The increasing use of digital tools in the general population has led various scholars and researchers to investigate how the Internet can be used to commit crimes, including sexual ones. This dissertation examines the phenomenon of online sexual solicitation of female minors, who are the designated victims of these acts that violate the dignity and freedom of the person. In the first chapter, the literature on the phenomenon of online sexual solicitation is reported, highlighting its properties and the way in which it manifests itself as well as outlining some common characteristics of the perpetrators of these sexual offences. The second chapter investigates the discipline of victimology, especially forensic victimology, which studies the bio-psycho-social characteristics of victims, especially the ones that make them more vulnerable to abuse. In addition, the victim-dynamics of the event are considered, starting from the relationship with the offender, the role the victim takes in the abuse and the behaviours that minors may manifest when using the Internet, which could, unintentionally, facilitate an abusers’ approach. In the third chapter, the consequences that this type of crime can have on the life and psychological well-being of the victim are considered and some useful intervention practices are illustrated to promote change and mitigate the condition of emotional suffering that can arise due to the damaging event. In addition to the APA-certified intervention practices, the methodology of Digital Storytelling is illustrated: this method is mainly used in the pedagogical field, for educational and training purposes, nevertheless this dissertation has the intention to highlight its possible use in clinical and therapeutic contexts. Thanks to its characteristic attributes, this tool allows to generate life stories through electronic devices, which can be shared with a group of peers open to confrontation, dialogue, and mutual support. This method could lead to many advantages and benefits for the population of online crime victims as it can increase digital literacy and support the therapeutic processing of negative experiences, which can be facilitated thanks to the empathic sharing of one’s stories with those who have experienced similar conditions.

Il sempre maggiore utilizzo degli strumenti digitali nella popolazione generale ha portato vari studiosi e ricercatori ad indagare come Internet possa essere sfruttato al fine di commettere dei reati, anche di natura sessuale. Questa dissertazione prende in esame il fenomeno dell’adescamento sessuale in rete nei confronti di minori di sesso femminile, che sono le vittime designate di questi atti che ledono la dignità e la libertà della persona. Nel primo capitolo viene riportato quanto emerge nella letteratura rispetto al fenomeno dell’adescamento sessuale in rete, evidenziandone le sue proprietà e il modo in cui si manifesta e delineando alcune caratteristiche comuni negli autori di questi reati di natura sessuale; inoltre, sono esaminati i riferimenti normativi vigenti che operano a tutela dei minorenni e delle persone offese dal reato. Nel secondo capitolo, invece, viene indagata la disciplina della vittimologia, soprattutto forense, che si occupa di studiare le caratteristiche bio-psico-sociali della vittima, soprattutto quelle che la rendono più vulnerabile all’abuso. Si considera anche la vittimodinamica dell’evento, a partire dalla relazione con il reo, dal ruolo che la vittima assume nell’abuso e dai comportamenti che le minorenni possono adottare nell’utilizzo di Internet e che, involontariamente, possono facilitare il contatto da parte dell’abusante. Nel terzo capitolo sono prese in considerazione le conseguenze che questo tipo di reato può avere sulla vita e sul benessere psicologico della vittima e sono illustrate alcune pratiche di intervento utili per promuovere il cambiamento e mitigare la condizione di sofferenza emotiva che può insorgere a causa del danno subito. Oltre alle pratiche di intervento certificate dall’APA, viene illustrata la metodologia del Digital Storytelling, che viene sfruttata principalmente in ambito pedagogico, a fini didattici e formativi, e se ne ipotizza un utilizzo in ambito clinico e terapeutico. Grazie ai suoi attributi caratteristici, questo strumento permette di generare delle storie di vita attraverso dei dispositivi elettronici e di condividerle con un gruppo di pari, aperti all’ascolto e al supporto reciproco. I vantaggi che potrebbero derivarne per la popolazione di vittime di reati condotti online sono la maggiore alfabetizzazione digitale e l’elaborazione terapeutica dei vissuti negativi, anche grazie alla condivisione empatica degli stessi con chi ha esperito condizioni simili.

