibile rivitalizzare la propria sfera affettiva e riprendere contatto con le proprie emozioni, imparando a elaborarle, simbolizzarle e verbalizzarle. Alla luce di ciò diviene viene ricostruito un immaginario futuro entro il quale il proprio idioma possa ancora esprimersi , nonostante i limiti imposti dalla malattia, ritrovando il valore della vita e dei suoi significati.File | Dimensione | Formato | |
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