Questo lavoro riguarda i blocchi del tempio di el-Baḥrein, un’oasi del deserto occidentale egiziano, e si pone due obiettivi: L’elaborazione grafica dei blocchi iscritti e decorati con l’obiettivo di ricostruire parte dell’impianto decorativo del tempio. L’analisi paleografica e la catalogazione dei geroglifici iscritti sui blocchi calcarei secondo le basi del programma internazionale di paleografia dell’Institut français d’archéologie orientale du Caire. Le tavole vettoriali, realizzate mediante l’utilizzo del software Adobe Illustrator, hanno permesso di ricostruire alcune porzioni dell’impianto decorativo. È stato possibile comprovare alcune ipotesi ricostruttive, ma sono state anche formulate nuove ipotesi. È stato possibile ricostruire solo alcune delle scene presenti nel sacello tripartito, di cui è comunque chiara la natura dell’impianto decorativo. Altri frammenti appartengono, senza dubbio, a scene ormai perdute a causa dell’utilizzo che si fece dei blocchi in antico. Per la sezione paleografica di questo lavoro, sono stati analizzati sia i geroglifici di XXX dinastia (Nectanebo I, 380-362 a.C.) sia quelli del Periodo Tolemaico (Tolomeo II, 282-246 a.C.). I dati raccolti hanno permesso l’identificazione di almeno due varianti dello stesso segno.
I BLOCCHI DEL TEMPIO DI EL-BAḤREIN (EGITTO) elementi per uno studio paleografico e per la ricostruzione dell’impianto decorativo
TOSCANO, FELICIA
2021/2022
Abstract
Questo lavoro riguarda i blocchi del tempio di el-Baḥrein, un’oasi del deserto occidentale egiziano, e si pone due obiettivi: L’elaborazione grafica dei blocchi iscritti e decorati con l’obiettivo di ricostruire parte dell’impianto decorativo del tempio. L’analisi paleografica e la catalogazione dei geroglifici iscritti sui blocchi calcarei secondo le basi del programma internazionale di paleografia dell’Institut français d’archéologie orientale du Caire. Le tavole vettoriali, realizzate mediante l’utilizzo del software Adobe Illustrator, hanno permesso di ricostruire alcune porzioni dell’impianto decorativo. È stato possibile comprovare alcune ipotesi ricostruttive, ma sono state anche formulate nuove ipotesi. È stato possibile ricostruire solo alcune delle scene presenti nel sacello tripartito, di cui è comunque chiara la natura dell’impianto decorativo. Altri frammenti appartengono, senza dubbio, a scene ormai perdute a causa dell’utilizzo che si fece dei blocchi in antico. Per la sezione paleografica di questo lavoro, sono stati analizzati sia i geroglifici di XXX dinastia (Nectanebo I, 380-362 a.C.) sia quelli del Periodo Tolemaico (Tolomeo II, 282-246 a.C.). I dati raccolti hanno permesso l’identificazione di almeno due varianti dello stesso segno.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/67951