Il tema dell'elaborato è centrato sull'inserimento della persona anziana in struttura residenziale. La scelta di inserire l'anziano in struttura è sempre molto difficoltosa sia per l'individuo che per i famigliari e comporta molte riflessioni e ripensamenti sul piano emotivo. Esaminando le motivazioni che hanno portato a questa frattura dall'abitazione, dai ricordi e dalle persone care dell'anziano analizzerò le dinamiche che fanno qualità all'interno delle RSA. Il mio interesse nell'indagare la qualità all'interno dei presidi socio-sanitari è rivolta all'individuo che per un bisogno sanitario-assistenziale deve modificare le proprie abitudini, nonostante il momento di fragilità che sta vivendo. Spesso le residenze vengono identificate con un significato negativo, definite come luoghi in cui l'anziano termina la propria vita. Pensando, però, che gli anziani vanno a viverci e portano con sé il proprio vissuto, i servizi residenziali dovrebbero essere visti come luoghi nuovi, seppur diversi dall'abitazione, in cui la vita prosegue positivamente ed in cui la famiglia è sempre presente. Gli obiettivi che mi sono prefissata sono i seguenti: verificare, da casi concreti di due strutture, ragioni e percorsi che hanno condotto l'anziano in residenza (difficoltà di assistenza da parte del caregiver; abitazione poco consona all'assistenza al domicilio, in quanto rurale o di piccole dimensioni; complessità nella cura di post-acuzie; percorsi di invio; valutazione dei criteri di accesso); analizzare le condizioni di vita dentro le strutture: considerare comfort ambientale, aspetti alberghieri, attività presenti e mantenimento delle relazioni precedenti e che si sono create in struttura; analizzare i profili di qualità delle strutture (gestione delle risorse umane, documentazione, aggiornamento e monitoraggio dei Piani Assistenziali Individualizzati, riunioni interprofessionali e di mini èquipe ecc.). Con il termine qualità si vuole intendere l'efficacia e l'efficienza dei servizi offerti all'interno della struttura residenziale, che ne determina la natura e l'organizzazione, qualità incentrata a mantenere le abitudini di vita dell'anziano per fargli vivere il cambiamento in modo positivo. Iniziando da un'analisi sociologica nazionale e locale del fenomeno dell'invecchiamento della popolazione e dalla valutazione del peso della cura sulla società, passerò a vagliare i servizi socio-sanitari che offre il contesto territoriale e il percorso integrato per accedervi. In particolare, valuterò e confronterò la qualità delle due strutture considerate (una privata e una pubblica) di un comune del canavese attraverso la costruzione di una griglia delle dimensioni di qualità, elaborata individuando dimensioni, sottodimensioni, ciò che è osservabile, indicatori e valori di qualità misurabili. Dall'analisi si è dedotto che le strutture residenziali devono, quindi, essere considerate una nuova abitazione, in cui trovare spazi e tempi creati sulla base dei bisogni individuali e di comunità, evitando pratiche standardizzate, ma favorendo la flessibilità: quali ospiti di una casa di riposo, le persone anziane devono poter vivere una vita normale e attiva, conformemente alla loro personalità, alle loro abitudini e al loro stato di salute.

L'anziano in struttura residenziale

CARAVARIO, CAROLA
2014/2015

Abstract

Il tema dell'elaborato è centrato sull'inserimento della persona anziana in struttura residenziale. La scelta di inserire l'anziano in struttura è sempre molto difficoltosa sia per l'individuo che per i famigliari e comporta molte riflessioni e ripensamenti sul piano emotivo. Esaminando le motivazioni che hanno portato a questa frattura dall'abitazione, dai ricordi e dalle persone care dell'anziano analizzerò le dinamiche che fanno qualità all'interno delle RSA. Il mio interesse nell'indagare la qualità all'interno dei presidi socio-sanitari è rivolta all'individuo che per un bisogno sanitario-assistenziale deve modificare le proprie abitudini, nonostante il momento di fragilità che sta vivendo. Spesso le residenze vengono identificate con un significato negativo, definite come luoghi in cui l'anziano termina la propria vita. Pensando, però, che gli anziani vanno a viverci e portano con sé il proprio vissuto, i servizi residenziali dovrebbero essere visti come luoghi nuovi, seppur diversi dall'abitazione, in cui la vita prosegue positivamente ed in cui la famiglia è sempre presente. Gli obiettivi che mi sono prefissata sono i seguenti: verificare, da casi concreti di due strutture, ragioni e percorsi che hanno condotto l'anziano in residenza (difficoltà di assistenza da parte del caregiver; abitazione poco consona all'assistenza al domicilio, in quanto rurale o di piccole dimensioni; complessità nella cura di post-acuzie; percorsi di invio; valutazione dei criteri di accesso); analizzare le condizioni di vita dentro le strutture: considerare comfort ambientale, aspetti alberghieri, attività presenti e mantenimento delle relazioni precedenti e che si sono create in struttura; analizzare i profili di qualità delle strutture (gestione delle risorse umane, documentazione, aggiornamento e monitoraggio dei Piani Assistenziali Individualizzati, riunioni interprofessionali e di mini èquipe ecc.). Con il termine qualità si vuole intendere l'efficacia e l'efficienza dei servizi offerti all'interno della struttura residenziale, che ne determina la natura e l'organizzazione, qualità incentrata a mantenere le abitudini di vita dell'anziano per fargli vivere il cambiamento in modo positivo. Iniziando da un'analisi sociologica nazionale e locale del fenomeno dell'invecchiamento della popolazione e dalla valutazione del peso della cura sulla società, passerò a vagliare i servizi socio-sanitari che offre il contesto territoriale e il percorso integrato per accedervi. In particolare, valuterò e confronterò la qualità delle due strutture considerate (una privata e una pubblica) di un comune del canavese attraverso la costruzione di una griglia delle dimensioni di qualità, elaborata individuando dimensioni, sottodimensioni, ciò che è osservabile, indicatori e valori di qualità misurabili. Dall'analisi si è dedotto che le strutture residenziali devono, quindi, essere considerate una nuova abitazione, in cui trovare spazi e tempi creati sulla base dei bisogni individuali e di comunità, evitando pratiche standardizzate, ma favorendo la flessibilità: quali ospiti di una casa di riposo, le persone anziane devono poter vivere una vita normale e attiva, conformemente alla loro personalità, alle loro abitudini e al loro stato di salute.
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