Amianto è un termine generico utilizzato per indicare sei minerali fibrosi utilizzati in passato per numerose applicazioni industriali e commerciali. L’espressione ‘Naturally Occurring Asbestos - NOA’ è stata coniata ad indicare i minerali d’amianto che si trovano nel loro ambiente geologico naturale, ma comprende anche le fibre minerali classificate come cancerogeni umani e i minerali fibrosi asbestos-like potenzialmente pericolosi per la salute umana e di cui la tossicità non è ancora nota. Tra questi ultimi troviamo la sepiolite, un fillosilicato argilloso ricco in Mg e inserito tra le ‘Sostanze non classificabili per la cancerogenicità per l’uomo” (Gruppo 3 – IARC 1997) poiché la comunità scientifica non dispone ancora di sufficienti dati per permetterne una classificazione. La consapevolezza sempre maggiore circa il rischio dovuto all’esposizione ambientale ai NOA ha portato i maggiori enti di controllo ambientale a sviluppare uno specifico interesse per gli effetti sulla salute umana delle fibre minerali e delle particelle mineralogiche allungate (Elongated mineral particles - EMPs; NIOSH 2011). Si tratta perlopiù di minerali non oggetto di regolamentazione dalle dimensioni respirabili (criteri WHO-1997: diametro <3μm, lunghezza >5μm e rapporto lunghezza/diametro ≥3) e quindi potenzialmente pericolose per la salute umana. La valutazione del rilascio di NOA nell’ambiente è perciò di fondamentale importanza per una corretta valutazione del rischio associato alla presenza di tali minerali. Lo studio si propone di indagare la natura asbestos-like di due campioni di sepiolite e il potenziale rilascio di fibre da un campione di meta-ofioliti contenente sepiolite. Un campione di sepiolite commerciale e due controlli di matrici rocciose analoghe per litologia e struttura, contenenti NOA, sono state analizzate come termini di riferimento. Le caratteristiche asbestos-like sono state valutate analizzando la morfologia e la distribuzione dimensionale dei campioni sottoposti a uno stress meccanico controllato (macinazione). Si sono utilizzate la microscopia elettronica a scansione (SEM), la microscopia ottica con analisi automatica di immagine (FPIA) e la valutazione dell'area superficiale (Kr-BET). I risultati ottenuti hanno mostrato: i) il mantenimento del comportamento fibroso delle sepioliti analizzate, anche in seguito ad elevati stress meccanici; ii) una forte corrispondenza morfologica con le fibre di crisotilo; iii) una presenza elevata di fibre respirabili (criteri dimensionali del WHO). La capacità di rilasciare fibre respirabili nell’ambiente è stata indagata in laboratorio tramite un test di weathering simulato, progettato a partire dal test UNI EN 12457-2:2004 “Caratterizzazione dei rifiuti - Lisciviazione”. I risultati indicano che tutte le rocce contenenti NOA analizzate nello studio rilascino fibre in quantità nell’ordine di 60 e 21000 Mf/L, durante il test. Una discussione quantitativa dei risultati del test sarà possibile in futuro, conoscendo il tenore di NOA all’interno delle rocce. I risultati al momento hanno permesso di ritenere paragonabile il rilascio di fibre di sepiolite asbestos-like da quella dei NOA, provenienti da rocce analoghe. Questi primi risultati, corredati dai dati di tossicità in vitro che sono in via di realizzazione all’interno del progetto in cui si colloca questa tesi, rappresentano un punto di partenza necessario per indagare la potenziale pericolosità della sepiolite.
Sepiolite asbestiforme: valutazione del rilascio di fibre minerali respirabili da siti naturali
GOMIERO, CECILIA
2020/2021
Abstract
Amianto è un termine generico utilizzato per indicare sei minerali fibrosi utilizzati in passato per numerose applicazioni industriali e commerciali. L’espressione ‘Naturally Occurring Asbestos - NOA’ è stata coniata ad indicare i minerali d’amianto che si trovano nel loro ambiente geologico naturale, ma comprende anche le fibre minerali classificate come cancerogeni umani e i minerali fibrosi asbestos-like potenzialmente pericolosi per la salute umana e di cui la tossicità non è ancora nota. Tra questi ultimi troviamo la sepiolite, un fillosilicato argilloso ricco in Mg e inserito tra le ‘Sostanze non classificabili per la cancerogenicità per l’uomo” (Gruppo 3 – IARC 1997) poiché la comunità scientifica non dispone ancora di sufficienti dati per permetterne una classificazione. La consapevolezza sempre maggiore circa il rischio dovuto all’esposizione ambientale ai NOA ha portato i maggiori enti di controllo ambientale a sviluppare uno specifico interesse per gli effetti sulla salute umana delle fibre minerali e delle particelle mineralogiche allungate (Elongated mineral particles - EMPs; NIOSH 2011). Si tratta perlopiù di minerali non oggetto di regolamentazione dalle dimensioni respirabili (criteri WHO-1997: diametro <3μm, lunghezza >5μm e rapporto lunghezza/diametro ≥3) e quindi potenzialmente pericolose per la salute umana. La valutazione del rilascio di NOA nell’ambiente è perciò di fondamentale importanza per una corretta valutazione del rischio associato alla presenza di tali minerali. Lo studio si propone di indagare la natura asbestos-like di due campioni di sepiolite e il potenziale rilascio di fibre da un campione di meta-ofioliti contenente sepiolite. Un campione di sepiolite commerciale e due controlli di matrici rocciose analoghe per litologia e struttura, contenenti NOA, sono state analizzate come termini di riferimento. Le caratteristiche asbestos-like sono state valutate analizzando la morfologia e la distribuzione dimensionale dei campioni sottoposti a uno stress meccanico controllato (macinazione). Si sono utilizzate la microscopia elettronica a scansione (SEM), la microscopia ottica con analisi automatica di immagine (FPIA) e la valutazione dell'area superficiale (Kr-BET). I risultati ottenuti hanno mostrato: i) il mantenimento del comportamento fibroso delle sepioliti analizzate, anche in seguito ad elevati stress meccanici; ii) una forte corrispondenza morfologica con le fibre di crisotilo; iii) una presenza elevata di fibre respirabili (criteri dimensionali del WHO). La capacità di rilasciare fibre respirabili nell’ambiente è stata indagata in laboratorio tramite un test di weathering simulato, progettato a partire dal test UNI EN 12457-2:2004 “Caratterizzazione dei rifiuti - Lisciviazione”. I risultati indicano che tutte le rocce contenenti NOA analizzate nello studio rilascino fibre in quantità nell’ordine di 60 e 21000 Mf/L, durante il test. Una discussione quantitativa dei risultati del test sarà possibile in futuro, conoscendo il tenore di NOA all’interno delle rocce. I risultati al momento hanno permesso di ritenere paragonabile il rilascio di fibre di sepiolite asbestos-like da quella dei NOA, provenienti da rocce analoghe. Questi primi risultati, corredati dai dati di tossicità in vitro che sono in via di realizzazione all’interno del progetto in cui si colloca questa tesi, rappresentano un punto di partenza necessario per indagare la potenziale pericolosità della sepiolite.File | Dimensione | Formato | |
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