This thesis is an in-depth analysis of the evolution of gender equality in the European Union (EU) since 1957, the year the European Economic Community (EEC) was founded. It focuses on the crucial role of European institutions and the policies implemented to address gender inequalities, contextualizing the issue within the broader framework of social justice and economic progress. The introduction of the document highlights how gender equality is a fundamental principle recognized globally and a priority for the EU, especially within the framework of the United Nations’ 2030 Agenda for Sustainable Development. It emphasizes that, despite significant progress, gender disparities persist, requiring ongoing analysis and intervention. The first chapter of the thesis explores the history of gender equality in Europe, analyzing key treaties and policies that have influenced progress in this area. It offers an overview starting with the 1957 Treaty of Rome, which introduced the principle of equal pay, through to subsequent directives and regulations aimed at improving the conditions of women in the labor market. The thesis highlights the social movements and political pressures that accompanied these developments, underlining the role of organizations and advocacy groups. The second chapter focuses on the European institutions and their impact on gender equality. It presents the various EU bodies, such as the Parliament, the Commission, and the Council, and how each has contributed to promoting equality. Attention is also given to women’s lobbying efforts and the importance of adequate female representation in political decision-making and governance. In the third chapter, the effects of gender policies are examined, assessing their social, economic, and political impacts. The participation of women in the labor market is discussed, along with an analysis of employment gaps. Additionally, the impact of family policies and gender-based violence is examined, highlighting the need for a comprehensive and coordinated EU response to address these issues. The thesis concludes by arguing that gender equality is not just a matter of justice but also a necessity for social and economic progress. It underscores the importance of European policies in creating a more equitable and inclusive society capable of addressing current and future challenges.
Questa tesi è un’analisi approfondita dell'evoluzione della parità di genere nell'Unione Europea (UE) a partire dal 1957, anno di fondazione della Comunità Economica Europea (CEE). Essa si concentra sul ruolo cruciale delle istituzioni europee e delle politiche implementate per affrontare le disuguaglianze di genere, contestualizzando la questione all'interno del più ampio quadro della giustizia sociale e del progresso economico. L'introduzione del documento evidenzia come la parità di genere sia un principio fondamentale riconosciuto a livello globale e una priorità per l'UE, specialmente nell'ambito dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Si sottolinea che, nonostante i progressi significativi, le disparità di genere persistono, richiedendo una continua analisi e intervento. Il primo capitolo della tesi esplora la storia della parità di genere in Europa, analizzando i trattati fondamentali e le politiche che hanno influenzato il progresso in questo ambito. Si tratta di un excursus che parte dal Trattato di Roma del 1957, il quale introduce il principio di parità salariale, fino alle successive direttive e regolamenti che hanno cercato di migliorare le condizioni delle donne nel mercato del lavoro. La tesi mette in luce i movimenti sociali e le pressioni politiche che hanno accompagnato questi sviluppi, evidenziando il ruolo delle organizzazioni e dei gruppi di advocacy. Il secondo capitolo si concentra sulle istituzioni europee e il loro impatto sulla parità di genere. Vengono presentati i vari organi dell'UE, come il Parlamento, la Commissione e il Consiglio, e il modo in cui ciascuno di essi ha contribuito a promuovere l'uguaglianza. L'attenzione è rivolta anche al lobbying delle donne e all'importanza di avere una rappresentanza femminile adeguata nelle decisioni politiche e nella governance. Nel terzo capitolo, si esamina gli effetti delle politiche di genere, valutando gli impatti sociali, economici e politici. Viene discussa la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e l'analisi dei divari occupazionali. Inoltre, viene esaminato l'impatto delle politiche familiari e della violenza di genere, evidenziando la necessità di una risposta globale e coordinata da parte dell'UE per affrontare queste problematiche. La tesi si conclude sostenendo che la parità di genere non è solo una questione di giustizia, ma anche una necessità per il progresso sociale ed economico. Sottolinea l'importanza delle politiche europee nella creazione di una società più equa e inclusiva, capace di affrontare le sfide attuali e future.
Parità di genere in Europa. Storia, politiche e impatti sociali
CALVI, GRETA
2023/2024
Abstract
Questa tesi è un’analisi approfondita dell'evoluzione della parità di genere nell'Unione Europea (UE) a partire dal 1957, anno di fondazione della Comunità Economica Europea (CEE). Essa si concentra sul ruolo cruciale delle istituzioni europee e delle politiche implementate per affrontare le disuguaglianze di genere, contestualizzando la questione all'interno del più ampio quadro della giustizia sociale e del progresso economico. L'introduzione del documento evidenzia come la parità di genere sia un principio fondamentale riconosciuto a livello globale e una priorità per l'UE, specialmente nell'ambito dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Si sottolinea che, nonostante i progressi significativi, le disparità di genere persistono, richiedendo una continua analisi e intervento. Il primo capitolo della tesi esplora la storia della parità di genere in Europa, analizzando i trattati fondamentali e le politiche che hanno influenzato il progresso in questo ambito. Si tratta di un excursus che parte dal Trattato di Roma del 1957, il quale introduce il principio di parità salariale, fino alle successive direttive e regolamenti che hanno cercato di migliorare le condizioni delle donne nel mercato del lavoro. La tesi mette in luce i movimenti sociali e le pressioni politiche che hanno accompagnato questi sviluppi, evidenziando il ruolo delle organizzazioni e dei gruppi di advocacy. Il secondo capitolo si concentra sulle istituzioni europee e il loro impatto sulla parità di genere. Vengono presentati i vari organi dell'UE, come il Parlamento, la Commissione e il Consiglio, e il modo in cui ciascuno di essi ha contribuito a promuovere l'uguaglianza. L'attenzione è rivolta anche al lobbying delle donne e all'importanza di avere una rappresentanza femminile adeguata nelle decisioni politiche e nella governance. Nel terzo capitolo, si esamina gli effetti delle politiche di genere, valutando gli impatti sociali, economici e politici. Viene discussa la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e l'analisi dei divari occupazionali. Inoltre, viene esaminato l'impatto delle politiche familiari e della violenza di genere, evidenziando la necessità di una risposta globale e coordinata da parte dell'UE per affrontare queste problematiche. La tesi si conclude sostenendo che la parità di genere non è solo una questione di giustizia, ma anche una necessità per il progresso sociale ed economico. Sottolinea l'importanza delle politiche europee nella creazione di una società più equa e inclusiva, capace di affrontare le sfide attuali e future.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Questa tesi delinea l'evoluzione della parità di genere nell'Unione Europea (UE) fino ad arrivare al presente ed illustrando politiche ed impatti sulla società.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/6822