I fontanili ed il reticolo che generano possono svolgere importanti funzioni ecosistemiche ospitando habitat peculiari, che rappresentano importanti elementi di naturalità in territori agricoli fortemente antropizzati come quelli della pianura padana. Si tratta di habitat molto fragili perché esposti rispetto agli impatti derivanti dal cambiamento climatico in atto. I fontanili dell’area in esame sono, peraltro, importanti anche come fonti il sostentamento idrico dei comuni del territorio oggetto di studio. Questo lavoro si è occupato di effettuare un censimento dei fontanili nella pianura meridionale del torinese e uno studio idrochimico delle acque sotterranee per fornire alle amministrazioni locali dei dati per sviluppare norme di salvaguardia. In seguito alla consultazione di dati pregressi relativi all’ubicazione dei fontanili e le loro caratteristiche, sono stati effettuati dei sopralluoghi che hanno portato alla realizzazione di una carta dei fontanili rilevati nell’estate 2022. Il confronto tra questa cartografia e le cartografie precedenti evidenzia la scomparsa e l’assenza di acqua in molti fontanili a causa delle scarse precipitazioni che hanno reso l’anno 2022 eccezionalmente secco. Nella cartografia i fontanili ed il reticolo generato sono stati suddivisi in sistemi sulla base dell’identificazione dei principali collettori di deflusso. Per ottenere un quadro idrochimico e piezometrico della falda superficiale nell’area di studio sono state effettuate due campagne piezometriche e di campionamento delle acque sotterranee nell’estate 2022 (dal 22/08/2022 al 26/08/2022) e nell’autunno 2022 (dal 17/11/2022 al 09/12/2022). Dai dati di soggiacenza misurati nei pozzi si è potuto osservare che l’acquifero superficiale è caratterizzato da un livello piezometrico compreso tra i 243 e i 267 m s.l.m, con un innalzamento massimo di 1,67m dal periodo estivo a quello autunnale, e da un deflusso verso est. La soggiacenza è variabile tra i 2 e i 22 m dal P.C. Dai dati ottenuti tramite l’analisi chimica delle acque superficiali, sotterranee e dei fontanili è stato valutato l’andamento nello spazio di temperatura, conducibilità elettrolitica, pH e delle concentrazioni degli ioni principali. La conducibilità elettrolitica, il pH e le concentrazioni degli ioni bicarbonato, calcio magnesio e solfato risultano aumentare allontanandosi dai rilievi alpini, mentre le concentrazioni di ione cloruro e nitrato sembrano essere maggiori nel settore nord dell’area, caratterizzato da maggiori attività agricole. Sono stati inoltre realizzati i diagrammi di Piper e Schoeller di tutti i campioni analizzati, che individuano la loro facies idrochimica come bicarbonato-alcalino terrosa per quanto riguarda le acque sotterranee e di fontanile, e solfato clorurato-alcalino terrosa per quanto riguarda le acque superficiali. Le caratteristiche delle acque sono quindi state confrontate con quanto previsto dalle normative vigenti per gli standard per il consumo umano e agricolo. In quattro casi si siano rilevate concentrazioni di nitrati o nitriti oltre la soglia limite per la potabilità, mentre tutti i campioni risultano eccellenti per l’uso irriguo. Questi dati sono stati raccolti e presentati alle amministrazioni comunali dell’area di studio e ai rappresentanti di Città Metropolitana di Torino, con lo scopo di promuovere iniziative di recupero e valorizzazione dei fontanili anche tramite la partecipazione a bandi regionali per la riqualificazione del territorio.

Studio piezometrico e idrochimico della falda superficiale e censimento dei fontanili nella pianura torinese meridionale

FRANCO, FEDERICO EMANUEL
2021/2022

Abstract

I fontanili ed il reticolo che generano possono svolgere importanti funzioni ecosistemiche ospitando habitat peculiari, che rappresentano importanti elementi di naturalità in territori agricoli fortemente antropizzati come quelli della pianura padana. Si tratta di habitat molto fragili perché esposti rispetto agli impatti derivanti dal cambiamento climatico in atto. I fontanili dell’area in esame sono, peraltro, importanti anche come fonti il sostentamento idrico dei comuni del territorio oggetto di studio. Questo lavoro si è occupato di effettuare un censimento dei fontanili nella pianura meridionale del torinese e uno studio idrochimico delle acque sotterranee per fornire alle amministrazioni locali dei dati per sviluppare norme di salvaguardia. In seguito alla consultazione di dati pregressi relativi all’ubicazione dei fontanili e le loro caratteristiche, sono stati effettuati dei sopralluoghi che hanno portato alla realizzazione di una carta dei fontanili rilevati nell’estate 2022. Il confronto tra questa cartografia e le cartografie precedenti evidenzia la scomparsa e l’assenza di acqua in molti fontanili a causa delle scarse precipitazioni che hanno reso l’anno 2022 eccezionalmente secco. Nella cartografia i fontanili ed il reticolo generato sono stati suddivisi in sistemi sulla base dell’identificazione dei principali collettori di deflusso. Per ottenere un quadro idrochimico e piezometrico della falda superficiale nell’area di studio sono state effettuate due campagne piezometriche e di campionamento delle acque sotterranee nell’estate 2022 (dal 22/08/2022 al 26/08/2022) e nell’autunno 2022 (dal 17/11/2022 al 09/12/2022). Dai dati di soggiacenza misurati nei pozzi si è potuto osservare che l’acquifero superficiale è caratterizzato da un livello piezometrico compreso tra i 243 e i 267 m s.l.m, con un innalzamento massimo di 1,67m dal periodo estivo a quello autunnale, e da un deflusso verso est. La soggiacenza è variabile tra i 2 e i 22 m dal P.C. Dai dati ottenuti tramite l’analisi chimica delle acque superficiali, sotterranee e dei fontanili è stato valutato l’andamento nello spazio di temperatura, conducibilità elettrolitica, pH e delle concentrazioni degli ioni principali. La conducibilità elettrolitica, il pH e le concentrazioni degli ioni bicarbonato, calcio magnesio e solfato risultano aumentare allontanandosi dai rilievi alpini, mentre le concentrazioni di ione cloruro e nitrato sembrano essere maggiori nel settore nord dell’area, caratterizzato da maggiori attività agricole. Sono stati inoltre realizzati i diagrammi di Piper e Schoeller di tutti i campioni analizzati, che individuano la loro facies idrochimica come bicarbonato-alcalino terrosa per quanto riguarda le acque sotterranee e di fontanile, e solfato clorurato-alcalino terrosa per quanto riguarda le acque superficiali. Le caratteristiche delle acque sono quindi state confrontate con quanto previsto dalle normative vigenti per gli standard per il consumo umano e agricolo. In quattro casi si siano rilevate concentrazioni di nitrati o nitriti oltre la soglia limite per la potabilità, mentre tutti i campioni risultano eccellenti per l’uso irriguo. Questi dati sono stati raccolti e presentati alle amministrazioni comunali dell’area di studio e ai rappresentanti di Città Metropolitana di Torino, con lo scopo di promuovere iniziative di recupero e valorizzazione dei fontanili anche tramite la partecipazione a bandi regionali per la riqualificazione del territorio.
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