Adescamento sessuale in rete: le conseguenze psicopatologiche nelle vittime minorenni e prime ipotesi di trattamento. ​

GIORDA, ROWAN EMILY
2020/2021

Abstract

Il sempre maggiore utilizzo degli strumenti digitali nella popolazione generale ha portato vari studiosi e ricercatori ad indagare come Internet possa essere sfruttato al fine di commettere dei reati, anche di natura sessuale. Questa dissertazione prende in esame il fenomeno dell’adescamento sessuale in rete nei confronti di minori di sesso femminile, che sono le vittime designate di questi atti che ledono la dignità e la libertà della persona. Nel primo capitolo viene riportato quanto emerge nella letteratura rispetto al fenomeno dell’adescamento sessuale in rete, evidenziandone le sue proprietà e il modo in cui si manifesta e delineando alcune caratteristiche comuni negli autori di questi reati di natura sessuale; inoltre, sono esaminati i riferimenti normativi vigenti che operano a tutela dei minorenni e delle persone offese dal reato. Nel secondo capitolo, invece, viene indagata la disciplina della vittimologia, soprattutto forense, che si occupa di studiare le caratteristiche bio-psico-sociali della vittima, soprattutto quelle che la rendono più vulnerabile all’abuso. Si considera anche la vittimodinamica dell’evento, a partire dalla relazione con il reo, dal ruolo che la vittima assume nell’abuso e dai comportamenti che le minorenni possono adottare nell’utilizzo di Internet e che, involontariamente, possono facilitare il contatto da parte dell’abusante. Nel terzo capitolo sono prese in considerazione le conseguenze che questo tipo di reato può avere sulla vita e sul benessere psicologico della vittima e sono illustrate alcune pratiche di intervento utili per promuovere il cambiamento e mitigare la condizione di sofferenza emotiva che può insorgere a causa del danno subito. Oltre alle pratiche di intervento certificate dall’APA, viene illustrata la metodologia del Digital Storytelling, che viene sfruttata principalmente in ambito pedagogico, a fini didattici e formativi, e se ne ipotizza un utilizzo in ambito clinico e terapeutico. Grazie ai suoi attributi caratteristici, questo strumento permette di generare delle storie di vita attraverso dei dispositivi elettronici e di condividerle con un gruppo di pari, aperti all’ascolto e al supporto reciproco. I vantaggi che potrebbero derivarne per la popolazione di vittime di reati condotti online sono la maggiore alfabetizzazione digitale e l’elaborazione terapeutica dei vissuti negativi, anche grazie alla condivisione empatica degli stessi con chi ha esperito condizioni simili.
ITA
The increasing use of digital tools in the general population has led various scholars and researchers to investigate how the Internet can be used to commit crimes, including sexual ones. This dissertation examines the phenomenon of online sexual solicitation of female minors, who are the designated victims of these acts that violate the dignity and freedom of the person. In the first chapter, the literature on the phenomenon of online sexual solicitation is reported, highlighting its properties and the way in which it manifests itself as well as outlining some common characteristics of the perpetrators of these sexual offences. The second chapter investigates the discipline of victimology, especially forensic victimology, which studies the bio-psycho-social characteristics of victims, especially the ones that make them more vulnerable to abuse. In addition, the victim-dynamics of the event are considered, starting from the relationship with the offender, the role the victim takes in the abuse and the behaviours that minors may manifest when using the Internet, which could, unintentionally, facilitate an abusers’ approach. In the third chapter, the consequences that this type of crime can have on the life and psychological well-being of the victim are considered and some useful intervention practices are illustrated to promote change and mitigate the condition of emotional suffering that can arise due to the damaging event. In addition to the APA-certified intervention practices, the methodology of Digital Storytelling is illustrated: this method is mainly used in the pedagogical field, for educational and training purposes, nevertheless this dissertation has the intention to highlight its possible use in clinical and therapeutic contexts. Thanks to its characteristic attributes, this tool allows to generate life stories through electronic devices, which can be shared with a group of peers open to confrontation, dialogue, and mutual support. This method could lead to many advantages and benefits for the population of online crime victims as it can increase digital literacy and support the therapeutic processing of negative experiences, which can be facilitated thanks to the empathic sharing of one’s stories with those who have experienced similar conditions.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/67745