The Borbera Grue Messinian succession, eastern PTB, outcropping at 'Ripa dello Zolfo,' belonging to the Sant’Agata Fossili Marls and the Valle Versa Chaotic Complex, records the events that preceded and unfolded during the Messinian Salinity Crisis (MSC). To reconstruct the sedimentary evolution, two sections concerning both units have been measured and sampled. The Sant’Agata Fossili Marls consist of mudstones intercalated with homogeneous stratiform concretions or with septarian fractures filled with polyphase cement. The contact with the Valle Versa Chaotic Complex corresponds to an erosional surface that can be correlated with the Messinian erosional surface. This latter unit presents significant lateral variations: it is characterized by gypsum blocks embedded in a fine matrix or by blocks of fetid mudstones, alternating layers of arenite, mudstones and carbonaceous levels, polygenic conglomerates, and bioclastic carbonates with fossil associations indicative of normal salinity marine environments. The results indicate that the concretions in the Sant’Agata Fossili Marls are linked to the precipitation of carbonate cements induced by anaerobic oxidation of methane (AOM), mediated by microbial consortia. The Valle Versa Chaotic Complex corresponds to a gravitational body that was emplaced during the second stage of the MSC, at the expense of both primary gypsums deposited during the first stage of the MSC and deltaic and carbonate platform deposits of unknown provenance and age.
La successione messiniana del settore Borbera Grue, BTP orientale, esposta alla “Ripa dello Zolfo”, attribuita alle Marne di Sant’Agata Fossili e al Complesso Caotico della Valle Versa, registra la successione degli eventi che hanno preceduto e si sono esplicati durante la crisi di salinità messiniana (MSC). Al fine di ricostruire l’evoluzione sedimentaria sono state misurate e campionate due sezioni stratigrafiche che interessano entrambe le unità. Le Marne di Sant’Agata Fossili sono costituite da peliti a cui si intercalano concrezioni stratiformi omogenee o con fratture septarie riempite da cementi polifasici. Il contatto con il Complesso Caotico della Valle Versa corrisponde ad una superficie erosionale correlabile alla superficie di erosione messiniana. Quest’ultima unità presenta importanti variazioni laterali: essa è caratterizzato da blocchi di gesso immersi in una matrice fine, oppure da blocchi di peliti fetide, di alternanze di areniti, peliti e livelli carboniosi, di conglomerati poligenici e carbonati bioclastici con associazioni fossilifere riferite ad ambienti marini a salinità normale. I risultati ottenuti evidenziano che le concrezioni nelle Marne di Sant’Agata Fossili sono probabilmente legate alla precipitazione di cementi carbonatici indotta dall’ ossidazione anaerobica del metano (AOM), mediata da consorzi di microrganismi. Il Complesso Caotico della Valle Versa corrisponde invece ad un corpo gravitativo, messo in posto durante la seconda fase della MSC, a spese sia di gessi primari deposti durante la prima fase della crisi, sia di depositi deltizi e di piattaforma carbonatica di provenienza ed età al momento sconosciuta.
Analisi stratigrafica e studio petrografico della sezione messiniana di S. Biagio (Castellania, AL)
BENEFORTI, NICCOLO'
2023/2024
Abstract
La successione messiniana del settore Borbera Grue, BTP orientale, esposta alla “Ripa dello Zolfo”, attribuita alle Marne di Sant’Agata Fossili e al Complesso Caotico della Valle Versa, registra la successione degli eventi che hanno preceduto e si sono esplicati durante la crisi di salinità messiniana (MSC). Al fine di ricostruire l’evoluzione sedimentaria sono state misurate e campionate due sezioni stratigrafiche che interessano entrambe le unità. Le Marne di Sant’Agata Fossili sono costituite da peliti a cui si intercalano concrezioni stratiformi omogenee o con fratture septarie riempite da cementi polifasici. Il contatto con il Complesso Caotico della Valle Versa corrisponde ad una superficie erosionale correlabile alla superficie di erosione messiniana. Quest’ultima unità presenta importanti variazioni laterali: essa è caratterizzato da blocchi di gesso immersi in una matrice fine, oppure da blocchi di peliti fetide, di alternanze di areniti, peliti e livelli carboniosi, di conglomerati poligenici e carbonati bioclastici con associazioni fossilifere riferite ad ambienti marini a salinità normale. I risultati ottenuti evidenziano che le concrezioni nelle Marne di Sant’Agata Fossili sono probabilmente legate alla precipitazione di cementi carbonatici indotta dall’ ossidazione anaerobica del metano (AOM), mediata da consorzi di microrganismi. Il Complesso Caotico della Valle Versa corrisponde invece ad un corpo gravitativo, messo in posto durante la seconda fase della MSC, a spese sia di gessi primari deposti durante la prima fase della crisi, sia di depositi deltizi e di piattaforma carbonatica di provenienza ed età al momento sconosciuta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/6774