L’obiettivo di questo elaborato è dimostrare quanto, nella fase investigativa del procedimento penale, sia importante una corretta analisi della scena del crimine, al fine di ricostruire la dinamica delittuosa. Gli scenari criminosi presentano infatti una vastità di informazioni tecnico scientifiche, non visibili nell’immediato, che devono essere acquisite con modalità specifiche al fine di preservarle. Le scene del crimine prima dell’arrivo della polizia scientifica sono popolate da varie figure, basti pensare al primo soccorso del 118 o all’arrivo delle forze dell’ordine sul posto. Per queste ragioni, non è difficile immaginare quanto uno scenario del genere possa inquinarsi e subire delle modificazioni. Infatti, per evitare di cadere in errore e di perdere tracce che potrebbero risultare utili ai fini della ricostruzione del delitto, sono state sviluppate delle linee guida che prevedono, prima di ogni altra cosa, un corretto isolamento del luogo e la cristallizzazione della scena; poi l’espletamento di tutti gli altri accertamenti e la valutazione delle tracce raccolte. Tutto ciò è fondamentale soprattutto in quelle scene del crimine dove sono presenti delle tracce ematiche, le quali risultano molto informative. Il secondo capitolo si concentra infatti sull’analisi delle tracce ematiche, la più nota Bloodstain Pattern Analysis: un metodo delle scienze forensi che ha il compito di analizzare la morfologia degli schizzi, di chiazze o macchie di sangue sulla scena del crimine per ricostruire la dinamica del delitto. Dopo aver ricostruito la dinamica delittuosa, il compito della giustizia penale è quello di attribuire il fatto di reato ad un autore. Proprio in questa sede viene trattato, nel terzo capitolo, il tema del criminal profiling: una prassi che, a partire dalla scena del crimine e da tutte le informazioni a disposizione, sviluppa un ipotetico profilo psicologico, personologico e comportamentale del reo. Infine in questo elaborato sono stati analizzati i principali casi italiani di delitti, che hanno avuto anche grande risonanza mediatica, in cui la polizia scientifica ha fatto ricorso alla Bloodstain Pattern Analysis.
Delitti imperfetti: dalla scena del crimine al criminal profiling
LAGONIA, RITA
2021/2022
Abstract
L’obiettivo di questo elaborato è dimostrare quanto, nella fase investigativa del procedimento penale, sia importante una corretta analisi della scena del crimine, al fine di ricostruire la dinamica delittuosa. Gli scenari criminosi presentano infatti una vastità di informazioni tecnico scientifiche, non visibili nell’immediato, che devono essere acquisite con modalità specifiche al fine di preservarle. Le scene del crimine prima dell’arrivo della polizia scientifica sono popolate da varie figure, basti pensare al primo soccorso del 118 o all’arrivo delle forze dell’ordine sul posto. Per queste ragioni, non è difficile immaginare quanto uno scenario del genere possa inquinarsi e subire delle modificazioni. Infatti, per evitare di cadere in errore e di perdere tracce che potrebbero risultare utili ai fini della ricostruzione del delitto, sono state sviluppate delle linee guida che prevedono, prima di ogni altra cosa, un corretto isolamento del luogo e la cristallizzazione della scena; poi l’espletamento di tutti gli altri accertamenti e la valutazione delle tracce raccolte. Tutto ciò è fondamentale soprattutto in quelle scene del crimine dove sono presenti delle tracce ematiche, le quali risultano molto informative. Il secondo capitolo si concentra infatti sull’analisi delle tracce ematiche, la più nota Bloodstain Pattern Analysis: un metodo delle scienze forensi che ha il compito di analizzare la morfologia degli schizzi, di chiazze o macchie di sangue sulla scena del crimine per ricostruire la dinamica del delitto. Dopo aver ricostruito la dinamica delittuosa, il compito della giustizia penale è quello di attribuire il fatto di reato ad un autore. Proprio in questa sede viene trattato, nel terzo capitolo, il tema del criminal profiling: una prassi che, a partire dalla scena del crimine e da tutte le informazioni a disposizione, sviluppa un ipotetico profilo psicologico, personologico e comportamentale del reo. Infine in questo elaborato sono stati analizzati i principali casi italiani di delitti, che hanno avuto anche grande risonanza mediatica, in cui la polizia scientifica ha fatto ricorso alla Bloodstain Pattern Analysis.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/67743