L’obiettivo della tesi proposta è di indagare, attraverso un approccio olistico, il valore prodotto dall’archivio d’artista nel contesto dell’arte moderna e contemporanea. Il tema dell’archivio d’artista, negli ultimi anni, sta acquisendo sempre maggior interesse da parte degli esperti per via della sua doppia valenza. Di fatti, tale ente ha una doppia capacità, sia quella di produrre valore culturale, preservando l’identità e la storia dell’artista, che quella di generare valore economico, grazie alla produzione di autentiche e all’archiviazione dell'opera d’arte. In quest’ottica la mia analisi è volta a comprendere le dinamiche dell’archivio d’artista visto come ente atto alla formazione, conservazione e valorizzazione del valore culturale ed economico. Si svilupperà attraverso la descrizione degli aspetti caratterizzanti della struttura dell’ente (input, output e outcome di gestione) e delle dinamiche del sistema di cui fa parte con il fine di comprendere quali sono i processi amministrativi e gestionali significativi. La tesi parte dallo studio di tre archivi d’artista operanti nel territorio nazionale: l’Archivio Piero Dorazio con sede a Milano, La Fondazione Giulio e Anna Paolini e l’Archivio Giorgio Griffa entrambi con sede a Torino. Gli archivi selezionati fanno capo ad artisti che hanno iniziato ad operare nel Novecento ma divergono per struttura e data di fondazione. Presso l’Archivio Piero Dorazio ho svolto attività di tirocinio durante il quale ho raccolto il materiale e le interviste al personale e ai collaboratori dell’ente. Il materiale prodotto è stato alla base della stesura di questo testo. Presso i due archivi torinesi ho realizzato delle interviste a figure di rilievo nella gestione come la Responsabile Archivi e Catalogo ragionato, Maddalena Disch, per la Fondazione Giulio e Anna Paolini e Giorgio Griffa, responsabile dell’Archivio Giorgio Griffa nonché figlio dell’artista. Queste interviste sono state fondamentali per il mio lavoro in quanto, grazie alla disponibilità dei soggetti intervistati, mi è stato possibile comprendere i meccanismi che guidano il processo di archiviazione dell’opera d’arte. Attraverso loro ho potuto rilevare quali sono le attività tipiche e le pratiche più comuni svolte dagli enti. Il materiale raccolto è servito a sviluppare un’analisi della filiera dell’archiviazione dell’opera, identificare i soggetti che la compongono, le relazioni e i processi che si sviluppano.

L’archivio d’artista: Analisi della filiera dell'autentica dell’opera d’arte

RIZZO, FEDERICA
2020/2021

Abstract

L’obiettivo della tesi proposta è di indagare, attraverso un approccio olistico, il valore prodotto dall’archivio d’artista nel contesto dell’arte moderna e contemporanea. Il tema dell’archivio d’artista, negli ultimi anni, sta acquisendo sempre maggior interesse da parte degli esperti per via della sua doppia valenza. Di fatti, tale ente ha una doppia capacità, sia quella di produrre valore culturale, preservando l’identità e la storia dell’artista, che quella di generare valore economico, grazie alla produzione di autentiche e all’archiviazione dell'opera d’arte. In quest’ottica la mia analisi è volta a comprendere le dinamiche dell’archivio d’artista visto come ente atto alla formazione, conservazione e valorizzazione del valore culturale ed economico. Si svilupperà attraverso la descrizione degli aspetti caratterizzanti della struttura dell’ente (input, output e outcome di gestione) e delle dinamiche del sistema di cui fa parte con il fine di comprendere quali sono i processi amministrativi e gestionali significativi. La tesi parte dallo studio di tre archivi d’artista operanti nel territorio nazionale: l’Archivio Piero Dorazio con sede a Milano, La Fondazione Giulio e Anna Paolini e l’Archivio Giorgio Griffa entrambi con sede a Torino. Gli archivi selezionati fanno capo ad artisti che hanno iniziato ad operare nel Novecento ma divergono per struttura e data di fondazione. Presso l’Archivio Piero Dorazio ho svolto attività di tirocinio durante il quale ho raccolto il materiale e le interviste al personale e ai collaboratori dell’ente. Il materiale prodotto è stato alla base della stesura di questo testo. Presso i due archivi torinesi ho realizzato delle interviste a figure di rilievo nella gestione come la Responsabile Archivi e Catalogo ragionato, Maddalena Disch, per la Fondazione Giulio e Anna Paolini e Giorgio Griffa, responsabile dell’Archivio Giorgio Griffa nonché figlio dell’artista. Queste interviste sono state fondamentali per il mio lavoro in quanto, grazie alla disponibilità dei soggetti intervistati, mi è stato possibile comprendere i meccanismi che guidano il processo di archiviazione dell’opera d’arte. Attraverso loro ho potuto rilevare quali sono le attività tipiche e le pratiche più comuni svolte dagli enti. Il materiale raccolto è servito a sviluppare un’analisi della filiera dell’archiviazione dell’opera, identificare i soggetti che la compongono, le relazioni e i processi che si sviluppano.
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