L’espansione geo-economica della Cina e delle sue imprese a livello internazionale

The 21st century marks the beginning of the Asian Dragon’s rise as a world political and economic power. Thanks to its ability to plan strategic policies with a long-term perspective, China has managed to assume an increasingly significant role in the global economy. Using infrastructural foreign direct investment, it has consolidated its presence in many areas of the globe lacking in financial capital, contributing to their development and increasing their debt. China has created new business outlets for its economy and, above all, appropriated strategic resources and assets when its debtors were unable to repay the huge loans it had provided. The paper is divided into six chapters. The first two parts are of a more general nature: in particular, the first chapter contains a brief historical examination, focusing on the most prominent political figures, from Mao Tse-Tung to Xi Jinping, who have brought about radical changes with their policies and reforms. This is followed by an overview of the decisive role the Chinese Communist Party plays within the Chinese economic-political system, the current economic development model, and the ideological and propaganda aspect of the Confucius Institutes. The third chapter contextualises the paper in the vast state of the art and defines its spatio-temporal location. It also deals with aspects of monetary policy and the topic of digital money with reference to China and recent developments. The fourth is about the infrastructural project of road, rail, energy and technological connectivity called the New Silk Road, dwelling on its aims and motivations, its structure articulated in the Silk Road Economic Belt and Maritime Silk Road Initiative, its extensions in the Arctic and space, and the US counteroffensive. The fifth deals with the phenomenon of debt-trap diplomacy concerning the Belt and Road Inititaive countries. In addition to its definition, cases are described as concrete examples. The last chapter focuses on strategic sectors such as technology and renewable resources that will play an increasingly important role in the Chinese economy and on the related issues of Taiwan, energy supply and the importance of rare earths in the pursuit of technological supremacy. China uses these strategic operations with the intention of subverting the current world geopolitical order and imposing its own by becoming the leader of that bloc of countries that do not follow the Western model.

Il XXI secolo segna l’inizio dell’ascesa del Dragone asiatico come potenza politica ed economica mondiale. Grazie alla propria capacità di pianificare le politiche strategiche in un’ottica di lungo periodo, la Cina è riuscita ad assumere un ruolo sempre più significativo nell’economia globale. Avvalendosi di investimenti diretti esteri infrastrutturali ha consolidato la propria presenza in molte aree del globo carenti di capitali finanziari contribuendo anche al loro sviluppo e incrementando il loro debito. In questo modo ha creato dei nuovi sbocchi commerciali per la propria economia e soprattutto si è appropriata di risorse e asset strategici, quando i propri debitori non erano in grado di restituire gli ingenti prestiti erogati. L’elaborato si articola in sei capitoli. Le prime due parti sono di carattere più generale: in particolare il primo capitolo contiene una breve disamina storica soffermandosi sulle figure politiche di maggior spicco, a partire da Mao Tse-Tung per arrivare a Xi Jinping, che hanno apportato con le loro politiche e riforme dei cambiamenti radicali. A seguire vi è un inquadramento sul ruolo determinante che il Partito unico svolge all’interno del sistema economico-politico cinese, sul modello di sviluppo economico vigente e sull’aspetto ideologico a propagandistico degli Istituti Confucio. Il terzo capitolo contestualizza l’elaborato nel vasto stato dell’arte e definisce la sua collocazione spazio-temporale. Inoltre tratta aspetti di politica monetaria e il tema della moneta digitale in riferimento alla Cina e ai recenti sviluppi. Nel quarto si parla ampiamente del progetto infrastrutturale di connettività stradale, ferroviaria, energetica e tecnologica, denominato la Nuova Via della Seta soffermandosi sulle sue finalità e motivazioni, sulla sua struttura articolata nella Silk Road Economic Belt e Maritime Silk Road Initiative, sui suoi ampliamenti nell’Artico e nello spazio e sulla controffensiva statunitense. Il quinto verte sul fenomeno della diplomazia della trappola del debito riguardante i Paesi aderenti al progetto della Belt and Road Inititaive. Oltre alla sua definizione vengono descritti dei casi in qualità di esempi concreti. L’ultimo capitolo si concentra invece su alcuni settori strategici come quello tecnologico e delle risorse rinnovabili che ricopriranno un ruolo sempre più importante per l’economia cinese e sulle annesse questioni di Taiwan, dell’approvvigionamento energetico e dell’importanza delle terre rare nel perseguimento della supremazia tecnologica. La Cina si avvale di queste operazioni strategiche con l’intento di sovvertire l’attuale ordine geopolitico mondiale e imporre il proprio divenendo leader di quel blocco di Paesi che non seguono il modello occidentale.